L’ATTIVITA ESPOSITIVA E IL CASTELLO GAMBA

L’Assessorato Istruzione e Cultura ha organizzato, nel corso del 2013, diversi eventi espositivi, che hanno rilevato un buon riscontro da parte del pubblico e della critica di settore.

La mostra Renato Guttuso. Il Realismo e l’attualità dell’immagine, allestita al Museo Archeologico regionale di Aosta dal 27 marzo al 22 settembre 2013, curata da Flaminio Gualdoni con Franco Calarota, ha fatto registrare oltre 7.246 visitatori foto.

L’esposizione ha approfondito i temi prediletti della produzione artistica del maestro siciliano, che abbraccia tematiche sociali e di impegno politico, ma anche i soggetti tratti dal mondo contadino e operaio, le suggestioni dei paesaggi urbani, l’omaggio alla figura femminile e il tema della natura morta. Apprezzato dal grande pubblico per la pittura solida e vigorosa, Guttuso è artista complesso, che ha rielaborato nella sua pittura gli stimoli di matrice espressionista, le suggestioni dell’arte popolare della sua terra d’origine, reinterpretando la lezione del cubismo di Pablo Picasso, artista che ha conosciuto personalmente nel 1946. Nelle sale espositive di Piazza Roncas erano esposte oltre quaranta opere, tra dipinti a olio, chine e acquarelli. Di particolare fascino si segnalano in mostra le nature morte degli anni Trenta e Quaranta.

Il Museo archeologico ospita invece per la stagione invernale, a partire dal 12 dicembre 2013, la mostra Universo Depero dedicata al grande artista futurista Fortunato Depero.

L’esposizione Pepi Merisio. Il gioco proposta al Centro Saint-Bénin di Aosta dal 5 aprile al 29 settembre 2013, ha presentato circa quaranta scatti scelti del fotografo lombardo, conosciuto dal grande pubblico per i servizi realizzati per “Epoca” e dedicati al Pontefice Paolo VI.

Merisio ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero, tra i quali nel 1963 a New York il “New talent of Popular photography”. Nel 1988 è stato nominato Maestro della Fotografia Italiana dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e nel 1989, insieme a Roiter e a Berengo Gardin, ha rappresentato l’Italia nel volume commemorativo dei 75 anni della casa fotografica Leica. foto.

Il Centro Saint-Bénin ospita, dal 26 ottobre 2013 e fino alla primavera 2014, una mostra personale dedicata all’artista inglese Joe Tilson, grande protagonista della Pop Art in Gran Bretagna negli anni Sessanta. La rassegna, a cura di Daria Jorioz con Enzo Di Martino, presenta una selezione di opere pittoriche, grafiche e sculture che documentano il complesso mondo immaginativo di un protagonista dell’arte contemporanea foto.

La Chiesa di San Lorenzo ha presentato le mostre di autori valdostani: all’artigiano Erik Fisanotti è stata dedicata la mostra dell’inverno 2012-2013, mentre la scultrice valdostana Marina Torchio ha presentato la mostra I Dodici, con un suggestivo progetto dedicato agli Apostoli, che si è conclusa nel mese di ottobre 2013. Per la stagione invernale è prevista una mostra monografica dedicata allo scultore di Donnas Guglielmo Pramotton, dal titolo La Storia e le storie.

Presso la Sala espositiva Hôtel des États è stata inaugurata il 15 novembre 2013 la mostra di Roberto Priod, La forma del senso, realizzata in collaborazione con il Consiglio regionale della Valle d’Aosta.

Le mostre sono state inserite nell’ambito delle manifestazioni Plaisirs de culture en Vallée d’Aoste e nelle Giornate europee del Patrimonio, con ingresso gratuito, per promuovere un ampio accesso alla cultura a tutti i cittadini.

La struttura Attività espositive ha curato, inoltre, alla Maison du Val d’Aoste di Parigi la presentazione del recente lavoro del fotografo Davide Camisasca, la cui mostra Glace et glaciers si è conclusa nel mese di gennaio 2013.

All’organizzazione delle mostre si è affiancata la partecipazione al Salone del Libro di Grenoble e l’allestimento di mostre presso enti e biblioteche del territorio regionale, oltre alla collaborazione con soggetti che operano in ambito culturale alla realizzazione di eventi e manifestazioni varie.

