LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI

Nel corso del 2013 sono proseguite le attività istituzionali della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, finalizzate alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale regionale.

Relativamente alla tematica archeologica è proseguita l’attività di tutela e ricerca con importanti disamine del territorio: si segnalano in modo particolare le indagini archeologiche in località Messigné nel comune di Nus e presso la chiesa di Saint-Léger in comune di Aymavilles. A Messigné l’attività di scavo ha portato alla luce un edificio rustico di età romana, articolato in diversi ambienti, alcuni dei quali presentano ancora la pavimentazione originale. Sono stati rinvenuti, inoltre, strati preistorici risalenti al terzo millennio A.C.. Parte dell’edificio rustico è stata oggetto di reinterro conservativo foto.

La prima parte dell'intervento presso la chiesa di Saint-Léger si è concentrata nella porzione esterna a sud della chiesa, verso il campanile, ed ha portato in luce un complesso sistema di livelli cimiteriali, che a ritroso vanno dal pieno XIX sec. al periodo medievale, con un interessante sistema di delimitazione dell'area sepolcrale che ha subito nel tempo un allargamento verso ovest. Il prosieguo dell'indagine è legato al completamento di questa porzione esterna, che comprende una parte dell'attuale sagrato, e al tempo stesso prenderanno avvio i lavori di restauro della cripta, finalizzati alla sua valorizzazione ed alla creazione di un percorso di visita del complesso, nel quale verranno esposti i risultati degli studi storici, archeologici e storico-artistici, legati all'analisi e ricomposizione dei frammenti di intonaco affrescato risalenti alla metà del XV sec. rinvenuti nella campagna 2003-2005.

Nel settore archeologico gli uffici hanno, inoltre, svolto una significativa attività di progettazione degli interventi di restauro e conservazione, propedeutica a qualsiasi intervento su un bene culturale. Sono stati predisposti progetti per la conservazione del sito di St-Martin de Corléans, in particolare per le fasi di rimozione delle coperture di protezione utilizzate per proteggere l'area archeologica durante le fasi di costruzione del complesso museale; è stata compiuta la progettazione per l'interramento del sito romano di Messigné a Nus e del sito preistorico di Chenal foto, a Montjovet, inoltre si sono intraprese attività concernenti la continuazione di progettazione del recupero e conservazione della cinta muraria romana di Aosta e degli oggetti che dovranno essere impiegati nel programma di musealizzazione del sito di St-Martin de Corléans.

Per quanto riguarda le attività di recupero e restauro dei monumenti e degli edifici storici di proprietà regionale sono proseguite le attività inerenti il Castello di Aymavilles e la Maison Lostan in Aosta.

Nel caso di Aymavilles sono stati affidati i lavori di restauro interno e allestimento museografico del Castello, destinato a contenere ed esporre la collezione dell’Académie de Saint-Anselme e contestualmente a proporre una visita dell’architettura del castello ambientata alla fine del settecento. L’intervento permetterà, con il completamento dei due lotti un primo di lavori edili, restauro pittorico, impianti e strutture e un secondo di allestimento museale, di riaprire il Castello per la fine del 2015.

Prosegue il recupero ai fini della rifunzionalizzazione dell’edificio denominato “Maison de Lostan”, in Aosta foto. I lavori iniziati lo scorso anno, si sono concentrati sul consolidamento delle strutture statiche del complesso, al fine di garantire la stabilità dell'intero stabile e consentire la realizzazione delle nuove coperture. Nello specifico, oltre a mirati interventi sulle murature verticali sono stati rinforzati i solai e le volte da conservare e sono stati realizzati i nuovi orizzontamenti, progettati in ottemperanza alla legge sul miglioramento sismico. L'intervento ha, inoltre, preso in considerazione la sistemazione delle strutture di fondazione e la predisposizione dei locali destinati a contenere i nuovi vani scala e ascensore. Per il 2014 si prevede il proseguimento delle operazioni di predisposizione impiantistica, il restauro di alcuni apparati murari e delle facciate nonchè la realizzazione dei micropali e dei locali in interrato nel cortile principale.

Nel corso del 2013 si è concluso l’intervento di restauro e rifunzionalizzazione del complesso monumentale dei Balivi foto, in Aosta, che verrà consegnato nel corso del 2014 all’Istituto musicale della Valle d’Aosta. Il complesso è stato oggetto, nel mese di novembre, dell’iniziativa di valorizzazione Sites ouverts, nel corso della quale sono state realizzate una serie di visite guidate, condotte da personale esperto della Soprintendenza, ed una conferenza sui ritrovamenti archeologici e sull’intervento di restauro condotto.

