IL PROTAGONISMO DEL TERRITORIO

Per raggiungere il bisogno il più vicino possibile a dove si origina ed evitare la mobilità specie ai soggetti più deboli che abitano in zone svantaggiate del territorio, quest’anno è stato operativo l’ambulatorio mobile di otorinolaringoiatria e odontoiatria. Il camper attrezzato e con un medico a bordo ha visitato pazienti delle micro comunità e giovani studenti. I risultati sono stati soddisfacenti: sono state esaminate oltre 400 persone.

Camper »

Sempre con la volontà di avvicinarsi ai cittadini e, al contempo, valorizzare pienamente i servizi territoriali specie nelle aree più disagiate, nel 2011 ha preso avvio la sperimentazione, nel Distretto 4 in Bassa Valle, dell’infermiere di famiglia, una nuova figura in grado di interpretare la complessità dei bisogni della popolazione, non solo attraverso la domiciliarità delle cure, ma anche la presa in carico dei bisogni dell’intero nucleo familiare dell’utente. Questo nuovo modello assistenziale pone al centro la persona (il paziente), i suoi familiari e la comunità, e cerca di attivare soluzioni migliorative attraverso la compartecipazione di tutti gli operatori già attivi sul territorio in ambito socio-sanitario.

Per prevenire attivamente le malattie più frequenti ed invalidanti, anche nel 2011 è stata realizzata la consueta Giornata della prevenzione, giunta alla sua decima edizione. Rispetto alle edizioni passate, l’attenzione ha voluto incentrarsi sui giovani e sull’insieme delle risorse di cui il territorio regionale dispone. Per un’intera settimana, dall’8 al 15 ottobre, sono stati interessati anche i comuni di Pont-Saint-Martin, Saint-Vincent, Châtillon e Morgex, che hanno ospitato stand e punti informativi. Un momento interamente dedicato ai ragazzi si è svolto alla Cittadella dei Giovani di Aosta con la collaborazione attiva di alcune classi delle scuole superiori del capoluogo che hanno partecipato al convegno Dipendenze fra giovani: scenari attuali e futuri della prevenzione. Come di consueto, nel corso della settimana, i cittadini hanno potuto raccogliere materiali informativi, divulgativi e avere informazioni da esperti e volontari, e sottoporsi ad alcuni controlli medici.

Giornata della prevenzione (8-15.10.2011) »

Per un maggiore attenzione agli stili di vita sani si è provveduto ad aumentare i progetti di promozione della salute coinvolgendo maggiormente tutti gli attori del territorio. Tra le iniziative: la campagna di sensibilizzazione “Un minuto che vale una vita” che, con un semplice esame diagnostico, consente di riconoscere la presenza di un aneurisma dell’aorta; e la pubblicazione “Piramide Alimentare Valdostana”, per diffondere la conoscenza di una corretta alimentazione, anche a base di prodotti locali.

Minuto che vale una vita »

Piramide alimentare »

Sempre con attenzione all’alimentazione, ma con l’intento di proteggere dai rischi derivanti da cibi non conformi alle norme, nel 2011 si è decisa la pubblicazione sul sito regionale delle allerte attive sugli alimenti nel territorio regionale: una procedura codificata nella Comunità Europea, per a garantire la rapidità delle comunicazioni e dei provvedimenti conseguenti al riscontro di un alimento a grave rischio per la salute dei consumatori.

Tra le altre iniziative di prevenzione, nel 2011 ha preso avvio il progetto Aria: screening delle malattie ostruttive polmonari che propone di eseguire uno screening spirometrico e di laboratorio in una popolazione di studenti volontari, maggiorenni, dell’ultimo anno delle scuole superiori della Valle d’Aosta nel corso dell’anno scolastico 2011/2012. Il controllo riguarda l’incidenza di fibrosi cistica nella regione, una grave patologia genetica che in Italia colpisce circa un bambino su 2 mila 500 nati.

Nell’ambito della prevenzione tra i giovani, ma con l’obiettivo di creare sinergie e alleanze con tutte le figure istituzionali, è stato pubblicato, per il secondo anno, il catalogo dei progetti di educazione alla salute. Si tratta di uno strumento di informazione rivolto alle Istituzioni scolastiche per promuovere in maniera efficiente ed efficace i progetti di educazione alla salute. Le tematiche spaziano dall’educazione all’affettività/sessualità, alla prevenzione dell'uso di sostanze (alcool, farmaci, sostanze dopanti), dalla promozione dell’attività fisica e di una salutare alimentazione, alla prevenzione dei disturbi mentali e l'informazione sul corretto utilizzo delle nuove tecnologie.

Anche in ambito veterinario, ma collegato alla salute dei cittadini, nel 2011 ha avuto inizio il piano regionale di monitoraggio sanitario su ungulati e carnivori selvatici che ha consentito di acquisire informazioni sullo stato sanitario di questi animali, valutare il rischio per le popolazioni domestiche e per l’uomo e conoscere i rischi sanitari connessi all’attività venatoria, al fine di adottare comportamenti idonei.

Conferenza stampa monitoraggio ungulati (29.08.2011) »

Con attenzione alla lotta al randagismo, è stata poi stipulata la convenzione tra diversi Enti volta a perseguire il controllo della popolazione dei gatti senza proprietario liberi sul territorio.

Nell’anno socio-educativo 2010-11, secondo quanto previsto dal Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2011/2013, è stato approvato il progetto sperimentale bilingue, T’choupi va à la crêche, dall’Associazione asilo nido di Saint–Christophe, in collaborazione con l’Alliance Françaises e l’Università della Valle d’Aosta. Il progetto, accolto favorevolmente dalle famiglie, proseguirà anche nel prossimo anno , con l’avvio di una seconda fase.

