Direzione politiche comunitarie e miglioramenti fondiari

La Direzione politiche comunitarie e miglioramenti fondiari ha competenza in due settori distinti: il settore dei Miglioramenti fondiari, che opera principalmente nell’ambito dell’applicazione del Titolo III della l.r. 32/2007 Disciplina degli interventi regionali in materia di agricoltura e sviluppo rurale a favore dei Consorzi di miglioramento fondiario e delle aziende agricole e proprietari di terreni non conduttori, e il settore delle Politiche comunitarie, che opera nell’ambito della Cooperazione transfrontaliera e del Programma di sviluppo rurale, svolgendo inoltre il ruolo di Autorità di Gestione del programma stesso.

Nel settore dei miglioramenti fondiari è proseguita l’attività d’erogazione dei contributi, ai Consorzi di miglioramento fondiario previsti dalla programmazione 2007/2013. Sono stati finanziati 46 interventi tra opere di viabilità rurale, opere irrigue e opere di bonifica agraria.
Sono stati finanziati inoltre 67 lavori promossi da privati:
Oltre all’attività ordinaria, sono state avviate le seguenti iniziative:

  • predisposizione della proposta di deliberazione per la modifica dei criteri applicativi per la concessione di contributi relativi alla gestione ed al funzionamento dei consorzi di miglioramento fondiario, delle consorterie e degli altri enti gestori di opere irrigue, con semplificazione delle relative procedure amministrative;
  • predisposizione di un nuovo testo di legge che disciplina i riordini fondiari promossi dai consorzi di miglioramento fondiario, con l’obiettivo principale di definire le procedure catastali e il trasferimento delle proprietà per quei comprensori i cui lavori risultino conclusi;
  • aggiornamento dei dati relativi al progetto ministeriale SIGRIA (Sistema informativo per la gestione delle risorse idriche in agricoltura) con particolare riferimento alle superfici servite da nuovi impianti irrigui e ai loro costi di esercizio;
  • rilascio dei pareri previsti nell’ambito delle procedure di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione ambientale strategica (VAS);
  • aggiornamento del database riferito alla rete viaria minore (strade e piste interpoderali).

Per quanto riguarda la cooperazione transfrontaliera, si è lavorato su due progetti relativi al Programma di cooperazione ALCOTRA 2007-2013:

  • Progetto MESALPES – Maison de l’alpage au cœur des Alpes che Prevede la promozione del patrimonio agro-pastorale delle Alpi Occidentali attraverso la creazione di una rete di Maisons de l’Alpage, in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale di Valtournenche ed il partenariato francese dei dipartimenti Savoie e Haute Savoie. Il progetto è stato approvato nel mese di agosto ed sono state avviate le azioni amministrative per la sua realizzazione nel corso dei prossimi tre anni. Immagine
  • NAPEA – Nouvelles approches sur les prairies dans l’environnement alpin uno studio delle pratiche agronomiche per il mantenimento della struttura e della fertilità dei terreni in seguito ad interventi di miglioramento fondiario e analisi delle specie vegetali alloctone invasive per la salvaguardia della biodiversità. Il progetto si concluderà all’inizio del 2012.

Sempre in ambito ALCOTRA si sono effettuati i controlli di primo livello sul progetto Saveurs d’hauteur, facente parte del Piano Integrato Transfrontaliero (PIT) dell’Espace Mont-Blanc, ed è stata realizzata la valutazione tecnico-economica del progetto Vignes et Terroirs della Comunità Montana Grand Paradis, poi approvato dall’Autorità di Gestione Alcotra.

Per quanto concerne il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, nel 2011 è entrato “a regime”, confermando il buon andamento finanziario registrato già nel 2010 la tabella illustra l’avanzamento finanziario del PSR registrato al 31.10.2011:

Avanzamento finanziario 31/10/2011

La buona capacità di spesa del PSR permette di collocare la Valle d’Aosta fra le Regioni italiane più performanti e mette al sicuro il Programma regionale dal cosiddetto “disimpegno automatico”, ovvero quel meccanismo finanziario secondo il quale, qualora una regione non riesca a spendere la quota comunitaria entro la fine del secondo anno dal suo impegno, l’Unione europea procede al recupero della quota stessa.

Con la pubblicazione, in primavera, dei bandi delle misure 114 – Consulenza aziendale, 311 – Energie rinnovabili prodotte da biomasse e 313 – Valorizzazione turistica dei tradizionali “Rus”, l’Autorità di Gestione ha completato l’attivazione di tutte le misure a regia regionale.

Rimangono inattive, allo stato attuale, le sole misure dell’Asse 3, che i Gruppi di Azione Locale (GAL) dovranno attuare attraverso la progettazione locale.

Dal punto di vista procedurale, nel 2011 il Governo regionale ha approvato alcuni atti a completamento del quadro normativo necessario per l’attuazione del Programma mentre l’Autorità di Gestione del PSR, ha aggiornato le procedure per la gestione ed il controllo di tutte le misure del PSR, garantendo nel contempo la condivisione di un metodo gestionale, l’utilizzo di terminologie comuni e la corretta separazione delle funzioni.

Infine, nel mese di ottobre sono state pubblicate le proposte ufficiali dei regolamenti relativi al I e al II pilastro della futura Politica agricola comune (PAC 14-20). Preliminarmente alla pubblicazione delle proposte regolamentari, l'Autorità di Gestione del PSR ha partecipato ad alcuni incontri partenariali con alcune Regioni dell’Arco alpino (ed in particolare, con le Provincie autonome di Trento e di Bolzano) e con le confinanti regioni delle Alpi francesi, al fine di condividere una posizione comune da presentare alla Commissione europea in vista dell’emanazione delle proposte stesse.

Nell'ambito delle misure 431, 413 e 421 relative al finanziamento delle spese di funzionamento dei GAL, delle spese per la realizzazione dei PSL e di quelle per le azioni di acquisizione di competenze e dei progetti di sviluppo, gli uffici sono stati impegnati nella realizzazione di molteplici attività di accompagnamento.
In particolare i 3 GAL sono stati seguiti per:

  • la presentazione di schede progetto e tabelle finanziarie corrette, conformi alle disposizioni vigenti;
  • l’individuazione di soluzioni operative da adottare che devono integrarsi nel sistema di gestione e controllo delle domande di aiuto, proprie e dei propri futuri beneficiari, in ottemperanza ai regolamenti comunitari;
  • l’adozione del sistema SIAN e la realizzazione dei fascicoli aziendali; inoltre è stato proposto un vademecum contenente le linee guida di ammissibilità;
  • l’assistenza ai beneficiari per la programmazione di attività che consentano all'ente capofila di adottare i sistemi telematici di gestione dei dati finanziari e fisici dei progetti. La presentazione del software SI PSR, necessario per rendere noti i suddetti dati di avanzamento dei progetti; la stesura dei criteri di selezione delle diverse misure dell'asse 3 attuabili dai GAL, per consentirne l'approvazione dal Comitato di sorveglianza 2011.

L'Asse 4 purtroppo soffre di un notevole ritardo di attuazione rispetto agli altri tre Assi; la complessità del sistema, la resistenza dei soggetti privati a farsi coinvolgere, ad investire nei progetti di sviluppo locale, il timore dei responsabili e dei referenti dei nuovi GAL di andare incontro a spese non ammissibili, hanno rallentato l'avvio dei progetti.

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