homepage

DIPARTIMENTO DIFESA DEL SUOLO E RISORSE IDRICHE

Tutela del territorio dai rischi idrogeologici

La generale necessità di effettuare riduzioni di spesa ha determinato anche per questo settore un taglio degli stanziamenti disponibili per il prossimo Bilancio regionale.
Nel 2012 le azioni connesse alle attività di studio e di gestione del sistema di monitoraggio e di allertamento continueranno ad essere sviluppate in quanto pilastri fondamentali dell’attuale sistema di gestione dei rischi idrogeologici.
Il Programma pluriennale degli interventi per la realizzazione di opere di protezione da colate di detrito, frane e inondazioni ai sensi dell'articolo 19 della legge regionale 40/2010, approvato nel mese di agosto 2011, ha definito le linee di intervento strutturale con la chiara formulazione del concetto di base per cui la difesa dai rischi basata sulle sole opere di protezione finalizzate a garantire livelli di sicurezza, sempre e comunque elevatissimi, non è economicamente sostenibile.
La definizione di priorità di intervento diventa quindi sempre più importante perché, anche disponendo di risorse finanziarie illimitate, non è possibile intervenire con misure strutturali su tutto il territorio regionale dove sono state individuate situazioni di dissesto.
La valutazione economica, peraltro, è soltanto uno degli aspetti che deve tenere in conto un amministratore pubblico nella definizione delle priorità tenuto conto che, in una fase più decisionale, entrano in gioco anche aspetti ambientali, sociali, politici, ecc...
Accanto al continuo rafforzamento del sistema di allertamento e considerati i vincoli presenti sul territorio di riferimento, si intende pertanto avviare, anche attraverso un confronto in Consiglio regionale mirato alla soluzione di queste problematiche, una riflessione approfondita su una nuova e più sostenibile modalità di gestione della difesa dai rischi idrogeologici.
Partendo dagli obblighi dell’attuale legislazione in materia, improntata alla massima cautela, occorre definire linee guida che, nel porre in essere le azioni tecnicamente possibili per migliorare i livelli di sicurezza, tengano in dovuta considerazione le esigenze delle popolazioni che vivono in montagna e permettano al contempo di definire livelli di rischio idrogeologico accettabili.
Saranno rafforzate inoltre le iniziative di divulgazione sul tema dei rischi naturali in montagna destinate agli amministratori, ai cittadini e ai giovani in particolare.

Tutela e gestione delle risorse idriche

In relazione alla sospensione della procedura di infrazione comunitaria relativa ai ritardi accumulati nell’adeguamento alle disposizioni comunitarie in materia di collettamento e depurazione degli scarichi urbani di cui alla direttiva 261/2001 del 21 maggio 1991, è necessario che venga attentamente monitorato il rispetto delle tempistiche stabilite per l’attuazione del Programma di interventi nel settore idrico ai sensi della legge regionale 13/2008, in collaborazione con il BIM.
Per definire una corretta gestione dei corsi d’acqua della Valle d’Aosta, risulta essenziale affrontare il tema dei prelievi e delle trasformazioni morfologiche e qualitative. In tal senso e al fine di individuare linee di intervento efficaci, va rafforzato l’impegno tecnico e amministrativo per approfondire il livello di conoscenza sull’insieme delle problematiche connesse, così come vanno sviluppati strumenti efficaci di gestione e ricomposizione degli interessi contrastanti coinvolti nell’uso della risorsa idrica.