LA FRAGILITÀ E IL DISAGIO ECONOMICO

In ambito sociale e con riferimento alla povertà economica, nel 2013 è stata prorogata la sperimentazione degli interventi introdotti, dal 2010, dalla legge regionale 23 dicembre 2009, n. 52 interventi regionali per l'accesso al credito sociale.

Dall'entrata in vigore, le domande presentate a vario titolo sono state 636 per un ammontare complessivo di un milione 505 mila euro.

In particolare sono state 332 quelle relative al “credito di emergenza”  per un importo pari a 951 mila 692 euro; 2 quelle legate ai “progetti e forme di collaborazione” per un importo di 30 mila euro;  41 quelle gestite a titolo di “prestito sociale d’onore con restituzione in denaro” per un importo pari a 76 mila 398 euro e infine   261  sono stati i “prestiti con restituzione in ore di attività” per un importo pari a 447 mila 516 euro.

L’erogazione dell’anticipo dell’assegno di mantenimento, ai sensi dell’art. 9 della legge regionale 23 luglio 2010, n.23, ha visto per il 2013 la presentazione di 18 domande di cui 11 rinnovi rispetto al 2012 e 7 prime domande; una domanda è stata sospesa per documentazione incompleta, poiché priva dell’atto di surrogazione mai presentato. I minori interessati sono stati 29. La spesa complessiva per il 2013 è stata di 64 mila 938 euro.

Nell’ambito dell’assistenza economica, a sostegno delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie, nel corso dell’anno si è provveduto all’attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 1553/2011 applicativa della legge regionale 23/2010 che valorizza la domiciliarità delle cure nell’ottica di ridurre gli inserimenti in strutture residenziali garantendo la permanenza di persone non autosufficienti al domicilio. Per l’anno 2013 si è provveduto a rivedere, in diminuzione, gli importi dei contributi erogati in attuazione delle deliberazioni della Giunta regionale n. 2089/2012 e n. 133/2013. Al 30 novembre sono pervenute ai competenti uffici dell’Assessorato 421 domande (409 positive) di cui 170 per l’assistenza prestata da familiari e buon vicinato e 194 domande per l’assegno di cura per l’assistenza prestata da personale dipendente mentre al comune di Aosta le domande pervenute sono state 236 (236 positive), di cui 194 per l’assistenza prestata da familiari e buon vicinato e 42 domande per l’assegno di cura per l’assistenza prestata da personale dipendente. Sono stati inoltre liquidati ai beneficiari di progetti un milione 588 mila 355 euro e al Comune di Aosta un milione 90 mila euro per la gestione delle domande presentate ai sensi dell’art.18 della legge regionale 23/2010.

Sono stati infine erogati, al momento attuale, 350 mila euro per il pagamento di rette di ospitalità presso strutture residenziali in Valle e fuori Valle ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 1553/2011. Le domande pervenute al momento attuale sono 43.

Ove possibile, le varie forme di assistenza economica sono state erogate in un’ottica di presa in carico globale della persona e con progetti individualizzati ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 1552 del 1 luglio 2011. Al 31 ottobre sono state prese in esame 583 domande per contributi integrativi al minimo vitale, straordinari e contributi per prestazioni sanitarie, delle quali, 268 di integrazione al minimo vitale, per una spesa complessiva liquidata pari a 360 mila 28 euro.

Nell'ambito delle misure anticrisi, l'Assessorato ha gestito direttamente gli interventi di sostegno alle famiglie meno abbienti inerenti al Bonus energia ai sensi della legge regionale n.31/2012: a fronte di circa 7 mila 200 domande presentate, sono stati erogati, fino ad ora, contributi pari a 515 mila 400 euro . Rimangono da liquidare circa un milione 554 mila 600 euro.

Al fine di sostenere la natalità, sono stati liquidati al 31 ottobre 527 mila 434 euro a saldo dell’anno 2012 e 750 mila 250 euro come anticipo per l’anno 2013, per l’erogazione dell’assegno post natale ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 1551 del 1 luglio 2011.

Al fine di agevolare i nuclei familiari che usufruiscono del servizio di tata familiare (nell’anno 2012 ne hanno beneficiato 170 famiglie), verso la fine del 2012 ha avuto inizio un progetto denominato TataCard. Tale progetto ha previsto la possibilità, per le famiglie, di essere esonerate dall’obbligo di anticipare le somme rimborsabili dalla Regione attraverso l’accredito del voucher direttamente su una card rilasciata a ciascuna famiglia, che la tata può scaricare su un POS presso la propria abitazione e farsi trasferire sul proprio conto corrente bancario.

In relazione all’emergenza abitativa nel corso dell’anno 2013 è proseguito il lavoro integrato con la Struttura edilizia residenziale pubblica che ha definito con la deliberazione della Giunta regionale n.1582/2013 i nuovi criteri per l’attribuzione della condizione di emergenza abitativa nonché le procedure da attuare per la presa in carico dei nuclei privi di abitazione.