IL CASTELLO GAMBA

A seguito di un impegnativo progetto di allestimento, il Castello Gamba ospita oggi (tra spazi espositivi e deposito) la collezione di arte moderna e contemporanea regionale che comprende in totale circa 1.500 opere tra dipinti, sculture, raccolte grafiche e fotografiche. Il percorso espositivo del Castello, che nel corso del primo anno di attività ha contato 13.000 visitatori, si snoda attraverso 13 sale distribuite sui due piani dell’ edificio e presenta una selezione - curata da Rosanna Maggio Serra - di 150 opere tra dipinti, sculture, installazioni, raccolte grafiche e fotografiche, che vanno dall’Ottocento ad oggi. L’offerta culturale è, inoltre, ulteriormente ampliata mediante l’organizzazione di esposizioni temporanee tese a valorizzare gli artisti valdostani e il territorio regionale.

La prima esposizione temporanea proposta nel corso del 2013 è stata un doveroso omaggio ad Italo Mus, artista che, in età moderna, più ha contribuito a far conoscere la Valle d'Aosta al di fuori dei confini locali. Il rilevante numero di opere – 68 per l'esattezza – presente nelle collezioni regionali testimonia l'attenzione che la pubblica amministrazione ha rivolto e continua a rivolgere nei confronti di Italo Mus, attraverso un’ininterrotta politica di acquisti. Curata da Sandra Barberi, la mostra ospitata delle Sale del Livello C del Castello Gamba, ha presentato una selezione di circa quaranta opere esemplificative del percorso evolutivo dell'artista, secondo una scelta che ha privilegiato le più significative e quelle databili con maggiore certezza, che possono costituire i poli di ancoraggio per organizzare secondo una scansione cronologica attendibile una produzione quanto mai vasta e non ancora inventariata integralmente.

Terminata la mostra su Italo Mus, l’attività espositiva è proseguita con l’evento L’Arco di Augusto ad Aosta di Federico Ashton, nell’ambito della rassegna dal titolo Détails: obiettivo dell’iniziativa è di approfondire, attraverso piccole esposizioni, la conoscenza di opere appartenenti alle collezioni regionali, analizzate nei dettagli formali, stilistici e iconografici in relazione al contesto culturale entro il quale si collocano. Il primo evento, iniziato il 6 dicembre 2013, è incentrato sul dipinto L’Arco di Augusto ad Aosta di Federico Ashton (Milano, 1836 - Valico del Sempione, 1904), artista che nella seconda metà dell’Ottocento si affermò con successo tra Roma e le rive del Lago Maggiore. La mostra intende dare risalto alla presenza del pittore in Valle d’Aosta verso la fine del settimo decennio del XIX.

Il Castello Gamba ha proposto, inoltre, una rilevante attività di valorizzazione finalizzata ad avvicinare tutti i tipi di pubblico all’arte moderna e contemporanea, trasformando questo nuovo sito in un luogo di formazione e accrescimento per l’intera comunità, attraverso opportunità di visita suggestive ed emozionanti, capaci di rendere l’arte accessibile anche ai non addetti ai lavori. Alla base della programmazione, che ha visto un’articolata offerta di percorsi di scoperta e apprendimento, ma anche di attività laboratoriali per i più piccoli, vi è l’obiettivo di offrire al pubblico adulto gli strumenti per meglio comprendere l’arte del XX secolo e a bambini e  ragazzi piacevoli e formative occasioni per sperimentare l’arte.

Parallelamente all’attività grand public ha preso avvio, a partire dal mese di febbraio 2013, un’intensa attività didattica per scuole. L’iniziativa ha registrato la partecipazione di oltre 2100 alunni, provenienti per lo più da scuole valdostane, ed in particolare dalle scuole dell’infanzia e primaria.  In linea con i progetti ministeriali, le attività per scuole del Castello Gamba si pongono l’obiettivo di formare le nuove generazioni all’arte e alla creatività, dimostrando che il ruolo di un museo può rivelarsi un fondamentale strumento didattico di supporto al corpo insegnante, oltre che spazio produttore di emozioni ed esperienze nella vita dei giovani e giovanissimi.

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