IL PROTAGONISMO DEL TERRITORIO

Coerentemente con l’impegno, previsto dal Piano per la Salute e il Benessere sociale 2011-2013, a valorizzare le competenze dei cittadini e degli operatori come strumento e fine per migliorare la salute e il benessere, sono proseguite, anche nel 2013 le serate di incontro con la popolazione sulla prevenzione delle cefalee ed emicranie e dello screening per diagnosticarle.

Nel corso di quest’anno la Valle d’Aosta ha aderito al “Programma di ricerca e di formazione/informazione 2013 sui farmaci, sulle sostanze e pratiche mediche utilizzabili a fini di doping e per la tutela della salute nelle attività sportive”  per cercare di curare e prevenire la piaga del doping, che, sottovalutata, esporrebbe la popolazione a gravi rischi per la salute, il cui costo etico ed economico ricadrebbe sulle generazioni future.

Anche il Progetto “Mattone Internazionale” è stato oggetto di coinvolgimento della nostra Regione. Esso nasce dalla necessità di rispondere all’esigenza condivisa di portare la sanità delle regioni in Europa e l’Europa nei Sistemi Sanitari delle Regioni italiane, nel quadro di una collaborazione sinergica con il Sistema Paese.

Il Progetto si sta articolando in varie fasi per la realizzazione di attività formative e informative dedicate alle strutture ministeriali competenti, alle Regioni italiane, alle Aziende sanitarie e ospedaliere nonché ad altri stakeholder coinvolti negli ambiti sanitari. Il fine è quello di  promuovere la divulgazione delle  politiche comunitarie sul territorio nazionale, creando nuove opportunità per accedere ai programmi europei e internazionali per la salute, la ricerca e l’innovazione.

In collaborazione con le istituzioni scolastiche valdostane e con l’intervento di professionisti sanitari dell’Azienda Usl, è stato proposto, per il quarto anno consecutivo, un nutrito programma di attività di prevenzione racchiuse nel Quaderno della Educazione alla Salute, allo scopo di promuovere sani e corretti stili di vita, prevenire l’abuso di sostanze legali e illegali, educare all’affettività, alla sessualità e alle relazioni e prevenire gli incidenti domestici. La conferenza stampa “Prevenzione a scuola con il quaderno di educazione alla salute” si è svolta il 27 settembre 2013  https://www.youtube.com/watch?v=6jC8umlK44I

La sperimentazione riguardante l'Infermiere di famiglia e di comunità, ha subìto un’ulteriore proroga anche nel 2013; essa è la figura in grado di individuare  precocemente bisogni inespressi o latenti dell'utente, dei caregivers e o dei famigliari con un fine educativo, di prevenzione e di monitoraggio, in collaborazione con i medici di assistenza primaria.  Il progetto di presa in carico di utenti in terapia anticoagulante (TAO) ha permesso di offrire il servizio a utenti  prevalentemente anziani,  pluripatologici e fragili delle aree geografiche afferenti al Consultorio di Verrès e si stanno completando le aree geografiche afferenti al Poliambulatorio di Donnas. I risultati ottenuti finora vanno nella direzione della maggiore appropriatezza dei prelievi per il controllo dei parametri di coagulazione, di minori complicanze con conseguenti ricoveri a seguito della terapia anticoagulante e inoltre viene offerta la possibilità alla SC Cardiologia di una dimissione più precoce dei pazienti in terapia anticoagulante, in particolare dei pazienti che la iniziano.

Per la salvaguardia della salute animale è proseguito, anche nel 2013, il piano di eradicazione della TBC bovina che, dal 2007, ha ridotto dal 2,3 per cento allo 0 per cento la totalità delle aziende con risultati positivi (prevalenza), e dal 1,29 per cento riferito alle aziende nuove positive (incidenza), segno di un’efficace sensibilizzazione e educazione sanitaria. È stato confermato quindi l’obiettivo di mantenere il valore di incidenza sullo 0,1 per cento, che rappresenta il superamento del primo gradino, dei sei, per l’acquisizione della qualifica sanitaria di territorio ufficialmente indenne da TBC.

Nel 2013 sono proseguiti i monitoraggi ai sensi della legge regionale 13 febbraio 2012, n. 4, recante le  Disposizioni per l'eradicazione della malattia virale rinotracheite bovina infettiva (BHV-1) nel territorio della regione e la campagna sanitaria ha riguardato la totalità degli allevamenti da riproduzione o produzione presenti sul territorio, pari a 1.033 aziende: si sono verificati 14 casi di capi positivi, che sono stati abbattuti, su un totale di 9 aziende positive; nel corso degli esami successivi condotti nelle aziende che ospitavano tali animali e fino ad oggi non sono stati rilevati altri capi positivi. Sul numero totale delle aziende attive sono state attribuite 1.032 qualifiche di azienda indenne, mentre risulta ancora un’azienda senza qualifica, che sarà  testata entro la fine dell’anno 2013.

Sempre per la salute animale, è stata emanata la deliberazione della Giunta regionale n. 1162 del 28/06/2013 di approvazione delle modifiche e integrazioni delle linee guida regionali per la tutela degli animali d'affezione, approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 1731 del 24/08/2012 con la finalità di assicurare il benessere e la cura a questi animali anche in funzione dell’igiene e sanità pubblica e ambientale, sottolineando il fondamentale ruolo che l’informazione e la formazione del cittadino rivestono nel raggiungimento di tale obiettivo.

