Programmazione

Nel 2011 sono stati conseguiti alcuni traguardi importanti per l’assetto complessivo dell’offerta regionale di servizi a tutela della salute che hanno riguardato, tra gli altri: i servizi trasfusionali, la medicina penitenziaria, i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie e la sicurezza degli alimenti.

Per migliorare la rete trasfusionale valdostana, è stato approvato il terzo Piano sangue e plasma, valido per il triennio 2012/2014, che rappresenta il più importante atto di programmazione regionale in materia. Il Piano definisce le modalità organizzative, le funzioni e i compiti delle strutture della rete trasfusionale valdostana, garantendo il raggiungimento di obiettivi quali la promozione della donazione volontaria, l'istituzione del sistema informativo regionale dei servizi trasfusionali, la definizione del programma di autosufficienza regionale, l'attivazione di programmi di monitoraggio e controllo sui consumi di sangue e sulla relativa spesa sanitaria e la promozione dell'attività di ricerca applicata e di sviluppo dei servizi.

Per garantire assistenza sanitaria ad ogni cittadino, è stato deciso, con la legge regionale 10 maggio 2011, n. 11, il trasferimento delle funzioni in materia di medicina e sanità penitenziaria, prima garantite dallo Stato e ora spettanti alle singole Regioni. La legge provvede a disciplinare l'esercizio delle funzioni, anche se il trasferimento effettivo decorrerà dalla data di trasferimento delle risorse finanziarie alla nostra Regione.

In applicazione del Piano Nazionale di Governo è stato definito il Programma regionale di contenimento delle liste di attesa 2011-2013. I punti salienti dell’accordo riguardano: l’organizzazione delle agende per codice di priorità clinica, la definizione di protocolli diagnostico-terapeutici e la presa in carico del paziente con il sospetto diagnostico da parte degli specialisti con definizione di diagnosti precisa entro 30/70 giorni. L’azienda USL Valle d’Aosta, su mandato dell’Assessorato, sta ultimando la revisione delle agende per codice di priorità.

Sempre con riferimento all’efficacia aziendale, è stato approvato il nuovo atto aziendale dell’Azienda USL che, con l’introduzione di alcune modifiche organizzative, ha permesso una maggiore razionalizzazione delle strutture, nel rispetto della salvaguardia dei bisogni dei cittadini.

Infine, per la promozione della sicurezza alimentare in tutti gli ambiti produttivi e in difesa delle produzioni primarie, è stato adottato il Piano regionale integrato dei controlli sulla sicurezza alimentare valido per il periodo 2011/2014 che recepisce anche in Valle d’Aosta quanto disposto dal Piano Nazionale Integrato. Il documento stabilisce l’insieme dei controlli che saranno garantiti da parte dei servizi competenti dell’Azienda USL sugli alimenti e sugli operatori.

Il 2011 ha visto inoltre realizzate importanti iniziative anche nel settore delle politiche sociali con attenzione a tutte le tipologie di utenza.

A garanzia della qualità dei servizi per la prima infanzia è stata rinnovata, secondo le evidenze di alcuni studi scientifici, la circolare riguardante le Linee guida per l’ammissione l’allontanamento e il rientro in comunità in caso di malattia nei servizi alla prima infanzia, mentre, in tutti i servizi, sono proseguiti gli incontri con le famiglie previsti nell’ambito del progetto realizzato attraverso la Settimana della Famiglia.

Sul tema dei minori è stato organizzato ad Aosta, il 21 e 22 ottobre, il Convegno Nazionale sulle comunità di accoglienza residenziale per minori Sentieri possibili verso casa? Che cosa è cambiato nei percorsi di accoglienza nelle comunità per minori. Il Convegno, cui hanno partecipato 130 operatori di diversa specialità, qualifica e provenienza, ha rappresentato un importante confronto sulle esperienze di accoglienza di minori in situazioni di difficoltà e sulle modalità del lavoro con le loro famiglie. Dai lavori è emersa l’esigenza di lavorare insieme alle famiglie di origine e non solo “sulle famiglie”, tracciando interessanti prospettive per un interevento che dovrà concentrarsi sempre più sul reperimento delle risorse e sulle competenze comunque presenti nel nucleo famigliare anche in condizioni di difficoltà, e fondarsi su un rapporto di reciprocità tra chi sostiene e chi deve essere sostenuto, in un’ottica di flessibilità e multidisciplinarietà,  anche attraverso il potenziamento del lavoro di rete. Il Convegno ha infine riconosciuto come sia particolarmente importante che le comunità minori si riconoscano esse stesse come risorsa e si aprano, con tale consapevolezza, a tutte le risorse del territorio, in una prospettiva operativa di reciprocità, che è la condizione necessaria  per costruire una cultura diversa da quella che oggi caratterizza questo delicato servizio.

