Ufficio servizi fitosanitari

 

L'Ufficio servizi fitosanitari è riconosciuto a tutti gli effetti come Servizio fitosanitario regionale ed è coordinato, nell'ambito delle sue attività istituzionali, dal Servizio fitosanitario nazionale, afferente al Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali.

Il Decreto Legislativo n. 214 del 19 agosto 2005 stabilisce i compiti che il servizio fitosanitario regionale è tenuto ad assolvere e che sono di seguito elencati:

- applicazione sul territorio delle direttive fitosanitarie recepite dall'ordinamento nazionale;

  • applicazione sul territorio delle direttive fitosanitarie recepite dall'ordinamento nazionale;
  • rilascio delle autorizzazioni alla produzione e commercio di vegetali e prodotti vegetali;
  • rilascio dell'autorizzazioni alla tenuta del registro ufficiale dei produttori (RUP);
  • rilascio dell'autorizzazioni all'emissione del passaporto fitosanitario;
  • controllo fitosanitario e documentale delle ditte iscritte al RUP;
  • controllo e vigilanza ufficiale sullo stato fitosanitario di vegetali spontanei e coltivati presenti sul territorio di competenza e dei loro prodotti in fase di produzione, conservazione e commercializzazione, per verificare la presenza di organismi nocivi, anche attraverso l'esecuzione di analisi fitosanitarie specialistiche;
  • accertamento delle violazioni alle norme in materia fitosanitaria;
  • controlli ufficiali su vegetali e prodotti vegetali finalizzati all'emissione di certificati fitosanitari import-export nei riguardi di Paesi terzi;
  • riscossione delle tariffe fitosanitarie;
  • prescrizione di tutte le misure ufficiali per contenere la diffusione di organismi nocivi ai vegetali in applicazione delle norme vigenti;
  • controllo e la vigilanza sui provvedimenti di lotta obbligatoria (per la Valle d'Aosta ad es: istituzioni di reti di monitoraggio per il fuoco batterico delle pomacee, per la flavescenza dorata della vite, per il marciume anulare e la Ralstonia solanacearum della patata, per il cancro colorato del platano, che fortunatamente all'attualità non ancora rinvenuti sul territorio regionale e l'applicazione della lotta ad altre patologie presenti in regione come la processionaria del pino);
  • istituzione di zone caratterizzate da un particolare status fitosanitario (ad es. zona indenne, zona focolaio, zona di insediamento, ecc. per particolari organismi nocivi ai vegetali);
  • messa a punto, definizione e divulgazione di strategie di profilassi e di difesa fitosanitaria;
  • raccolta e divulgazione di dati relativi alla presenza e diffusione di organismi nocivi ai vegetali e ai prodotti vegetali, anche attraverso l'effettuazione di indagini sistematiche;
  • supporto tecnico-specialistico in materia fitosanitaria agli enti pubblici;
  • comunicazione al Servizio fitosanitario centrale della presenza di organismi nocivi regolamentati o non precedentemente presenti sul territorio di competenza;
  • predisposizione di relazioni periodiche sullo stato fitosanitario del territorio di competenza da inviare al Servizio fitosanitario centrale;
  • controllo sulla tenuta dei registri previsti dal D.Lgs. 214/2005;
  • aggiornamento degli ispettori fitosanitari.

Tali attività sono a carico degli Ispettori fitosanitari.

Gli ispettori fitosanitari si occupano anche dell'applicazione delle normative sulla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite e, in particolare, del Decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali dell'8 febbraio 2005, che delega alle Regioni i controlli e la certificazione sul materiale standard e certificato.

L'ufficio svolge inoltre un servizio di assistenza tecnica in campo fitosanitario, rivolto agli agricoltori.

Ad ogni stagione vegetativa viene allestita sul territorio regionale una rete di cattura dei principali parassiti delle colture agrarie, allo scopo di fornire agli agricoltori un qualificato servizio di previsione e avvertimento, attraverso avvisi fitosanitari, affissi in vari punti strategici della regione e registrati presso le segreterie telefoniche di cooperative e uffici di zona, su internet e tramite SMS su cellulare.

 

Annualmente, in accordo con le altre regioni italiane e con il MIPAAF, l'ufficio procede alla redazione delle schede tecniche fitosanitarie relative alle misure agroambientali (PSR 2014-2020 - Misura 10.1.3).

Le indicazioni per la difesa delle principali colture agrarie, per le quali vengono scelti i prodotti fitosanitari meno rischiosi per la salute umana e per l'ambiente, sono tradotte nelle schede per i trattamenti relative alle colture di MELO, PERO, VITE, DRUPACEE.

La struttura è dotata di un laboratorio specializzato in biologia molecolare per diagnosi dei fitoplasmi responsabili di flavescenza dorata, di legno nero e della malattia degli scopazzi del melo (APP).

Oltre al riconoscimento d'insetti, acari, fitopatogeni fungini e batterici, a sostegno dell'attività di assistenza tecnica, il laboratorio è in grado di identificare i ceppi più virulenti di Beauveria brongnartii, fungo entomopatogeno impiegato in forma sperimentale e, con discreti risultati, nella lotta biologica contro il maggiolino.

 

L'ufficio servizi fitosanitari organizza anche i corsi per il rilascio delle autorizzazioni all'acquisto dei fitofarmaci molto tossici tossici e nocivi (patentino).

Recentemente il laboratorio si è attrezzato anche per la ricerca dei principali virus della vite.

 



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