Direzione restauro

I lavori di tutela, restauro e valorizzazione dei beni culturali.
Nel pieno rispetto delle attività istituzionali di tutela e valorizzazione dei beni culturali, proseguono nel settore beni archeologici e beni architettonici i lavori finalizzati alla ricerca del paesaggio nascosto e alla musealizzazione di castelli e edifici monumentali.

Relativamente alla tematica di valorizzazione archeologica si è provveduto all’elaborazione del progetto di illuminazione permanente presso il Teatro romano di Aosta. Per la realizzazione del progetto l’Assessorato si è avvalso dell’esperienza acquisita nell’ambito dello spettacolo “Théâtre et lumières”, che ha visto il monumento archeologico protagonista di un’illuminazione architetturale del tutto inedita, dal carattere polivalente, che consente di dotare il teatro di un’illuminazione statica e monocromatica di base (a luce bianca) e di usufruire dello stesso impianto residente per eventuali giochi di luci. Il tipo di illuminazione scelta permette di valorizzare l’intera superficie architettonica del bene culturale, in modo particolare la facciata, sottolineandone gli elementi specifici quali le aperture o i contrafforti.

La fase di restituzione del monumento continua, inoltre, con l’attuale fase di progettazione del restauro delle aree quali la cavea e la scena. Queste zone, ora non accessibili direttamente da parte del pubblico, presentano problemi di conservazione legati all’impiego, negli anni trenta del secolo scorso, di materiali non compatibili con le parti originali. E' in corso di realizzazione un rilievo che possa dare le informazioni necessarie sia per la fase di studio archeologico e architettonico, sia per la fase di interventi di tipo conservativo. I rilievi vengono effettuati mediante metodologia con Laser scanner ed è in fase di conclusione la realizzazione della piattaforma di gestione dei dati necessaria per valutare in modo quantitativo lo stato di conservazione. A seguito della predisposizione di questi strumenti, verrà effettuata la mappatura generale delle tipologie di degrado in modo da avere in tempi rapidi una valutazione metrica delle problematiche adatta alla quantificazione e predisposizione del progetto di intervento.

Procede inoltre l’attività di tutela e ricerca archeologica con importanti disamine del territorio: per l’anno 2011 si segnalano gli scavi di Introd e in località Messigné nel comune di Nus.

Nel comune di Introd la richiesta di procedere all’ampliamento dell’edificio scolastico, situato in prossimità di edifici storici importanti quali il Castello, la chiesa parrocchiale, l’antico granaio e la cascina L’Ola, ha reso necessaria l’esecuzione di sondaggi archeologici preventivi come previsto per legge dalle norme di tutela.

È stata così intercettata e messa in luce una significativa sepoltura che, in base alla tipologia presentata e alla particolare posizione del defunto al suo interno, risulterebbe databile approssimativamente al III millennio a.C. Si tratta, nello specifico, di un individuo di sesso femminile ottimamente conservato, rannicchiato sul fianco destro e col capo rivolto a nord-ovest, ma purtroppo privo di oggetti di corredo: una “signora di Introd”, appunto, risalente a ben 5000 anni fa.

Nel comune di Nus, la necessità di autorizzare la realizzazione di un nuovo fabbricato di civile abitazione in una proprietà privata in area sottoposta a tutela è stata all’origine di uno scavo archeologico in estensione nel corso del quale sono emerse alcune strutture attribuibili a una porzione di un edificio rustico con uno spazio dedito alla produzione artigianale molto sviluppato, databile tra il periodo della romanizzazione (fine I sec. a.C. / I sec. d.C.) e la tarda antichità (IV / V sec. d.C.). Le strutture murarie rinvenute presentano resti di pavimentazione; rispettivamente in lastre di pietra e in cocciopesto, tipico dei magazzini, mentre del grande ambiente centrale si conservava solo una porzione di un selciato in piccoli ciottoli, con andamento a schiena d’asino, tipico dei vani adibiti a ricovero di animali. Asportando parte di questa pavimentazione si sono messi in luce i resti di due vani interrati sottostanti, impostati direttamente sulla roccia naturale, destinati verosimilmente alla conservazione di derrate alimentari. Nella parte meridionale dello scavo, invece, è stata individuata un’ampia area di forma rettangolare, caratterizzata da diversi allestimenti artigianali legati ad attività produttive. Sono state inoltre individuate, ma ancora non indagate, diverse tracce (strati antropizzati con buche di palo) di una fase molto precedente, databile per ora genericamente all’Età del Bronzo medio (1600 – 1300 a.C. circa), come sembrerebbe suggerire la raccolta di abbondante materiale ceramico.

