GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA

A fronte delle problematiche evidenziate, nel febbraio 2013, attraverso l’ “Accordo ammortizzatori in deroga anno 2013”, è stata presa in carico l’erogazione della CIG in deroga per i dipendenti di aziende in crisi, in caso di sospensione del lavoro, e  dell’indennità di mobilità in deroga per alcune categorie di lavoratori licenziati:

  1. i lavoratori subordinati ammessi al trattamento di mobilità ex legge 223/91 e che hanno maturato il requisito pensionistico nei dodici mesi successivi alla scadenza del predetto trattamento (durata massima dell’ammortizzatore: 12 mesi);
  2. i lavoratori apprendisti, soci lavoratori di cooperative costituite ex DPR 602/70 e i lavoratori dello spettacolo (durata massima dell’ammortizzatore: 6 mesi).

Sono stati esclusi dalla mobilità in deroga coloro che avevano già terminato gli ammortizzatori ordinari e si trovavano ancora in stato di disoccupazione, confermando il sostegno al reddito solamente per le domande già autorizzate nel 2012 e con periodi di competenza a cavallo dei due anni. La decisione, dettata dall’incertezza dello stanziamento dei fondi statali, cui nell’anno precedente aveva contribuito con una quota L'Amministrazione regionale, ha comportato disagi per le aziende con esuberi di personale che, soprattutto all’inizio d’anno, sospendevano dal lavoro i dipendenti senza la certezza di accedere alla CIG in deroga. Dal punto di vista dei dati, la gestione del 2013 ha visto 73 esami congiunti effettuati con le aziende e sindacati, comprese le proroghe; 43 aziende per le quali sono stati autorizzati periodi di CIG in deroga; 172 i lavoratori che hanno usufruito della CIG in deroga; 72 i lavoratori che hanno usufruito dell’indennità di mobilità in deroga (30 nuove domande e 42 domande presentate nell’anno 2012 con periodi di competenza nell’anno 2013); 202 mila 733 euro impegnati per prestazioni di CIG in deroga al 10 novembre 2013; 409 mila 216 euro impegnati per prestazioni di mobilità in deroga al 10 novembre 2013.