La tutela dei beni architettonici monumento o documento

Le attività ordinarie di tutela dei beni architettonici hanno coinvolto, come sempre, gli uffici competenti con l’obiettivo di conciliare il rispetto del patrimonio storico costruito con le esigenze di recupero degli edifici determinate dal soddisfacimento di nuovi modi di vivere o di inserimento di nuove funzioni o di nuovi impianti tecnologici.

Con riferimento al patrimonio architettonico costituito dagli edifici classificati monumento o documento, la tutela è svolta attraverso autorizzazioni e pareri per gli interventi di restauro, concertazioni per modifiche, varianti e adeguamenti degli strumenti urbanistici, verifiche dell’interesse culturale dei beni. Le varie attività richiedono un continuo operare in collaborazione con altre strutture, l’utenza pubblica e privata mediante sopralluoghi congiunti, analisi delle problematiche con i soggetti coinvolti, ricerca di soluzioni tecniche, verifiche in corso d’opera.

 

La consapevolezza dell’importanza di tutelare e conservare il patrimonio culturale costituito da edifici e arredi sacri delle parrocchie delle nostre comunità locali, per l’interesse collettivo che riveste, ha determinato la scelta di finanziare una serie di restauri. La Giunta regionale ha approvato, ai sensi della legge regionale 27/1993 e ai sensi del protocollo d’Intesa tra Regione e Diocesi di Aosta, la concessione di contributi per interventi su edifici di interesse religioso e di arredi sacri per un importo di circa 450 mila euro nel triennio 2015-2017.

Tra questi figurano, ad esempio, le chiese parrocchiali di Sant’Ilario a Nus, di San Sebastiano a Ville-sur-Nus in comune di Quart, dei Santi Lucia e Martino a Diémoz in comune di Verrayes, i santuari di Notre-Dame de la Garde a Perloz e di Rochefort in comune di Arvier, le cappelle di Magnéaz e Mandriou ad Ayas, di Vens a Saint-Nicolas, di Petit-Rosier a Champorcher e di Bosses a Saint-Pierre, il Palazzo vescovile ad Aosta.

Tra gli interventi finanziati è compresa anche la sistemazione di una parte della casa canonica della parrocchia di San Maurizio a Sarre funzionale all’allestimento al suo interno del museo parrocchiale che è stato inaugurato nel mese di ottobre.

Per quanto riguarda i beni storico artistici sono oggetto di contributo il restauro di un dipinto murale della cappella di Barmasc ad Ayas, la sistemazione di una vetrina espositiva nella chiesa parrocchiale di Oyace, il restauro del crocifisso policromo della chiesa parrocchiale di Gressoney-Saint-Jean, dei dipinti murali e degli arredi sacri della cappella di Bondon a Donnas.

Alcuni interventi si sono già conclusi e altri sono stati avviati. Come sempre, i risultati ottenuti sono il frutto dell’attiva collaborazione tra l’Assessorato e la Diocesi e, in sede, di cantiere, tra funzionari della Soprintendenza, committenti, direttori dei lavori, restauratori e imprese.

 

Nel mese di marzo è stata anche stipulata tra la Regione e la Diocesi di Aosta una convenzione per la manutenzione programmata di beni culturali di interesse religioso che prevede la rilevazione dello stato di conservazione degli edifici di culto, la definizione di strumenti volti a definire, in sorta di vademecum, le opere periodiche da effettuare e avviare una programmazione degli interventi di restauro. L’accordo è stato determinato dalla coscienza che la conservazione di tale patrimonio è fondamentale e richiede una costante attività di controllo e manutenzione dell’efficienza, nel tempo, delle strutture e di contrasto del degrado al fine di evitare che il deterioramento dei beni raggiunga livelli eccessivi che, con il tempo, si aggravano in modo esponenziale rendendo necessari interventi di restauro molto complessi e difficili dal punto di vista tecnico e molto onerosi.

Pertanto si è ritenuto necessario dotarsi di strumenti operativi in un’ottica di manutenzione programmata dei beni.

La collaborazione tra i competenti uffici delle due istituzioni è stata avviata mediante la messa a punto di un report di rilevazione dello stato di conservazione e la sua applicazione su di un campione di edifici di culto al fine di individuare le opere di manutenzione ordinaria che andrebbero effettuate periodicamente e gli interventi di manutenzione e restauro da programmare a breve-medio termine. La ricognizione è stata molto interessante perché ha consentito ai tecnici di confrontarsi e di evidenziare problematiche ricorrenti di degrado per le quali fornire suggerimenti e attenzioni finalizzati alla loro eliminazione o attenuazione, ma anche alla messa in atto di forme di prevenzione. La rilevazione è stata inoltre proficua per monitorare alcuni recenti interventi di restauro e individuare le azioni da effettuare per non rendere vani i lavori eseguiti.

Valgrisenche. Chiesa parrocchiale di San Grato foto

Arvier. Cappella di San Bartolomeo. (D. Cesare) foto

Etroubles. Cappella di Cappella di S. Giovanni davanti alla Porta Latina. foto

Nus. Chiesa parrocchiale di Sant’Ilario (R. Monjoie) foto

Perloz. Santuario Notre-Dame de la Garde (R. Monjoie) foto