In tema di protezione degli animali, all’inizio del mese di giugno 2013 è stata approvata la delibera 1163 concernente i criteri per la determinazione del contributo concedibile per la realizzazione di rifugi comunali per cani e determinazione della spesa massima ammessa a contributo, mentre alla fine dello stesso mese sono stati approvati i criteri per la determinazione del contributo concedibile per iniziative volte all'incentivazione della protezione degli animali e alla prevenzione del randagismo.

In ambito sociale, è stato approvato l’Accordo di collaborazione tra la Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Comune di Aosta per la gestione, in via sperimentale, per un anno, del Centro per le Famiglie (deliberazione della Giunta regionale n. 400 dell’8 marzo 2013). In data 22 novembre 2013 è stata firmata la Convenzione tra la Regione e il Forum delle Associazioni Familiari della Valle d’Aosta finalizzata a tale gestione: una sorta di autogestione da parte delle famiglie, attraverso le associazioni, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale. La Regione erogherà al Forum un contributo di 35 mila euro a titolo di rimborso per le spese relative alla gestione della struttura.

Convenzione tra la Regione e il Forum delle Associazioni Familiari della Valle d’Aosta »

È proseguito il finanziamento di progetti di auto-organizzazione familiare ai sensi dell’art. 20 della legge regionale 44/98: nel 2013 sono stati finanziati 5 progetti per un impegno totale di 10 mila euro.

Nel corso dell’anno il Gruppo di lavoro su tematiche inerenti alle politiche familiari ha incontrato i gruppi tecnici del Piano di Zona, al fine di accrescere e migliorare la condivisione delle politiche familiari con le realtà locali: in vista della Conferenza della famiglia prevista per l’anno 2014, si sono poste le basi per una collaborazione nella realizzazione di iniziative, dedicate alla promozione della famiglia.

Nell’ambito dell’Intesa relativa alla “Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, è attivo il programma attuativo presentato al Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per l’utilizzazione della somma di 43 mila 500 euro, assegnata alla Regione Valle d’Aosta. Il programma prevede l’erogazione di un voucher di conciliazione. Si tratta di un aiuto economico il cui scopo è quello di permettere ai beneficiari, in particolare alle donne, di conciliare i tempi di vita e di lavoro, servendosi dell’aiuto di persone di fiducia, regolarmente assunte, che assistano bambini, disabili o anziani presenti nel nucleo familiare e bisognosi di cura. Il progetto è già stato sperimentato nell’ambito dell’Intesa siglata nel 2010, negli anni 2011 e 2012, ottenendo ottimo riscontri da parte delle famiglie beneficiarie.

Per quanto concerne i progetti da realizzare con il contributo del Fondo Sociale Europeo, sono state approvate 16 nuove iniziative presentate dagli Enti locali, rivolte a soddisfare esigenze di conciliazione delle famiglie, nonché varie attività progettuali, che intendono  favorire l’invecchiamento attivo.

Il progetto di conciliazione “Al lavoro senza pensieri”, nella Comunità Montana Grand Paradis, ha offerto invece interventi differenti in base alle specifiche esigenze delle famiglie residenti nei singoli comuni e si è concluso nell’aprile 2013.

Nell’ambito del protagonismo del territorio rivestono una particolare importanza i lavori del Piano di Zona della Valle d’Aosta, prorogato fino al 31 dicembre 2013. L’intervento principale è stato l’attivazione del servizio sperimentale di Segretariato sociale e Pronto intervento sociale, denominato Sportello Sociale. Sono stati attivi 8 sportelli, dove le assistenti sociali e gli operatori di front office hanno svolto attività di accoglienza, ascolto, orientamento e prima consulenza ai cittadini sui servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, oltre che sull’insieme delle opportunità offerte dal sistema di welfare in Valle d’Aosta. L’accesso agli sportelli è numericamente rilevante: 11 mila 748 contatti di cui 5 mila 637 presso lo sportello di Aosta.

Nel corso dell’anno 2013 sono stati attivati momenti di confronto con i servizi sociali di territorio e con altri soggetti istituzionali e non, per il monitoraggio e la valutazione in itinere del servizio sperimentale di segretariato sociale e pronto intervento sociale. Tale servizio attivo dal mese di ottobre 2012 ha previsto il distacco di cinque assistenti sociali territoriali che proseguono la loro l’attività presso gli sportelli attivati sul territorio regionale.

È stata approvata la convenzione con il Coordinamento Solidarietà sociale della Valle d’Aosta (CSV) per lo svolgimento delle attività delle Associazioni di Promozione Sociale e il relativo Piano di Attività, ai sensi della legge regionale 22 luglio 2005, n. 16 concernente la disciplina del volontariato e dell’associazionismo di promozione sociale. Con la legge regionale 15 aprile 2013, n. 10 sono state apportate alcune modificazioni alla legge regionale 22 luglio 2005, n. 16 (Disciplina del volontariato e dell'associazionismo di promozione sociale), con le quali si chiariscono i ruoli e le competenze delle associazioni di promozione sociale, si modificano le modalità con le quali si individua periodicamente il nuovo centro di servizi per il volontariato, si abroga la durata triennale della consulta, si introduce la possibilità di erogare contributi per la raccolta e la distribuzione di beni diretta al sostegno delle situazioni di povertà.