Il Patrimonio archeologico

L’attività di ricerca e tutela del patrimonio archeologico è proseguita nel corso del 2015 con disamine programmate sul territorio regionale.

Si segnalano in modo specifico:

La Thuile - Orgères

Si è svolta tra il 13 e il 25 luglio la seconda campagna di ricerca del programma denominato Progetto Orgères, programmato in collaborazione con il Dipartimento di studi storici dell’Università di Torino, che ha visto la partecipazione di 15 studenti volontari, alcuni dei quali valdostani. Grazie all’impegno del Comune di La Thuile, che ha contribuito all’alloggio e al vitto dei ragazzi, lo scavo archeologico ha ampliato le conoscenze abbozzate l’anno passato, consentendo di individuare elementi di certa antichità del sito, che presenta una prima occupazione risalente probabilmente al pieno periodo tardo imperiale/tardoantico. Inoltre il rinvenimento di una moneta austriaca della fine del XVIII secolo collega perfettamente le conoscenze archeologiche a quelle storiche della conca di La Thuile, che in quegli anni vide proprio il passaggio di truppe straniere collegate sia alla difesa che all’invasione del passo del Piccolo San Bernardo.

Scavo archeologico di Orgères – La Thuile foto

Aymavilles - Saint-Léger

Esaurito lo scavo archeologico, oggetto dell’intervento del 2014, i lavori, finalizzati alla creazione di un percorso di visita attrezzato per il pubblico tuttora in corso, si sono concentrati sulla musealizzazione del sito.

Nus_ località Messigné

Nel cantiere di Messigné sono state scavate alcune porzioni di edificio in cui la stratigrafia presentava ancora orizzonti di età romana, al fine di completare lo scavo degli strati di età classica, e procedere poi, nell’anno successivo, allo scavo degli orizzonti pre-romani.

Sono stati messi in luce il muro nord-sud US 142, riuscendo così a determinare l’estensione dell’intero edificio (15.45 x 29.25 m, per una superficie di circa 452 metri quadrati) e una struttura muraria a sud delle basi litiche UUSS 26 e 27, appartenenti a un allestimento artigianale (forse un torcularium) e si sono raggiunti (ma non scavati) gli strati preromani in tutta la porzione centrale dell’edificio.

Saint-Vincent, in località Grand Rhun

Nel corso dei lavori di assistenza archeologica nella realizzazione di un’opera pubblica, è stata messa in luce una fornace di presumibile età medievale, realizzata all’interno di un’area delimitata da strutture murarie di grandi dimensioni.

Scavo in località Grand Rhun – Saint-Vincent- Fornace di presumibile età medievale foto

Hône – Chiesa di San Giorgio

Un piccolo sondaggio preventivo legato alla posa di una cabina DEVAL ha permesso di rinvenire tracce di antica frequentazione situabili, sulla base di una prima disamina, alla seconda Età del Ferro, a cavallo con la romanizzazione del territorio. Si tratta di informazioni che collimano con quanto finora proposto sulla base di altri indizi per la piana di Hône, che si configura come un luogo di antichissima occupazione.

Arnad – Château Vallaise

Sono proseguite le indagini archeologiche del complesso, legate ai lavori di restauro e messa in sicurezza dello stesso.

Nei mesi di luglio e agosto è stata accolta in cantiere una stagista dell’Università di Torino, a cui è stata dedicata una formazione pratica, con attività di scavo e di documentazione, e teorica, con brevi lezioni e visite guidate.

Brusson – Castello di Graines

Si sono svolti, grazie alla collaborazione con gli uffici del BREL e all’interno del progetto europeo Un patrimoine à redécouvrir, i lavori di restauro della scarpa della torre maestra del castello, che completano di fatto quelli iniziati grazie a un altro progetto europeo, AVER-Des montagnes des châteaux, che avevano riguardato altre porzioni del castello.

