Emarèse

Emarèse: geologia in ambiente agreste

 

 

L’ampio ripiano su cui sorge il villaggio di Erésaz offre un paesaggio molto ameno e tranquillo che riecheggia un ambiente agreste d’altri tempi. Passeggiando nei dintorni del villaggio ci si sente avvolgere da un alone di mistero che da sempre ha stimolato la fantasia e la curiosità dei suoi abitanti i quali si sono trovati alle prese con una grotta da cui spira una corrente d’aria gelida, con un lago che c’è e non c’è, con un gendarme roccioso che vigila sulla valle e con immense pietraie che intercalano boschi stupendi. L’ambiente è chiaramente secco ed arido, ma le stranezze del luogo hanno portato a pensare che nel sotto suolo si nascondesse un ghiacciaio fossile sepolto da una grande frana e che in qualche modo interferisse con l’ambiente soprastante.
Nei pressi dell'abitato di Emarèse si trova una serie di particolarità geomorfologiche apparentemente molto diverse tra loro, ma che di fatto sono la manifestazione di uno stesso fenomeno.
A mezz'ora di cammino dal centro di Erésaz si raggiunge la "Borna da ghiasa" ovvero "buco del ghiaccio", così chiamata proprio per le temperature gelide ivi presenti tutto l'anno; fino a poco tempo fa l'anfratto costituiva un'ottima ghiacciaia utile alla conservazione degli alimenti durante la stagione estiva.
Poco a Est, sempre rispetto ad Erésaz, si nota un'ampia depressione nel terreno; il Lago di Lot, in realtà, si riempie solo sporadicamente e per questo motivo viene chiamato dagli abitanti del luogo "Lago Fantasma".
Ancora più a Est, proseguendo lungo il sentiero che conduce a Challant, dopo aver attraversato le falde detritiche, si giunge al Bec de l'Uja, una sorta di pinnacolo roccioso la cui forma ricorda appunto il becco dell'aquila, da cui il nome.
Questi, e altri elementi ancora, non trovano certo una spiegazione nell'esistenza di un ghiacciaio sotterraneo, bensì sono l'espressione più o meno diretta di un movimento gravitativo dell'intero versante che tende a scivolare lentamente verso il basso, provocando delle fratture nella roccia, sgretolando ampie porzioni di versante e dando luogo a elementi geologici decisamente singolari. Tale fenomeno prende il nome di DGPV, ovvero Deformazione Gravitativa Profonda di Versante. 



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