Sempre nell’ottica del sostegno a situazioni di emergenza sia abitativa che di tutela delle donne maltrattate, nel corso dell’anno è proseguito il coordinamento del Servizio di primo intervento per persone prive di abitazione denominato “Le mura oltre le mura” e del Servizio di prima accoglienza per donne maltrattate denominato “Arcolaio” aggiudicati in appalto alla Società cooperativa sociale “Trait d’Union” di Aosta. Nel corso dell’anno 2013 sono stati finora accolti presso il servizio “Le mura oltre le mura” 10 nuclei famigliari oltre ai 13 già precedentemente inseriti mentre presso il servizio “Arcolaio” 15 donne di cui 10 con figli minori in situazione di maltrattamento.

In ambito normativo si sottolinea l’approvazione, in data 25 febbraio 2013 della legge regionale n. 4, “Interventi di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere e misure di sostegno alle donne vittime di violenza di genere”. La legge regionale dà valore e coordina  diversi interventi che, rispetto al tema della violenza di genere, erano presenti nella nostra regione già da diversi anni e indica diverse linee di azione in cui, a fianco dell’attenzione alle vittime della violenza e ai loro figli, si pone l’accento sulla necessità di lavorare sulla prevenzione e sull’educazione a una cultura del rispetto delle differenze. Con deliberazione della Giunta regionale n. 1865 del 22 novembre 2013 è stato istituito il Forum permanente contro le molestie e le violenze di genere previsto dall’art. 4 della legge regionale n.4/2013 e  con deliberazione della Giunta regionale n.1793  del 8/11/2013 è stato approvato un bando di finanziamento di progetti antiviolenza, di prevenzione e di informazione contro la violenza di genere, in scadenza il 15 dicembre 2013. Possono presentare i progetti gli Enti Locali, l’Azienda USL, gli Enti Pubblici, anche economici, il Centro Antiviolenza, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, nonché le cooperative sociali e le imprese sociali che abbiano tra i propri scopi statutari la lotta alla violenza di genere.

No alla violenza contro le Donne »

Con attenzione ai minori è stato approvato il Protocollo di collaborazione tra la Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Centro per la Giustizia Minorile (CGM) per la realizzazione del progetto Riparazione.

Esso prevede il coordinamento dei servizi socio-sanitari e di tutte le risorse territoriali nella realizzazione di percorsi educativi, in favore dei minori e dei giovani adulti presenti sul territorio valdostano e sottoposti a procedimento penale minorile, attraverso Attività di Utilità Sociali (A.U.S.).

Per i bambini, invece, il Gruppo di coordinamento interistituzionale sul maltrattamento e l’abuso all’infanzia e all’adolescenza, ha realizzato un opuscolo intitolato “Parole, emozioni e… ascoltiamo i bambini. Suggerimenti e indicazioni per insegnanti ed educatori” sperimentato in alcune scuole del distretto 4.

Scopo dell’iniziativa è sostenere gli insegnanti e gli educatori della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, nel migliorare le proprie competenze professionali in riferimento alle situazioni di disagio che si possono evidenziare nella loro pratica educativa.

Il servizio di mediazione familiare ha concluso il triennio di sperimentazione il 31 ottobre 2013. Con la deliberazione della Giunta regionale n. 1138 in data 28 giugno 2013. In un’ottica di continuità del servizio, è stato approvato l’avvio di un’indagine di mercato per l’affidamento dello stesso a due mediatori, l’uno di area legale l’altro di area psicologica, per un periodo di anni 2.

In attesa dell’espletamento della procedura, il servizio è garantito ad opera del mediatore di area sociale, messo a disposizione della Struttura famiglia e politiche giovanili.

Le coppie che hanno contattato il servizio risultano 96. La sperimentazione nel triennio (da novembre 2010 a ottobre 2013) ha trattato 80 coppie (per complessivi 110 minori interessati dalla conflittualità familiare) con una netta prevalenza dei liberi accessi, sugli invii effettuati dagli OO.GG. o dagli avvocati o dagli operatori sociosanitari territoriali.

Durante la sperimentazione sono stati realizzati due “gruppi di parola” ovvero due percorsi dedicati a bambini tra i 6 e i 12 anni, figli di coppie che hanno effettuato la mediazione familiare. Tale esperienza ha visto il coinvolgimento di 10 bambini.

Varie sono state le iniziative in tema di occupabilità delle persone con disabilità, alle quali è reso difficile il tradizionale accesso al mondo del lavoro.