Per quanto riguarda il capoluogo regionale si segnalano le indagini archeologiche nelle seguenti zone:

Ex Caserma Testafochi

Si sono svolti nei mesi estivi i lavori di scavo archeologicamente assistito della piazza d’armi del complesso, legati alla realizzazione del progetto della Nuova Università Valdostana. I lavori di scavo hanno permesso, senza rallentare le operazioni del cantiere edile, di recuperare una grande quantità di materiale di epoca imperiale romana, spiegabile al momento come una serie di scarichi funzionali alla sopraelevazione dell’area. Inoltre si segnala il ritrovamento di un cospicuo numero di tombe del XVII-XVIII secolo, legate con ogni probabilità al passaggio e all’accampamento di truppe in un’area che aveva già una spiccata vocazione militare.

Scavo archeologicamente assistito – ex Caserma Testafochi - Aosta foto

 

Piazzale Caduti dei lager nazisti (scavo adiacente l’Ospedale Parini)

La prosecuzione, nel corso dei primi mesi del 2015, dei lavori di scavo archeologicamente assistito al programma di ampliamento e riqualificazione dell'Ospedale regionale Umberto Parini ha consentito di approfondire le conoscenze relative alle fasi di epoca pre-protostorica.

Nella porzione nord-orientale del circolo di pietre (stone circle), all’esterno di esso, in corrispondenza del limite sud-est del cantiere, è stato indagato un monumentale tumulo funerario del diametro di 18 metri, che la stratigrafia indica come immediatamente successivo rispetto alla costruzione del circolo. L’esplorazione del tumulo ha portato al riconoscimento e all’indagine della camera principale, posta in posizione centrale, al cui interno è stata rinvenuta la sepoltura di un inumato di sesso maschile, presumibilmente di giovane età, dotato di un corredo costituito da una spada in ferro e da un puntale del fodero in bronzo che permette di ricondurlo all’epoca Hallstatt C tardiva.

Al completamento di questa indagine è stato realizzato un sondaggio di approfondimento all’interno del circolo di pietre, finalizzato a verificare la presenza di possibili preesistenze monumentali. Il ritrovamento di alcuni allineamenti di buchi di palo ascrivibili alla fase di III millennio a.C., forse pertinenti a una possibile fase cultuale associata con l’alternanza di stele e pali poi asportati individuata in precedenza più ad est, evidenziano una complessità ancora da esplorare per ciò che riguarda questa possibile prima fase di occupazione dell’area.

Lavori per la posa del Teleriscaldamento della città di Aosta

Si è svolta in maniera continuativa l’assistenza archeologica ai lavori per la posa del servizio. Nel corso degli interventi sono stati messi in luce e documentati diversi e importanti reperti archeologici tra cui una serie di tombe di età romana, tardoromana e altomediovale.

Tomba romana – Via Lys - Aosta foto

 

Contestualmente all’attività di ricerca archeologica, la struttura Patrimonio archeologico si è occupata anche di Piani regolatori comunali, nelle diverse fasi dallo studio all’analisi, alla predisposizione di atti e pareri per arrivare alla partecipazione alle Conferenze di Pianificazione per l’approvazione dei Piani. Per l’anno 215 si segnalano quelli relativi ai comuni di Rhêmes-Saint-Georges, Saint-Vincent, Valgrisenche, Perloz, Gressoney-La-Trinité, Saint-Nicolas, Champdepraz, Issime, Fenis, Emarèse e Valtorunenche.

Nell’ambito della valorizzazione del patrimonio archeologico sono proseguite con successo le attività di fruizione, educazione e comunicazione dell’antico svolte dal Museo Archeologico Regionale, per lo più indirizzate alla comunicazione del concetto allargato di bene culturale, inteso come strumento di crescita e risorsa per il cittadino, tramite programmi radiofonici, interviste, spot e conferenze, oltre a lezioni di formazione rivolte alle guide turistiche. In relazione agli eventi e alle aperture straordinarie, poiché il tema dominante dell’anno 2015 è stato il cibo, grazie alla sponsorizzazione dal MIBACT – Expo e Territori” – Musei per Expo e in collaborazione col MIUR è stata realizzata una grande caccia al tesoro urbana attorno e dentro la storia dei monumenti romani e medievali, oltre a laboratori Sapori nel Tempo e a un vasto programma di attività educative che si protrarrà fino a giugno 2016.