L’intervento di restauro e rifunzionalizzazione del complesso monumentale dei Balivi si inquadra in una più ampia filosofia politica sui beni monumentali, finalizzata a garantirne la tutela attraverso progetti di restauro puntuali e rispettosi del bene in oggetto e delle sue caratteristiche specifiche, ma con una visione ai futuri utilizzi dei luoghi di cultura presenti sul territorio, nella consapevolezza che la conservazione del patrimonio si completa solo attraverso una corretta fruizione dello stesso da parte della comunità di riferimento.

I punti di forza dell’intervento sono:

- un progetto di restauro integrato nelle sue varie fasi (dalla conoscenza del luogo ottenuta attraverso le indagini archeologiche del sottosuolo e degli elevati ad una corretta salvaguardia del monumento nella sua complessità storica ed evolutiva, ottenuta attraverso un  intervento di restauro che non solo ne ha alterato le fasi, ma ha integrato l’autenticità del monumento attraverso l’aggiunta di nuove funzioni legate alla contemporaneità);

- la rifunzionalizzazione del complesso quale sede per l’Istituto musicale pareggiato della Valle d’Aosta che permette di legare un luogo, che da sempre è parte della storia della città, alla sua destinazione quale luogo di produzione culturale, riunendo l’obiettivo di salvaguardia del patrimonio a quello di educazione delle nuove generazione;

- l’inserimento del complesso monumentale nel circuito beni culturali, attraverso l’apertura al pubblico della torre in determinati periodi dell’anno.

Sotto il profilo della conoscenza, il restauro del complesso del Balivato ha permesso la scoperta di interessanti ritrovamenti archeologici da ricondursi all’epoca di fondazione della città di Augusta Praetoria, oltre a importanti conferme sull’area relativa alla zona spettacoli. Nello specifcio meritano nota il rinvenimento, nell’area cortilizia del complesso, dell’angolo di un’insula abitativa (insula 8) che ci permette di datare l’anfiteatro ad un’epoca posteriore l’età augustea e cronologicamente riferibile agli anni claudio-neroniani. Di grande interesse, inoltre, la messa in luce, nell’angolo del fronte orientale della torre, dela porzione di un blocco ad origine inserito nello spigolo sud-est riportante simboli falliformi sormontati dalla figura di un aratro e di un animale, identificabile probabilmente con un Capricorno, riconducibili alla fondazione della colonia romana

Sono inoltre proseguite le opere di manutenzione sui Castelli di proprietà regionale, ponendo una particolare attenzione agli adeguamenti di legge e agli interventi finalizzati a consentire la conservazione e il funzionamento dei siti. I tecnici della Soprintendenza hanno realizzato direttamente gli interventi presso Castel Savoia di Gressoney, il castello di Issogne, il Castello di Aymavilles e il Castello di St-Germain. Le attività hanno riguardato, in particolare, la sistemazione degli infissi e delle strutture di accesso, con la ricostruzione di una parte dei muri di cinta che avevano subito danneggiamenti da attività naturali o entropiche. Al castello Gamba sono stati eseguiti lavori di adeguamento dei depositi con relativo monitoraggio climatico ambientale funzionale alla conservazione delle opere esposte. A seguito del progetto di recupero della fruibilità del castello di Graines (Brusson), progetto portato a termine grazie al contributo dei fondi della cooperazione europea, una squadra di manutenzione della Soprintendenza è intervenuta a supporto di quelle attività che non si erano potute realizzare all’interno del progetto, poiché non vi era sufficiente copertura finanziaria. I lavori hanno riguardato la sistemazione degli accessi al castello e la messa in posa del sistema di comunicazione predisposto nel progetto foto.

Sono in via di conclusione, inoltre, importanti interventi di valorizzazione dei beni culturali finanziati mediante il POR: Pont d’Ael, Quart e Porta Praetoria.

Perquanto concerne il Pont d’Aël foto foto l’ intervento è finalizzato alla valorizzazione del ponte acquedotto, mediante interventi di ricerca, il restauro conservativo e la riqualificazione di un fabbricato destinato a centro di interpretazione del sito. I laboratori della Soprintendenza hanno dato supporto diretto alle attività di restauro e valutazione statica strutturale. Le attività hanno riguardato le misure ambientali e quelle dei movimenti delle fessure esistenti, in modo da comprendere il comportamento strutturale del ponte e da porre i rimedi necessari al suo consolidamento. Sul ponte si è anche lavorato nella proposizione della scritta con la dedica al costruttore dello stesso, scritta che era oramai quasi completamente perduta riducendo la leggibilità del monumento.