Convegno sui minori (21-22.10.2011) »

Per una famiglia intesa come risorsa autonoma, da promuovere, sostenere nei processi di crescita, prevenendone disagi e difficoltà interne e rafforzandone le competenze è stato progettato il servizio di mediazione familiare che, attivo dal mese di novembre 2010, ha concluso quest’anno la fase di sperimentazione. La richiesta di aiuti da parte di 50 coppie e l’andamento positivo delle attività hanno confermato il buon riscontro ottenuto, evidenziando come il nuovo servizio abbia risposto efficacemente a un effettivo bisogno espresso, da tempo, dalla popolazione. Sempre nello spirito di valorizzazione della famiglia è proseguito anche nel 2011 il finanziamento di progetti di auto-organizzazione familiare: ne sono stati finanziati  cinque, presentati sia dalle famiglie, sia dalle associazioni presenti sul territorio.

Nell’ambito delle politiche giovanili è stato approvato per il quinto anno consecutivo il bando GIOVANI IN M.O.T.O., che ha finanziato  ventisette progetti presentati dai giovani. Sono stati anche realizzati due percorsi formativi: uno sul tema della sfida educativa, progettato insieme agli oratori e agli enti ecclesiali, e l’altro sul tema delle politiche giovanili, con gli operatori del Sistema Bibliotecario Valdostano.

Alle persone disabile e alle loro famiglie, è stata indirizzata l’attività dei servizi diurni/integrativi: il Centro diurno di Saint-Vincent, il servizio rivolto a persone con disturbi pervasivi dello sviluppo «Myosotis», il servizio di accoglienza e di assistenza “Orchidea”, la riabilitazione equestre, l’acquaticità, il servizio di accompagnamento, integrazione e assistenza, i soggiorni marini, le attività musicali come “Questa è musica diversa”. A completamento di dell'offerta, nel mese di febbraio, è stato sottoscritto l’atto costitutivo della nuova Fondazione regionale Sistema Ollignan Onlus, creata con lo scopo di favorire nell’ambito del servizio del «Centro agricolo regionale per persone con disabilità » una loro collocazione in un contesto lavorativo protetto, così come la promozione e la valorizzazione delle abilità e delle competenze delle persone prese in carico.

Inoltre, nel secondo semestre 2011, è stata avviata, in via sperimentale, sempre presso il Centro agricolo di Ollignan, l’attivazione dei laboratori occupazionali, sulla base delle linee guida approvate dalla Giunta regionale che hanno rappresentato il punto di arrivo dei lavori del Gruppo tecnico multidisciplinare, istituito nel dicembre 2009.

Per rendere sempre più efficace, rispetto ai bisogni di assistenza, l’accoglienza residenziale delle persone anziane non autosufficienti si è dato corso alla revisione degli standard organizzativi. Lo scopo è di prevedere una nuova classificazione delle strutture sulla base della diversa tipologia di assistenza socio-sanitaria erogata rispetto al maggiore o minore bisogno di cure mediche. Infatti, sulla base dei diversi gradi di autonomia degli ospiti presenti, si ipotizza di dotare l’offerta residenziale regionale di alcune strutture a elevata assistenza sanitaria, che meglio possano rispondere alle necessità dei casi più complessi.

Per migliorare la qualità di una diversa forma di assistenza rispetto a quella residenziale, sono in corso di approvazione gli standard relativi all’assistenza domiciliare e all’assistenza domiciliare integrata.

Tra le iniziative svolte in ambito sociale, quasi a volere tracciare le tappe della lunga storia di cura rivolta agli anziani nella nostra regione, è stato organizzato a novembre il convegno L’anziano in Valle d’Aosta: storie di vita, un futuro di opportunità. L’evento, nato in occasione dei trent’anni dalla nascita delle prime microcomunità per anziani, dopo una panoramica sul passato ha affrontato il tema del loro cambiamento, sulla scia dell’evoluzione della società e della famiglia, e delle prospettive future. Il Convegno ha visto la partecipazione di relatori provenienti da altre regioni italiane, in particolare dal Trentino Alto Adige e dalla Liguria, per un confronto tra esperienze diverse.

Convegno anziani (19.11.2011) »

Parallelamente all’iniziativa congressuale sono state organizzate una mostra fotografica sui centenari valdostani, dal titolo Buon Compleanno e un concorso letterario, promosso in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Valdostano.

Mostra centenari (17.11.2011) »

Poiché le politiche regionali hanno voluto guardare all’anziano anche dedicando attenzione specifica a coloro che sono ancora attivi,è stato approvato il progetto Sostegno alle persone anziane e vulnerabili mediante l'adozione di soluzioni innovative, presentato nell'ambito della Cooperazione territoriale transfrontaliera Italia-Svizzera 2007/2013. L’obiettivo del progetto è diffondere l'adozione delle nuove tecnologie digitali nella fascia di popolazione over 65, allo scopo, da una parte, di valorizzare il ruolo dell’anziano attivo, coinvolgendolo in esperienze di apprendimento e di condivisione di nuove conoscenze e, dall’altra, di prevenire e contrastare situazioni di isolamento sociale, che potrebbero aggravarsi in contesti montani . Il progetto ha come requisito essenziale lo sviluppo di un dispositivo informatico semplificato, del tipo touchscreen. Le intenzioni attuali sono di coinvolgere 40 anziani attivi e di formarli all’uso del programma. Saranno poi questi stessi anziani ad operare, attraverso un’azione di volontariato sul territorio regionale, per il coinvolgimento di altre 80 persone.