L’Assessorato dell’istruzione e cultura ha nuovamente partecipato alla Borsa del turismo archeologico di Paestum (29 ottobre- 1 novembre 2015), che promuove siti e destinazioni archeologiche italiane ed estere e garantisce l’approfondimento di tematiche legate alla conservazione, valorizzazione, gestione e fruizione del patrimonio archeologico. La presenza della Valle d’Aosta è stata una valida occasione per presentare i beni culturali presenti sul territorio valdostano e per evidenziare i lavori di ricerca e i progetti di valorizzazione effettuati nel corso di questi ultimi anni dalla Soprintendenza.

Particolare attenzione è stata data alla valenza turistico-culturale della città di Aosta, vera testimonianza a cielo aperto di un ricco passato storico e architettonico, fruibile nella sua completezza nei numerosi siti aperti al pubblico e nel complesso urbano della zona est comprendente il Teatro romano e la Porta Praetoria, ma anche ai due interventi su cui l'Assessorato dell’istruzione e cultura ha investito notevoli risorse economiche e professionali, il sito monumentale del Pont d'Aël nel comune di Aymavilles e l'Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta, la cui apertura è prevista per il 2016.

Proprio relativamente all’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, si segnala che sono in corso i lavori finalizzati all’apertura al pubblico della struttura museale. Oltre a una serie di piccole attività di rifacimento e ripristino di opere edili (coibentazione, isolamento, impianti tecnici, ecc.), nel corso del 2015 all’interno della struttura e, più precisamente, sulla Navata Centrale, che ha una luce di circa 50 metri, sono state concluse le lavorazioni speciali (controsoffitto e strutture di sostegno dell’impianto di illuminazione, progettato esclusivamente per il sito archeologico). Si è quindi di seguito attuata la rimozione (non totale, per ragioni di prevenzione) delle protezioni sia lignee che di sabbie, posate a suo tempo sui reperti, quando fu costruito l’edificio di copertura del sito; al termine di tale operazione si sono potuti iniziare gli interventi di restauro e ripristino delle strutture archeologiche (piattaforme, fosse di impianto stele, tombe e dolmen II). Contemporaneamente sono iniziati i lavori riguardanti gli allestimenti museali veri e propri, con la realizzazione e posa delle teche, vetrine e strutture concernenti i settori di visita 1, 2, 3 e 4, mentre sono in preparazione i restanti settori 5, 6 e 7. In seguito allo studio ingegneristico e alla progettazione innovativa, sono stati realizzati i supporti di 19 stele antropomorfe. È già stato attuato il trasporto in loco di tali materiali e di 15 stele, che sono definitivamente posizionate e verticalizzate. L’esecuzione di calchi delle stele musealizzate, da collocare sullo scavo per riproporre la situazione rinvenuta a conclusione delle indagini, procede secondo 4 lotti funzionali e si è arrivati a iniziare il lotto finale, la cui consegna è prevista per dicembre 2015.

Relativamente alla parte prettamente più archeologica e di ricerca, lo studio archeo-geologico, commissionato per verifiche condotte con metodi aggiornati alle ultime conoscenze tecniche, procede con indagini, rilievi- anche 3D- e documentazione fotografica; da parte degli uffici tecnici del settore Patrimonio archeologico è in corso la revisione, il controllo e l’eventuale completamento di disegni e piante da vettorializzare. In una zona precedentemente non considerata ma destinata a percorso espositivo, è stata effettuata l’indagine archeologica preventiva che ha messo in luce una porzione dell’antica aratura iniziale, che si è deciso di musealizzare. Con il supporto del Comitato Scientifico, il Gruppo di lavoro concernente Saint-Martin-de-Corléans - istituito appositamente nel 2014 - procede alla realizzazione dei testi per allestimenti e guida breve. Un’équipe formata dall’architetto allestitore e dagli archeologi del gruppo di lavoro si è riunita periodicamente ogni settimana per definire modalità e scelte espositive, sulla base degli indirizzi segnalati negli anni passati dal Comitato scientifico.

Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans »