Un puzzle articolato prende forma
Nel quadro di un programma di legislatura, l’impegno è quello di
comporre un puzzle articolato che prende forma anno dopo anno.
Questa azione amministrativa, che per il nostro Assessorato è risultata,
nel corso del 2004, particolarmente intensa (e di questo
ringrazio dirigenti e dipendenti), non può però cancellare un primato
della politica, alla base del federalismo valdostano, che deve
condizionare ogni scelta amministrativa, inserendola in un ambito
più vasto e ragionato. Tutto ciò nella consapevolezza di
quanto la complessità di questo processo sia un segno tipico dell’epoca
moderna al quale non si può sottrarsi.
L’anno appena trascorso, 47 anni dopo il Trattato di Roma, ha visto
concretizzarsi quella Costituzione europea che sarà al centro
della discussione nei prossimi mesi. Al suo interno si inseriscono
infatti tre elementi cardine per noi valdostani: il futuro delle Regioni
a capacità legislativa come la nostra, la tutela delle minoranze
linguistiche e nazionali nell’Europa delle diversità, la particolarità
delle zone di montagna finalmente riconosciuta in un articolo.
Questa prospettiva europea non deve però distogliere l’attenzione
dai confini nazionali. In parallelo, infatti, le riforme costituzionali
in Italia andranno a creare nuovi scenari istituzionali dei
quali sarà necessario tenere conto nell’esercizio delle singole materie.
Tutto ciò comporterà ricadute evidenti non solo sullo Statuto
d’autonomia, ma anche sul nostro governare quotidiano, con
le strutture amministrative impegnate per essere in grado di fornire
risposte sempre più rapide. Penso, ad esempio, alla scelta di
migliorare le infrastrutture ferroviarie ed aeroportuali che andrà
ad inserirsi in un quadro di rapporti assai complicato tra normative
comunitarie e leggi nazionali. Lo stesso vale – abbiamo già
potuto sperimentarlo nel corso di una complessa trattativa con la
Commissione europea proprio quest’anno – per quanto riguarda gli
impianti a fune.
A questa evoluzione normativa non si sottrarranno nemmeno il
turismo, che rappresenta oggi un’attività sempre più globalizzata
in un contesto di concorrenza internazionale di cui è necessario
tenere conto, e gli affari europei, crocevia di scelte che peseranno
come macigni su politiche determinanti come quella regionale
e agricola.
In questo ultimo settore, in qualità di membro del Comitato delle
Regioni, ho il privilegio di avere un osservatorio di primo piano
su questi processi. Un privilegio che, sulla base delle esperienze
parlamentari precedenti, si trasforma in piena consapevolezza
della sfida a cui la Valle d’Aosta è chiamata.
LUCIANO CAVERI
Assessore al Turismo, Sport, Commercio,Trasporti e Affari europei |