Tra queste, la Fondazione regionale Sistema Ollignan onlus, istituita dalla legge regionale 43/2010, ha continuato a garantire l’inserimento delle persone con disabilità in un contesto lavorativo protetto in ambito agricolo e di trasformazione, realizzato sia presso la struttura in frazione Ollignan di Quart, messa a disposizione dall’Amministrazione regionale nel 2011, sia in forma laboratoriale nell’appartamento concesso in uso a tal fine dal comune di Champdepraz nel 2012.

Inoltre, i Laboratori occupazionali, avviati sperimentalmente nel 2011, sono attualmente monitorati da un Tavolo tecnico composto dall’Assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali, dall’Azienda USL, dalle Cooperative sociali coinvolte e dalla Fondazione Sistema Ollignan onlus, in un’ottica di alleanza responsabile e di condivisione di esperienze. Al fine di garantire continuità all’attività svolta nell’ambito dei 6 laboratori occupazionali già avviati, è stata predisposta e inoltrata alla struttura regionale competente in materia di politiche strutturali dall’Assessorato, una richiesta finalizzata all’accesso a finanziamenti su Fondi europei, a valere in particolare sulle misure per “Domiciliarietà” e “Occupazione” 2014-2020.

Nel mese si ottobre, è stato avviato il “Progetto Labeau”, per persone disabili o con disagio mentale, ancora non preparate ad affrontare il mondo del lavoro,  per offrire loro un’opportunità di impegno e apprendimento. Con questo obiettivo il progetto, presentato alla stampa mercoledì 2 ottobre scorso https://www.youtube.com/watch?v=QBLJiAYSJC8 ,  ha promosso la sperimentazione di due laboratori occupazionali, uno legato al riuso e al riciclo degli abiti, l’altro alla panificazione.

Per l’acquisto di ausili, attrezzature e mezzi essenziali alla locomozione sono state soddisfatte nel 2013, 37 domande, per un importo complessivo di 80 mila 496,38 euro, restano da liquidare 19 domande per un importo di circa 100 mila euro; per l'abbattimento barriere sono state liquidate 18 domande per un importo complessivo di 289 mila 701,95 euro: restano da liquidare altre 27 domande per un importo complessivo di circa 400 mila euro. La ripartizione finale dei fondi fra persone fisiche, enti privati e imprese ed enti pubblici diverrà certa solo alla fine del corrente anno, quando tutti gli aventi diritto avranno presentato domanda, fermo restando uno stanziamento per il 2013 pari a un milione 400 mila euro.

Inoltre, del servizio sostegno della Vita indipendente a favore delle persone con disabilità fisiche e/o sensoriali hanno usufruito 35 persone, cui si sono aggiunte nuove domande rispetto al 2012, per un totale di 49 pratiche aperte. La “Vita indipendente” delle persone con disabilità fisiche e/o sensoriali è stata favorita mediante l’erogazione di contributi volti a rendere possibile l’assunzione diretta da parte della persona disabile di assistenti alla persona: questo rappresenta una realizzazione significativa nel percorso di integrazione delle persone disabili che scelgono di diventare datori di lavoro del proprio assistente. Nel 2013 hanno usufruito del servizio A.V.I. 34 persone, e sono pervenute, rispetto al 2012, 5 nuove domande, per un totale di 56 pratiche aperte.

Con i voucher per l’acquisto di servizi previsti dall’articolo 20 della legge regionale 23/2010 sono stati erogati 32 mila 900 euro a favore di 72 persone per la fruizione di servizi dedicati mediante la concessione di un sostegno economico, il cui importo è stato calcolato sulla base dell’IRSE.

L’Assessorato  ha  considerato  rilevante, soprattutto in un  momento di crisi come  quello attuale, un intervento nell’ambito della ridistribuzione delle eccedenze alimentari e di altri beni e materiali, allo scopo di sostenere le famiglie più bisognose e di produrre un risparmio per la comunità attraverso la raccolta, la rigenerazione, il riutilizzo o la ridistribuzione dei beni che altrimenti rientrerebbero nel ciclo dei rifiuti.

Nel mese di ottobre si è costituito, in via sperimentale, un gruppo di lavoro interassessorile e interprofessionale che sta lavorando sul monitoraggio e all’analisi del fenomeno delle eccedenze alimentari e del recupero di altre tipologie di beni e materiali. il gruppo interistituzionale è costituito da due rappresentanti per l’Assessorato della Sanità, salute e politiche sociali, di cui uno per l’area sociale e l’altro per l’area sanitaria, da un rappresentante per l’Assessorato del Territorio e ambiente e uno per l’Assessorato dell'Istruzione e cultura della Regione, oltre a: il Coordinatore del Piano di Zona, un rappresentante dell’Azienda USL della Valle d’Aosta, uno del Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta (CSV), uno della Fondazione Opere Caritas e uno del Banco Alimentare, integrati, a discrezione del gruppo, da rappresentanti di altri soggetti, pubblici e/o privati, interessati.