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Variante provvisoria in destra orografica alla S.R. n. 28 di Bionaz nel comune di Roisan

Tra il 17 e il 18 marzo un importante evento franoso di crolli in roccia ha investito la strada regionale n. 28 di Bionaz all’imbocco della Valpelline tra le progressive chilometriche 4.6 e 5.3, in località Bois de Rachau, in Comune di Roisan.
L’evento ha comportato inizialmente l’interruzione totale della circolazione. Poi, grazie ad un primo intervento di bonifica del versante, si è resa possibile la riapertura della strada, sotto attenta sorveglianza, durante le ore diurne.
In questa fase i tecnici dell’Assessorato delle opere pubbliche hanno provveduto a valutare e definire ulteriori interventi di protezione dalla caduta di materiale lapideo, commissionando alla Società IMAGEO s.r.l. di Torino uno specifico studio finalizzato alla caratterizzazione geo-meccanica della parete rocciosa dalla quale si è generato il crollo in roccia.
Lo studio ha permesso di identificare la presenza in parete di numerose instabilità, caratterizzate talvolta anche da volumi considerevoli (volume massimo pari a 1430 metri cubi). Grazie alle simulazioni traiettografiche condotte dai tecnici dell’Assessorato delle opere pubbliche si è evidenziato come il collasso di tali instabilità avrebbe potuto interessare il tracciato stradale della S.R. 28. Le prime valutazione sulle misure attuabili hanno evidenziato la necessità di un intervento complesso e oneroso con tempi di realizzazione non immediati. I tecnici dell’Assessorato, viste le elevate energie in gioco, hanno infatti valutato la fattibilità e il livello di protezione conseguibile per diverse ipotesi di progetto:

  • un vallo paramassi in terra armata a protezione dell’attuale sedime stradale di altezza non inferiore a 13 metri;
  • una galleria con spostamento del tracciato contro la parete rocciosa;
  • oppure uno spostamento del tracciato stradale sul versante opposto.

Il progredire delle valutazioni e le diverse opzioni di intervento sono state oggetto non solo di ripetuti incontri con i Sindaci interessati ma anche, il 13 giugno, di un confronto pubblico con la popolazione dei comuni di Doues, Oyace, Valpelline, Bionaz e Ollomont, nel corso del quale l’Assessore e i tecnici dell’Assessorato hanno illustrato le attività conoscitive svolte e i risultati degli studi effettuati e hanno indicato, nella creazione di un tracciato alternativo che trasferisse l’asse stradale dalla sponda sinistra alla sponda destra orografica del torrente Buthier, la migliore soluzione tecnica possibile e di più rapida realizzazione per eliminare l’esposizione al rischio da caduta massi.
A seguito di tale ampio e proficuo confronto, nella seduta della Giunta regionale del 17 giugno è stata approvata l’esecuzione di una variante provvisoria in destra orografica del torrente Buthier per fare fronte ai disagi determinati dalle limitazioni notturne al traffico sulla strada regionale.
Tra la metà di giugno e i primi giorni del mese di luglio, gli uffici competenti dell’Assessorato hanno predisposto il progetto della variante, acquisito i necessari pareri e hanno affidato, con procedura d’urgenza, i lavori suddivisi in stralci funzionali per ottimizzare i tempi di realizzazione. L’11 luglio 2011 i lavori hanno avuto inizio.
Il nuovo tratto di viabilità in variante è stato realizzato sulla destra orografica del torrente Buthier per una lunghezza di circa 720 metri. Nella prima parte, arrivando da valle, il percorso è sostanzialmente rettilineo e pianeggiante per poi ricongiungersi, subito dopo aver superato il Buthier con un guado, alla viabilità esistente mediante due tornanti che si sviluppano con una pendenza contenuta pari a circa il 4,5 per cento per evitare qualsiasi tipo di problema, soprattutto nella stagione invernale.
Alla fine del mese di agosto sono stati completati i lavori di asfaltatura e il 30 agosto la variante è stata aperta al traffico consentendo l’eliminazione di ogni limitazione e disagio alla popolazione.
La spesa sostenuta è stata mantenuta nell’importo inizialmente stimato, pari a 950 mila euro e, pur avendo realizzato le opere in estrema urgenza, è stata posta particolare cura alla verifica della qualità dei materiali e dei manufatti con specifica attenzione ai rilevati che, nel tratto terminale, raggiungono l’altezza di 8,50 metri.

Planimetria di progetto

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