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    Rapporto annuale 2004
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L’attività


Il Dipartimento legislativo e legale, nelle sue articolazioni, assicura fondamentalmente la gestione del contenzioso dell’Amministrazione regionale e la funzione di assistenza consultiva legale e legislativa nei confronti della Giunta regionale e delle strutture che ne dipendono.

Il contenzioso costituzionale
Relativamente al contenzioso costituzionale, merita segnalare che la Regione ha promosso, nel corso dell’anno, due giudizi di legittimità costituzionale, l’uno concernente la legge finanziaria 2004 e l’altro il decreto-legge del luglio 2004 sul contenimento della spesa pubblica, e un giudizio per conflitto di attribuzione avverso un decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nessuna legge regionale è stata, ad oggi, impugnata dal Governo innanzi alla Corte costituzionale.
Quanto alle decisioni assunte dalla Corte costituzionale, rilevano in particolare le sentenze 236 e 280, rispettivamente del 19 e del 28 luglio 2004. Le due pronunce hanno deciso, separatamente, le questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Regione Valle d’Aosta avverso la legge n. 131 del 2003, di attuazione del titolo V della Costituzione. In entrambe le sentenze la Corte ha enunciato importanti principi, in particolare sottolineando l’importanza delle norme di attuazione, quali strumenti di svolgimento dell’autonomia statutaria, anche dopo la riforma costituzionale del 2001, strumenti ai quali è subordinato sia il trasferimento delle ulteriori funzioni amministrative attratte dalla Regione in virtù del nuovo titolo V della Costituzione, sia l’esercizio nei confronti della Regione del potere sostitutivo governativo disciplinato dal novellato articolo 120 Cost.. La Consulta ha inoltre deciso con sentenza 205 del 6 luglio il giudizio di legittimità costituzionale promosso dal Governo nel 2003, avverso la legge regionale n. 23 del 2002, recante “Disposizioni in materia di personale del Dipartimento delle politiche del lavoro”, accogliendo le censure governative e annullando, in conseguenza, la legge regionale per contrasto con gli articoli 3, 51 e 97 Cost..

Il contenzioso amministrativo
In questo settore, che risulta generalmente il più significativo dal punto di vista quantitativo, si rileva che in una materia complessa e delicata, quale la protezione delle bellezze naturali, i giudici amministrativi di prime e seconde cure hanno ritenuto più volte la legittimità dell’azione amministrativa a tutela dei vincoli paesistici.

Il contenzioso del lavoro
In materia sono attualmente pendenti, rispettivamente avanti la Corte di Cassazione e la Corte d’Appello di Torino, due particolari vicende, rilevanti sia dal punto di vista giuridico sia dal punto di vista fattuale, che hanno visto l’Amministrazione vittoriosa nel precedente grado di giudizio.
Quanto alla prima, la Corte d’Appello di Torino, riformando la sentenza di primo grado in accoglimento delle tesi avanzate dalla Regione, aveva respinto la domanda dell’Inail in ordine all’obbligo di iscrizione all’Istituto del personale volontario del Corpo valdostano dei vigili del fuoco. La pronuncia, benché oggetto, come accennato, di ricorso per cassazione da parte dell’Inail, ha correttamente ricondotto la prestazione del personale volontario del Corpo valdostano dei vigili del fuoco nell’alveo suo naturale, contraddistinto dall’essenziale e determinante aspetto spontaneo, ed appare significativa anche in ragione dell’elevato numero di Vigili volontari che compongono il Corpo.
Il Tribunale di Aosta, poi, ha respinto il ricorso presentato da un gruppo di segretari comunali, che reclamava giudizialmente l’attribuzione dei diritti di segreteria, in qualità di ufficiali roganti. Il giudice, aderendo alla tesi dell’Amministrazione, volta ad affermare l’omogeneità del trattamento della dirigenza del comparto pubblico, accertava la natura retributiva delle predette somme, con conseguente riconoscimento della piena competenza, di ordine normativo e contrattuale, della Regione.