Il 2011 è stato anche l’anno del Volontariato, nel corso del quale sono stati organizzati in collaborazione con il Centro Europe Direct Vallée d’Aoste due concorsi: “Disegna il logo dell’anno europeo 2011”, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado e “Cos’è per te il volontariato. Un’immagine per la solidarietà”, per gli studenti delle classi IV e V delle scuole secondarie di secondo grado e agli studenti dell’Università della Valle d’Aosta.

Nel mese di giugno l’Assessorato di concerto con la Presidenza della Regione e l’Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti, con la collaborazione del Centro di Servizio per il Volontariato e del Segretariato sociale della RAI e il patrocinio del Senato della Repubblica, ha organizzato il Convegno internazionale Montagna e solidarietà: il ruolo del volontariato nell’Europa in crisi.

La prossima Conferenza regionale del volontariato e dell’associazionismo di promozione sociale, prevista all'inizio del nuovo anno, alla quale parteciperanno oltre alle organizzazioni presenti sul territorio regionale, e al Coordinamento Solidarietà sociale anche i rappresentanti degli enti locali, l’Azienda sanitaria USL e i patronati, prevederà una valutazione delle iniziative promosse in occasione dell’Anno europeo del Volontariato e, al contempo, promuoverà, attraverso la presentazione di un pacchetto di proposte, il 2012 come Anno Europeo dell’invecchiamento attivo.

Con attenzione alle politiche di conciliazione famiglia lavoro è stato avviato un progetto sperimentale denominato "Voucher di Conciliazione" che consiste in un contributo economico che permette ai cittadini, in particolare alle donne, di conciliare i tempi di vita e di lavoro servendosi dell'aiuto di persone di fiducia che assistano bambini, persone disabili o anziani, presenti nel nucleo familiare. L'entità del "Voucher" può arrivare ad un massimo di 2 mila euro. Per la sperimentazione a livello regionale è stata individuata l'area corrispondente al Sub-ambito territoriale n. 4 del Piano di Zona della Valle d'Aosta, che coincide con il territorio delle Comunità montane Evancon, Mont-Rose e Walser Alta Valle del Lys.

Sempre nell’ottica di valorizzare le competenze di tutti i cittadini come preziosa risorsa per l’intera comunità, a seguito dell’approvazione del Documento di programmazione triennale 2010/2012 del Servizio Civile e del programma operativo 2010-2011, l’Assessorato ha approvato una convenzione con l’Associazione “CSV Onlus Valle d’Aosta” – Centro Servizi per il Volontariato, per l'attività di promozione, formazione e informazione per il servizio civile volontario.

Servizio civile (giugno 2011) »

Sempre nell'ambito del 2011 Anno europeo del volontariato, si è voluto promuovere la solidarietà, nei ragazzi tra i 16 e i 18 anni, dando loro l’opportunità di mettersi al servizio della comunità . Da qui è nata l’iniziativa del servizio civile regionale Due mesi in positivo, aperto agli adolescenti valdostani interessati a vivere un’esperienza di impegno, per due mesi (dal 13 giugno al 12 agosto 2011) in vari ambiti : dall’aiuto alla persone in difficoltà, alla tutela dei beni culturali, da iniziative di animazione dell’infanzia ad attività a favore dei diritti dei consumatori. I posti assegnati sono stati 40 in totale, alla luce della grande richiesta. L'esperienza, per ora solo sperimentale, è stata una prima occasione di contatto concreto ed operoso con il mondo delle attività sociali e culturali.

A rafforzamento di questa iniziativa rivolta solo agli adolescenti, si è affiancata la campagna di promozione del bando Servizio civile nazionale 2011 per 12 posti in tre enti accreditati (ACLI, CNOS Don Bosco Châtillon, Federazione Volontari del soccorso), cui si sono aggiunti cinque posti finanziati dalla Regione per un progetto a cura delle ACLI Valle d’Aosta da realizzare presso la Casa di Cura JB Festaz.

In risposta alle esigenze del servizio di mediazione interculturale, sono stati approvati i criteri per la presentazione dei progetti di mediazione interculturale per l’anno scolastico 2011/2012 e per l’anno solare 2010. Sono stati accolti e finanziati 10 progetti regolarmente esaminati dal Tavolo unico regionale per le politiche di immigrazione.

mediazione interculturale »

Per l’anno 2011, la Commissione regionale di certificazione dell’attività di mediazione interculturale ha reso idonei 6 dei 14 candidati.

Infine, è stato approvato il bando per la presentazione di progetti per favorire la diffusione della conoscenza della lingua italiana tra i cittadini extracomunitari.

Ollignan »