AUGUSTO ROLLANDIN

PRESIDENTE DELLA REGIONE

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Augusto RollandinIl 2011 è stato senza ombra di dubbio un anno di grande difficoltà, sotto molteplici punti di vista, un anno nel corso del quale gli sconvolgimenti degli assetti economici e finanziari internazionali hanno inciso profondamente su tutti gli elementi della società. Le strutture del mondo del lavoro hanno vacillato, la capacità produttiva del Paese è stata messa a dura prova, così come la fiducia e la speranza delle famiglie e dei singoli cittadini. A creare questo clima di incertezza e timore ha certamente contribuito la difficile situazione italiana.  
I principali indicatori socio-economici collocano ancora la Valle d'Aosta, malgrado l’importante impatto prodotto dalla crisi internazionale sul sistema locale, su posizioni di rilievo nel panorama nazionale. A sostenere questa situazione di maggiore stabilità hanno certamente contribuito le misure anti-crisi, che ha avviato l’Amministrazione regionale a partire dal 2008. E’ questo un pacchetto di interventi che, per l’anno appena trascorso e quindi per il terzo anno consecutivo, abbiamo ritenuto necessario attivare. Annualmente, le risorse messe in campo a tal fine, destinate a famiglie e imprese, sono state di circa 120 milioni di euro e, poiché tutte le stime fanno presagire che sarà nel 2012 che si sentiranno maggiormente gli effetti della congiuntura negativa internazionale, il nostro impegno è di rinnovare nuovamente le misure per sostenere, anche per il prossimo anno, il sistema produttivo e i cittadini.
Malgrado i numerosi e ricorrenti tagli imposti dalle varie manovre del Governo centrale, il bilancio regionale per il nuovo anno e per il prossimo triennio è stato articolato per dare risposte, per contenere la crisi e per incentivare lo sviluppo. La priorità è stata individuata nei bisogni della persona, delle famiglie e delle categorie più fragili. Accanto a questa, un grosso impegno è stato indirizzato alla rete delle piccole e medie imprese di cui si alimenta il tessuto economico valdostano, potenziando gli investimenti per mantenere i posti di lavoro e garantire sbocchi occupazionali per i giovani. Il tutto affiancato ad una maggiore funzionalità della macchina burocratica e ad una drastica riduzione degli sprechi.
Un impegno particolare merita infatti la razionalizzazione della spesa. Ed è proprio il mondo politico che, per primo, in questo particolare momento storico, deve essere consapevole che niente sarà più come nel passato e che i sacrifici devono essere fatti da tutti. Regioni, Comuni ed enti locali devono lavorare per concorrere a risanare il sistema, la cui ristrutturazione deve adeguarsi ai tempi.

I costi della politica sono una tematica che sta affrontando in questi giorni il Consiglio regionale. Per quanto riguarda la Valle d’Aosta, non penso che la riduzione di queste spese debba passare attraverso la contrazione del numero dei rappresentanti in Consiglio regionale, che sono il riflesso della pluralità dei bisogni di un territorio che ha le stesse esigenze ma espressioni diverse. Espressioni che devono essere rispettate e valorizzate attraverso la loro rappresentanza nell’assemblea regionale, espressione democratica della comunità valdostana.

Sono questi i temi sui quali la Regione dovrà misurarsi nel corso del prossimo anno.
L’attenzione prioritaria è quindi da riservare alla tutela e allo sviluppo del mondo del lavoro, in tutte le sue sfaccettature, attraverso strumenti quali il Piano delle Politiche del lavoro e il Programma operativo occupazionale del Fondo Sociale Europeo che hanno garantito sostegno al reddito, nel finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga e nelle attività di accompagnamento al reinserimento lavorativo. Così come, nel settore dell’apprendistato, siamo arrivati a definire con le parti sociali un protocollo d’intesa il cui obiettivo è di arrivare ad un apprendistato professionalizzante, definendo quello che viene chiamato il contratto di mestiere per favorire l’occupazione giovanile e sostenere le imprese nei processi di qualificazione del loro personale dipendente.

Parallelamente, le direttrici sulle quali stiamo indirizzando i percorsi per la ripresa e, più in generale, per la crescita strutturale del sistema Valle d’Aosta, sono principalmente centrate sull'innovazione. Riteniamo infatti che questa sia tra i principali strumenti per mantenere e garantire quegli elementi di qualità e di competitività in grado di proteggere e lanciare al tempo stesso le imprese sul mercato.

Stiamo affrontando, anche tra le nostre montagne, prove molto complesse e difficili. E’ comunque importante mantenere quel clima di fiducia e di equilibrio che da sempre caratterizza il sistema Valle d’Aosta, con quella tenacia e quella capacità di apprezzare nel quotidiano le piccole cose e i grandi valori della vita, che sono propri dei Valdostani.