ASSESSORE SANITA', SALUTE E POLITICHE SOCIALI

ANTONIO FOSSON

ANTONIO FOSSONLa sfida e l’impegno di questo nuovo anno sono nel rispondere alla grave crisi economica che prevede tagli al bilancio delle politiche sociali e della sanità valdostana senza ridurre i servizi alla popolazione e senza gravi diminuzioni dei posti di lavoro.

La riduzione delle risorse subìta dal livello centrale documenta la gravità di questa crisi e impone nuovi assetti che garantiscano i più deboli e i meno fortunati. Ciononostante, le nostre politiche sociali continueranno  sempre a garantire servizi al di sopra di quanto le altre regioni italiane offrano oggi ai loro cittadini.

La famiglia continuerà a essere al centro della nostra  attenzione politica, in particolare quella numerosa; a tal proposito troverà conferma l’applicazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) e si procederà a una sua estensione anche a quei  settori dell’assistenza in cui, per accedere, veniva fino ad ora considerato il solo reddito.

Per effetto dell’attuale congiuntura economica la contribuzione dell’assegno neonatale potrà essere garantita per il solo primo anno di nascita del bambino, ma si è deciso di tutelare da questa crisi i più deboli, mantenendo invariato, negli asili nido, il numero di assistenti alla cura dei bimbi con disabilità. Gli asili nido  subiranno, nel complesso, una riduzione di risorse che sarà però attutita da un riordino della rete, dall’utilizzo di nuovi standard e da una maggior flessibilità dell’offerta.

Parimenti, si intende mantenere quanto più possibile invariato l’attuale sistema di garanzie pubbliche alle persone con disabilità, mantenendo i servizi specifici finora attivati.

L’effetto dei tagli economici nel settore degli anziani sarà contrastato attraverso una riorganizzazione funzionale  e amministrativa delle Microcomunità, capace di  aumentarne la ricettività e migliorarne la qualità del servizio, anche grazie alla  possibilità di impegnare nei servizi distrettuali presenti sul territorio un numero maggiore di giovani laureati in scienze infermieristiche.

Continueremo, con ogni mezzo, a garantire un’ attenzione specifica alla povertà crescente e ai quei nuclei famigliari che, sempre più frequentemente, si trovano in  situazione di disagio sociale ed economico, nei confronti dei quali è doverosa una politica di sussidiarietà capace di supportare lo sforzo che compiono per riprendere con fiducia a progettare il loro futuro.

L’accentuazione di fenomeni odiosi come quello  della violenza sulle donne, che reca con se risvolti dolorosi sul piano umano, ma anche  pesanti conseguenze sociali, implica una  costante attenzione a questa piaga sociale. Proprio per questo, è stato appena costituito il Forum contro le violenze e le molestie di genere, la cui intenzione è quella di continuare a lavorare per rafforzare le azioni di sensibilizzazione e prevenzione.

Anche nei riguardi della salute, sarà necessario intervenire a seguito della minore disponibilità di risorse economiche a disposizione. La sanità valdostana, che in diversi settori conosce oggi un’eccellenza dell’offerta di servizi e tecnologie mediche, assisterà inesorabilmente a un taglio significativo, a cui certamente non è abituata, pari a circa 20 milioni per l’anno 2014!.

A fronte di ciò dovrà esserci la piena consapevolezza di lavorare a un patto sociale con tutte le lavoratrici, i lavoratori e le loro rappresentanze sociali affinché si operai tutti insieme in un'unica direzione  a tutela e salvaguardia del sistema sanitario regionale.

In periodi di crisi, è importante “fare squadra” per attutire e contrastare le difficoltà derivate anche dalla carenza di mezzi materiali; per sostenere il sistema, almeno fino all’uscita dalla crisi, sarà necessario accettare con realismo e oggettività un’ organizzazione diversa da quella attuale.

Le linee d’azioni future si baseranno su alcune “parole d’ordine” come  “riorganizzazione” , “ottimizzazione” e “riduzione degli sprechi”. Vorrei che fossero il più possibile condivise, pur rendendomi conto che in taluni settori non sempre sono bene accette e a volte sono persino giudicate non condivisibili da parte di chi ne dovrà affrontare gli effetti e i conseguenti cambiamenti.

La sfida è notevole: l’obiettivo sarà quello di non ridurre il numero degli operatori di ruolo e neppure quello dei precari, per cui saranno intrapresi percorsi mirati affinché si possa dare loro l’opportunità di un rapporto di lavoro più stabile.

Ringrazio la nuova direzione strategica dell’USL per come abbia, fin da subito, condiviso questo percorso così difficile e  ne abbia accettato la sfida.

La riorganizzazione in campo sanitario non sarà solo indirizzata all’ospedale, ma vedrà coinvolta anche la sanità territoriale che, nel nostro progetto, manterrà un’attenzione specifica per renderla sempre più efficiente e alternativa al ricovero.

Ospedale e territorio dovranno confrontarsi stabilmente e concordare nuove sinergie per ridurre la mobilità passiva, prodotta dai valdostani che scelgono di curarsi altrove, e per ridurre l’inappropriatezza della domanda di prestazioni, che porta oggi molte persone a richiedere indagini diagnostiche  ed esami di laboratorio non necessari o addirittura dannosi per il richiedente.

Per concludere, il 2014 sarà l’anno del progetto definitivo dell’ampliamento dell’ospedale Parini e delle relative procedure d’appalto; tutto ciò accadrà nella massima trasparenza ma anche nella determinazione di quest’opera che pensiamo possa riunire in una struttura moderna ed efficace tutti i servizi.

La crisi che la collettività valdostana si vede costretta a subire non è certo mai bene accolta o auspicata; è tuttavia un “passaggio obbligato” quando non è possibile aggirarla in alcun modo data la sua estensione e gravità e, come tutti i passaggi stretti e obbligati, vede tutti noi costretti ad “avvicinarsi”, unirsi, se si vuole, tutti insieme, passare attraverso la strettoia e andare oltre, riguadagnando  spazi più ampi di progettualità e di benessere.