All’offerta di tate familiari, si è aggiunta ad Aosta una struttura di tata familiare che offre un servizio esclusivamente in lingua francese. Anche nel 2011 è proseguito l’impegno affinché si crei la massima collaborazione sia tra le tate che, tra le tate e le famiglie, non solo per la realizzazione dei progetti per la continuità educativa, ma più in generale per lo sviluppo del benessere psico fisico dei bambini.

Per le persone disabili, e le loro famiglie, nel 2011 sono state ulteriormente potenziate le già consolidate attività occupazionali svolte dai quattro Centri Educativi Assistenziali(C.E.A.) e dal Centro diurno di Saint-Vincent in collaborazione con le scuole, le strutture per anziani e gli esercizi commerciali privati. A tal fine sono state rafforzate le collaborazioni e gli scambi con le Istituzioni scolastiche e con gli Enti locali nell’organizzazione di interventi animativi legati ai progetti di integrazione degli utenti disabili dei Centri “Il regno di Strambafunghi” e “Legningegno”.

Presentazione libro strambafunghi (14.10.2011) »

Una novità presentata alla popolazione nel 2011 nell’ambito delle politiche sociali, è stato il servizio sperimentale dell’Assistant de Hameau e rivolto a persone non autosufficienti e residenti in alcune zone isolate del territorio regionale. La sperimentazione ha come obiettivo quello di rilevare i bisogni non ancora presi in carico dai servizi sociali perché non noti, e fornire un supporto alle famiglie attraverso l’attivazione di reti di relazioni oltre che la collaborazione tra diversi soggetti, anche pubblici, presenti nei singoli territori. Si tratta di un servizio cosiddetto “di prossimità” perché portato vicino a chi ha bisogno, e che può certamente svolgere anche attività classiche di assistenza, ma che prevalentemente intende accompagnare le persone, e i nuclei familiari, nell’individuare da loro stessi le risposte più adeguate ai bisogni, migliorando in questo modo sia il benessere dell’assistito che delle persone vicine.

Assistant de hameau (28.02.2011) »

Per accompagnare l’esperienza di forte cambiamento per il sistema dei servizi e delle politiche sociali rappresentato dal Piano di Zona della Valle d’Aosta e con lo scopo di presentare nel concreto le sue implicazioni a livello territoriale, sono stati organizzati, in collaborazione con l’Ufficio di Piano, il Tavolo Politico e con il Consorzio degli Enti Locali della Valle d’Aosta, quattro incontri-dibattito, dal titolo “Gli amministratori incontrano il Piano di Zona”. Questi incontri, rivolti agli amministratori locali valdostani hanno riscontrato un’alta partecipazione dando avvio ad un processo culturale che guarda al Piano di Zona quale nuovo strumento di programmazione sociale e nuova modalità partecipata di intervento sul territorio. Il 1° aprile 2011 sono stati attivati i cinque progetti di Sub-ambito (quattro distretti e Aosta) previsti, della durata di 12 mesi ciascuno, con lo scopo di dare risposte ai bisogni specifici emersi in ciascuno dei 5 territori (o Zone). I progetti si sono  focalizzati sui temi della fragilità della famiglia; del disagio relazionale dei minori; della conciliazione dei tempi di lavoro e di cura; della malattia mentale  e dell’isolamento e della solitudine. Si tratta di ambiti di intervento differenti, all’interno dei quali si è inteso stimolare, in stretta collaborazione con gli operatori dei servizi, i volontari e gli amministratori locali, la partecipazione attiva delle popolazioni interessate: delle famiglie, dei minori e dell’intera comunità.

Nel corso del 2011 è stato anche progettato il servizio di segretariato sociale e pronto intervento sociale, con il coinvolgimento di molti soggetti presenti sul territorio.
Il progetto sperimentale prevede l’apertura di otto sportelli sul territorio regionale, che garantiscono al cittadino la possibilità di accesso alle informazioni e ai servizi presenti. Saldamente radicato nei principi di razionalizzazione e di integrazione, questo servizio svolge attività di accoglienza, ascolto, orientamento e prima consulenza, fornendo informazioni chiare e aggiornate ma anche, al tempo stesso, fungendo da “osservatorio” delle risorse e dei bisogni del territorio per valutare il grado di rispondenza e l’efficacia.
Diversamente dal servizio di segretariato sociale, quello di pronto intervento sociale è rivolto alle situazioni di emergenza individuale e familiare. Previsto anche tra i livelli essenziali delle prestazioni sociali dalla legge 328/2000, si configura come risposta tempestiva, visibile, permanente sulle 24 ore, a bisogni sociali urgenti. La sperimentazione in Valle d’Aosta sarà avviata a partire dalla seconda metà del 2012 con l’attivazione di uno sportello nel capoluogo regionale.

Per assicurare continuità ai progetti avviati all’interno del primo Piano di Zona triennale della Valle d’Aosta  ne è stata approvata la proroga fino al 31 dicembre 2013. Nel corso quindi dei prossimi due anni, si concluderanno  i progetti nei sub ambiti e la sperimentazione del servizio di segretariato sociale e pronto intervento sociale: sarà così possibile raccogliere gli esiti delle azioni realizzate e interpretare i bisogni emersi, in base ai quali individuare gli obiettivi futuri del Piano di Zona della Valle d’Aosta per il triennio successivo.