Per il Castello di Quart l’intervento di quest’anno ha riguardato il restauro conservativo del Donjon foto, delle aree esterne del recinto fortificato, interventi di impiantistica e i locali ad uso biglietteria.

Infine l’ultimo progetto ha riguardato un primo stralcio funzionale del programma di restauro e riqualificazione dell’ampio comparto urbano monumentale di epoca romana detto Aosta est e si è concentrato sulla monumentale Porta Praetoria. Tale lavoro ha compreso lo scavo archeologico della Corte d’Armi e il restauro delle strutture antiche della Porta messe in luce nel corso delle indagini, nonché la realizzazione di una serie di passerelle che garantiscono il passaggio pedonale rendendo, nel contempo, visibile  il monumento.

Nell’ambito della divulgazione e comunicazione il 2013 ha visto la conclusione dei lavori relativi al Cadran Solaire foto e la redazione del numero 9 del Bollettino della Soprintendenza.

La collana editoriale Cadran Solaire rappresenta una delle tappe più importanti del programma didattico/divulgativo dell’Assessorato istruzione e cultura, finalizzato ad accrescere l’attenzione, la sensibilità e in definitiva la coscienza dei non addetti ai lavori con particolare riferimento al pubblico scolastico, nei confronti del cospicuo patrimonio culturale che la Valle d’Aosta ha sul suo territorio. Composto di un opuscolo schematico e sintetico con DVD allegato, con immagini e ricostruzioni in 3D, realizzato in collaborazione con la Società INVA Spa, l’opuscolo 2013, che conlude la collana, è dedicato al Teatro romano.

L’attività di tutela e valorizzazione dei beni culturali della Soprintendenza si concretizza anche attraverso l’adesione a progetti di cooperazione europea che consentono di reperire risorse economiche e professionali molto preziose. Nel 2013 sono terminati due progetti e ne sono stati avviati altri due.

I progetti conclusi sono stati:

  • Ancien vestiges en ruine, che ha riguardato il recupero del castello di Graines e una valutazione delle potenzialità di utilizzo dello stesso. Nel corso dell'anno sono terminati i lavori di programmazione del sistema di comunicazione e la pannellistica  foto.
  • Patrimoine transfrontalier, che ha riguardato la valorizzazione delle aree storiche e naturalistiche del Piccolo San Bernardo. La fase del 2013 ha riguardato, in modo particolare, la realizzazione della nuova area di comunicazione all'interno della sala del piano di accoglienza dell'Ospizio foto.  Il programma di comunicazione ha inoltre riguardato la predisposizione di 4 filmati dedicati ai vari temi del colle. Un filmato ha presentato il percorso storico e naturalistico, il secondo ha voluto legare la pratica invernale alle presenze estive, un terzo ha raccontato gli interessi e le fasi esecutive del progetto di valorizzazione e il quarto è un volo d'uccello lungo tutto il percorso del colle da Pré-Saint-Didier a Seez. A lato del progetto sono state eseguite anche delle prove, grazie al contributo delle strutture delle officine della Soprintendenza, per una nuova protezione delle mansio romane in territorio italiano foto.

I progetti avviati nel corso del 2013 fanno parte di due diversi programmi, quale Italia - Francia e Italia - Svizzera.

  • Nel programma italo francese si colloca il progetto "Phénix, renaissences des patrimoines", con il quale si vuole cercare di creare quei legami d’integrazione fra i monumenti e il territorio che sono stati, da tempo, riconosciuti come i soli in grado di creare sinergie fra le varie presenze del territorio, capaci di mutuare interessi diversi a favore dello sviluppo di aree regionali. Il progetto ha come oggetto di messa in pratica delle attività di mutualizzazione il castello Vallaise di Arnad foto. In questo primo anno, ha portato avanti operazioni di studio e recupero delle informazioni e ha messo le basi per la realizzazione di progetti di recupero di alcune parti delle strutture, finalizzati ad accogliere le attività economiche del territorio e un centro d’informazione sul castello.
  • Il programma Italia-Svizzera riguarda il progetto di valorizzazione del percorso organizzato più antico della Regione, cioè la via romana delle Gallie. In questa prima fase il progetto ha finito il censimento delle zone con presenza di resti dell'antica viabilità e sono stati individuati quei siti che meglio si prestano al programma di comunicazione. Verso questi siti sono in corso fasi di riqualificazione e di progettazione per la loro conservazione e valorizzazione foto.