ASSESSORE OPERE PUBBLICHE, DIFESA DEL SUOLO E EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

MARCO VIÉRIN

MARCO VIÉRINIl 2013 è stato un anno di transizione in quanto si è conclusa la XIII legislatura ed è stata avviata, nel mese di luglio, la XIV.
Il lavoro svolto anche dall’Assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica è stato fortemente condizionato  dalle difficoltà  imposte dalla grave crisi economica che stiamo, ancora oggi, attraversando. Nel 2013 tutto il settore delle opere pubbliche si è dovuto infatti confrontare con le ristrettezze finanziarie e con i tagli imposti dallo Stato.
La nuova impostazione, intrapresa in questi ultimi anni, ottenuta grazie alla collaborazione e al  lavoro condivisi con tutte le strutture, basata sulla razionalità ed effettiva esigenza degli interventi e sulla sobrietà ed essenzialità delle opere da realizzare, ha consentito comunque di dare risposte concrete alle esigenze del territorio.
Con l’avvio della XIV legislatura è stato possibile capitalizzare l’esperienza maturata nel quinquennio precedente e vedere i primi risultati del grande lavoro di razionalizzazione e riorganizzazione avviato. Sono stati infatti  privilegiati i completamenti degli interventi, già avviati negli anni precedenti,  la realizzazione di opere immediatamente fruibili dagli utenti e una continua attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere esistenti. A tal fine sono quindi stati intrapresi lavori in pronta cantierabilità e di importi tendenzialmente contenuti o medio bassi, a fronte della delicata situazione economica, aggravatasi nel corso dell’ultimo anno.
Sono sempre più convinto di quanto sia necessario, nella pubblica amministrazione e in particolare nell’Assessorato,  ragionare in termini di “normalità” da applicare alla prassi quotidiana, come alle tipologie degli interventi  e non da limitare esclusivamente ad uno slogan.
L’Assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica comprende due dipartimenti molto complessi in cui è fondamentale l’attività di analisi analitica delle progettazioni, volte alla realizzazione di opere che siano economicamente sostenibili, sia nelle fasi di realizzazione che in quelle, non meno importanti,  di futura gestione che dovrà sostenere la pubblica amministrazione.
La montagna, senza dubbio, presenta però costi più alti in tutti i settori, compreso quello delle costruzioni. In ambiente montano le opere edili devono scontare rincari maggiori per l’approvvigionamento dei materiali da costruzioni, per le condizioni climatiche e per le rilevanti attenzioni paesaggistiche e ambientali che bisogna soddisfare. La qualità delle costruzioni è stabilita anche dall’uso di materiali e modelli costruttivi tradizionali, che costituiscono la base per la conservazione del paesaggio tipico valdostano.
È sempre più necessario puntare a un'edilizia a “chilometri zero” per valorizzare al massimo l’impiego di materiali e di “tecniche costruttive” locali e tradizionali. Questo consentirebbe il maggiore sviluppo di una rete di imprese locali altamente specializzate, in grado di rispondere alle esigenze del territorio.
Dobbiamo essere sempre più consapevoli che vivere in montagna implica l’esistenza di pericoli e la necessità di dover convivere con i rischi.
Oggi le norme e le regole imposte dalla legislazione nazionale ed europea hanno introdotto incombenze che, di fatto, stanno portando a rendere ancora più difficile a vita in montagna. È indispensabile rivedere il quadro normativo, per porre molta attenzione al concetto di prevedibilità dell'evento, ribadendo che il rischio “zero” non esiste, e inserendo altresì il concetto di "AUTORESPONSABILITÀ", che è fondamentale per educare il cittadino alla corretta gestione del pericolo. Il coinvolgimento delle Istituzioni scolastiche in progetti didattici, volti alla “cultura del territorio e del rischio”, è una delle priorità del Centro funzionale, che ha già avviato collaborazioni costruttive con le scuole negli anni passati e continuerà a farlo anche negli anni a venire. È infatti ormai doveroso formare futuri cittadini che siano in grado di convivere con il territorio in cui vivono e che, sull’esempio di quanto facevano i nostri padri, lo padroneggino e lo gestiscano al meglio. Oggi, nel momento in cui le risorse finanziarie disponibili diventano sempre più scarse vista l'impossibilità di eliminare totalmente il rischio del pericolo, alcune situazioni dovrebbero essere solo accettate, come storicamente lo sono state, dai popoli di montagna.
L’Assessorato ha continuato la proficua collaborazione instaurata con l’ANAS, dipartimento della Valle d’Aosta, in particolare si è concretizzata definitivamente l’Intesa Stato/Regione per la riqualificazione del tratto di Strada statale n. 26, che costituisce l’accesso est del Capoluogo regionale e che ha quale obiettivo prioritario il miglioramento della sicurezza del traffico veicolare locale e di quello diretto alle numerose attività commerciali ivi presenti, nonché l’ottimizzazione delle percorrenze pedonali e ciclabili. È stata inoltre approvata la convenzione per la definizione dei rapporti inerenti alla progettazione della “Variante in galleria in corrispondenza del forte e dell’abitato di Bard”, lungo la Strada statale 26 della Valle d’Aosta, presupposto  per la risoluzione della viabilità statale e del collegamento viario e pedonale con il borgo e il forte di Bard.
Anche nel 2013 il settore della casa è stato seguito con grande attenzione, soprattutto nel prosieguo del sostegno alle famiglie per la locazione e la risoluzione delle emergenze abitative, mantenendo altresì l’efficienza, anche sui tempi di attesa, raggiunta sui mutui prima casa e sulle ristrutturazioni.
Nell’anno 2013 è terminato anche il lavoro di riordino normativo del settore, con l’approvazione, votata all’unanimità dal Consiglio regionale, della legge regionale n. 3 del 13 febbraio 2013 “Disposizioni in materia di politiche abitative” che ha riunito, in un unico testo, tutta la normativa riguardante il settore casa. Grazie a questa legge è stato raggiunto l’obiettivo di facilitare la programmazione degli interventi, migliorare ulteriormente la razionalizzazione delle risorse e facilitare l’accesso dei cittadini ai diversi aiuti erogati dalla Regione ottenendo ulteriori semplificazioni, una maggiore equità distributiva e una importante trasparenza. La speranza che coltivo è che lo Stato, quasi assente in questi ultimi due anni, stanzi per il 2014 somme destinate alla casa; alcune recenti dichiarazioni vanno effettivamente in questa direzione, prospettando risorse per il sostegno degli affitti e per la morosità incolpevole.
Anche nel corso del 2014 si continueranno a seguire le linee direttrici che hanno guidato l’Assessorato nel corso degli ultimi anni della passata legislatura, perseguendo una sempre maggiore razionalizzazione amministrativa, nel solco della normalità e della sobrietà sia nel campo degli interventi che in quello delle manutenzioni, privilegiando piccole opere e  manutenzioni straordinarie.