Per quanto riguarda le attività di recupero e restauro dei monumenti e degli edifici storici di proprietà regionale sono proseguite le attività inerenti il Castello di Aymavilles e la Maison Lostan in Aosta.

Nel caso di Aymavilles la conclusione della fase progettuale del complesso intervento di restauro interno e allestimento museografico del Castello, destinato a contenere ed esporre la collezione dell’Académie de Saint-Anselme e contestualmente a proporre una visita dell’architettura del castello ambientata alla fine del settecento, è un ulteriore importante tassello nella filosofia della Restitution. L’intervento permetterà, con due lotti un primo di lavori edili, restauro pittorico, impianti e strutture ed un secondo di allestimento museale, di riaprire il Castello e restituirlo alla popolazione per la fine del 2015 ed inserirlo nella rete dei beni culturali. Infatti il Castello di Aymavilles completerà la rete dei beni culturali (Castelli) insieme a Sarre, Sarriod de la Tour, Verrès, Fénis e Issogne che con Quart, Arnad e Pont d'Ael costituiscono gli investimenti in cui l'Assessorato è impegnato.

Sempre nel corso del 2011 è stata condotta la gara d’appalto per l’affidamento del complesso intervento finalizzato al recupero e riutilizzo dell’edificio denominato “Maison de Lostan” in Aosta.

Nell’ambito dell’esecuzione dell’appalto relativo al restauro e rifunzionalizzazione del complesso  monumentale denominato “Torre dei Balivi”, nell’anno 2011 sono stati realizzate le opere inerenti gli impianti tecnologici, le opere di restauro degli intonaci delle sale interne,  l’inserimento delle strutture metalliche dei collegamenti scalari verticali, il restauro della parte inferiore della torre quadrata d’angolo, la costruzione delle strutture interrate atte a contenere le centrali termiche e di condizionamento, le opere di finitura quali pavimentazioni e controsoffitti.

Sono stati inoltre finanziati, mediante il Piano operativo regionale del Fondo europeo di svilippo regionale, tre importanti interventi di valorizzazione dei beni culturali: Pont d’Ael, Castello di Quart e Porta Praetoria. Per Pont d’Ael si tratta di un primo stralcio di lavori relativo comprendente le opere di ricerca, restauro conservativo e valorizzazione del ponte acquedotto, il restauro conservativo dell’iscrizione, il restauro e la riqualificazione di alcune fabbricati e il consolidamento dei versanti rocciosi. Per il Castello di Quart l’intervento è inerente al restauro conservativo del Donjon, alle aree esterne del recinto fortificato, a interventi di impiantistica e locali ad uso biglietteria, garantendo un ulteriore tassello nel processo di valorizzazione di questo importante castello valdostano il cui futuro è dedicato alla fruizione da parte del pubblico. Infine l’ultimo progetto riguarda un primo stralcio funzionale del progetto di restauro e riqualificazione dell’ampio comparto urbano monumentale di epoca romana detto Aosta est. Tale lavoro comprende lo scavo archeologico della Corte d’Armi della Porta Praetoria e la realizzazione di una serie di passerelle che garantiranno il passaggio quotidiano nella zona da parte dei cittadini e turisti oltre ad essere un’occasione per visite didattiche guidate da parte del personale esperto alle attività di scavo.

Prospettive 2012
Nel corso del 2012 proseguiranno gli interventi di restauro dei monumenti quali il complesso dei Balivi e Maison Lostan in Aosta o ancora i progetti di rifunzionalizzazione finalizzati alla futura musealizzazione del Castello Gamba e di quelli di Quart ed Aymavilles, come pure gli interventi di Pont d'Ael e della Porta Praetoria, azioni che si inseriscono pienamente all’interno delle strategie operative della filosofia della Restitution che l’Assessorato sta portando avanti riguardo al patrimonio culturale valdostano. Partendo da importanti interventi conservativi e da programmati progetti di restauro, si metteranno in atto una serie di attività di valorizzazione finalizzate a rendere fruibile al pubblico la totalità del patrimonio culturale della Regione e a restituire alla comunità valdostana, vera destinataria del lavoro svolto dall'Assessorato, i beni monumentali, i siti archeologici e il patrimonio ecclesiastico di cui la Valle d'Aosta è custode.

Per quanto concerne il complesso monumentale denominato “Torre dei Balivi”, il termine per la conclusione dell’intervento di restauro e rifunzionalizzazione è previsto per il mese di giugno, a seguire le operazioni di collaudo tecnico amministrativo e le procedure per la consegna dei locali alla Fondazione Istituto musicale, alla quale è destinato l’utilizzo della struttura.

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