Il contenzioso civile
Nell’ambito delle contoversie civili, meritano una specifica considerazione i procedimenti instaurati da parte di Volvo Trucks e di Volvo Europa davanti al Tribunale di Torino e al Tribunal de Grande Instance de Bonneville nei confronti, tra gli altri, della Regione, in relazione all’incendio verificatosi all’interno del tunnel del Monte Bianco il 24 marzo 1999. Si tratta di procedimenti complessi, sia per il numero di soggetti coinvolti, sia per le molteplici questioni di giurisdizione connesse all’appartenenza delle parti a differenti nazionalità. La Regione, che oltre a difendersi dalle domande avversarie, ha a sua volta avanzato pretese risarcitorie ha chiesto e ottenuto dal giudice l’autorizzazione a chiamare in causa una serie di soggetti in capo ai quali, oltre che a Volvo Trucks e Volvo Europa, ritiene sussistere la responsabilità per il fatto e, di conseguenza, per i danni derivati dalla chiusura del traforo.

Attività consultiva
L’attività consultiva si è concretizzata nella redazione di 83 pareri scritti, oltre che in svariate consultazioni orali, che riguardano prevalentemente la risoluzione di questioni relative a fattispecie concrete, ma anche l’interpretazione di leggi e regolamenti, sia statali che regionali.
In relazione alle prime, si evidenziano, per la loro rilevanza sia in termini quantitativi che qualitativi, i pareri resi nell’ambito dell’amministrazione del rapporto di lavoro contrattualizzato, delle autorizzazioni amministrative, degli appalti, tanto dal punto di vista delle procedure di affidamento che da quello dell’esecuzione dei relativi contratti, e del procedimento amministrativo.
Considerazione a parte merita l’attività a svolta a supporto degli organi di governo nella predisposizione di disegni di legge: sono state esaminate 34 proposte normative, delle quali 33 disegni di legge e una proposta di regolamento. Si tratta di iniziative legislative di diverso e vario contenuto, alcune di particolare rilevanza ed interesse.
Altra attività di supporto è quella svolta nell’ambito di gruppi di lavoro diretti alla revisione della disciplina regionale in taluni settori, ed, in particolare:

  • quello del patrimonio immobiliare della Regione destinato ad attività produttive e commerciali, che ha portato all’emanazione della legge 18 giugno 2004, n. 10, che regola il conferimento di detto patrimonio ad una società per azioni a capitale regionale;
  • quello concernente la legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45 in materia di organizzazione dell’Amministrazione regionale e della disciplina del relativo personale, con una significativa anticipazione rappresentata dagli indirizzi forniti dalla Giunta regionale con deliberazione n. 1016 del 5 aprile 2004 sui poteri di controllo dei coordinatori;
  • quello dedicato alla riforma della polizia locale;
  • quello preposto alla revisione della disciplina regionale in materia di servizi pubblici locali.
    Da ultimo si segnala la partecipazione del Dipartimento ai lavori del Nucleo consultivo giuridico-istituzionale, istituito dalla Giunta regionale nell’anno in corso anche al fine di predisporre ogni utile attività necessaria all’avvio dell’Osservatorio legislativo regionale, funzionale al perseguimento dell’obiettivo di assicurare il monitoraggio costante della legislazione eteronoma, in itinere e vigente.




  • Iniziativa di eccellenza

    La manutenzione del sistema normativo regionale

    Il Servizio legislativo e osservatorio, nell’ambito dell’attività consultiva dal medesimo svolta a supporto dell’iniziativa legislativa dell’esecutivo regionale, ha provveduto alla stesura di un disegno di legge regionale, composto di 41 articoli, diretto alla manutenzione del complessivo sistema normativo regionale.

    Il disegno di legge, cosiddetto “omnibus” in relazione al suo contenuto, riferito a diverse leggi e materie, è già stato approvato dalla Giunta regionale ed è attualmente all’esame del Consiglio regionale.

    L’iniziativa di cui trattasi, voluta e coordinata dalla Presidenza della Regione, costituisce una novità nel panorama legislativo regionale. Lo scopo che con tale nuovo strumento si intende perseguire è quello di razionalizzare e di semplificare la produzione normativa, riducendone la parcellizzazione e facendo confluire in un’unica legge tutte quelle disposizioni di modificazione di leggi vigenti utili ad apportare correzioni ed aggiustamenti alle diverse discipline di settore, con ciò evitandosi la moltiplicazione dei singoli interventi di modificazione in più leggi, fatte molto spesso di uno o di pochi articoli soltanto.
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