Strutture ricettive

Le strutture turistico-ricettive

Nel 2013 è stato aperto 1 nuovo albergo nel Comune di Montjovet e 1 nuova residenza turistico-alberghiera nel Comune di Gressoney-La-Trinité. I nuovi posti letto creati sono stati 37.

Nel settore extralberghiero sono state aperte 39 nuove strutture per un totale di 464 nuovi posti letto.

A fine 2013 la consistenza delle strutture turistico-ricettive in Valle d’Aosta è la seguente:

Strutture ricettive alberghiere:

  • 3 alberghi a 5 stelle per un totale di 329 posti letto, 164 camere, 173 bagni;
  • 46 alberghi a 4 stelle per un totale di 4.160 posti letto, 2.105 camere, 2.109 bagni;
  • 197 alberghi a 3 stelle per un totale di 9.727 posti letto, 4.916 camere, 4.917 bagni;
  • 114 alberghi a 2 stelle per un totale di 3.365 posti letto, 1.811 camere, 1.796 bagni;
  • 34 alberghi a 1 stella per un totale di 612 posti letto, 338 camere, 260 bagni;
  • 66 residenze turistico-alberghiere con 4.426 posti letto, 1.330 unità abitative, 1.345 bagni;

per un totale di 460 esercizi, 22.619 posti letto, 10.664 camere/unità abitative, 10.600 bagni;

Strutture ricettive extralberghiere

  • 118 affittacamere, 40 case e appartamenti per vacanze, per un totale di 2.450 posti letto, 962 camere/unità abitative, 957 bagni;
  • 314 altri esercizi extralberghieri (rifugi, dortoir, case per ferie, ostelli per la gioventù, bed & breakfast) per un totale di 8.487  posti letto, 2.080 camere, 1.762 bagni;
  • 46 campeggi per un totale di 14.696 posti letto, 724 bagni.

Totale complessivo strutture ricettive:

  • 978 esercizi;
  • 48.252 posti letto;
  • 13.706 camere/unità abitative con 13.319 bagni

Si segnala, inoltre, la prossima conclusione della riqualificazione del Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent (5 stelle lusso) e lo stato avanzato della realizzazione di un nuovo albergo a 5 stelle a Courmayeur (conclusione dei lavori: fine estate 2014).

Negli ultimi mesi dell’anno, sono state impostate sostanziali modificazioni alla vigente disciplina regionale in materia di interventi per lo sviluppo alpinistico ed escursionistico (rifugi alpini, bivacchi e posti tappa escursionistici), con la finalità di adeguarne il contenuto allineandolo a quanto già previsto per le altre strutture turistico-ricettive disciplinate da altre leggi regionali.

In sostanza è stato impostato il passaggio dall’erogazione di contributi “in conto capitale” fino ad allora previsti dalla legge di settore, con percentuali differenziate rispetto alla tipologia di rifugio, all’erogazione di mutui a tasso agevolato con un’unica percentuale di intervento rispetto alla spesa ammissibile, definita nei limiti minimi e massimi. Questi ultimi, distinti tra dortoir, rifugi e bivacchi, sono tuttavia derogabili per strutture di particolare rilevanza strategica, allo scopo di garantire un aiuto adeguato a quelle strutture che rivestono un ruolo fondamentale nel panorama ricettivo di alta montagna e che rappresentano un notevole richiamo turistico per gli escursionisti che frequentano la nostra regione.

 

Gli interventi finanziari a favore delle attività turistico-ricettive

Relativamente al settore turistico ricettivo, nel corso dell’anno sono stati impegnati, a valere sulla l.r. 19/2001, circa 700 mila euro di contributi a fondo perso a fronte di investimenti per un importo di circa 3 milioni 100 mila euro ed 21 milionio 300 mila euro di finanziamenti a tasso agevolato, a valere sui fondi di rotazione, a fronte di investimenti da parte delle imprese per un importo di circa 28 milioni 400 mila euro. Le domande presentate sono state 117 totali, di cui 104 richieste di contributo a fondo perso, tra le quali 16 relative all’attività di affittacamere e case e appartamenti per vacanze (CAV), e 13 di finanziamento a tasso agevolato a valere sui fondi di rotazione.

Vigilanza ispettiva

L’attività di vigilanza ed ispezione sul territorio regionale si è orientata sui consueti interventi di controllo sul possesso dei requisiti strutturali degli esercizi alberghieri, sulle verifiche delle registrazioni e delle schede di notifica delle persone alloggiate, sull’attivazione delle procedure per le nuove aperture e per le ristrutturazioni e sulla risoluzione di contenziosi verificatisi fra clienti e gestori. L’innalzamento del livello qualitativo del patrimonio alberghiero si conferma, anche per l’anno in questione, con l’aumento degli esercizi classificati a quattro e tre stelle che costituiscono circa la metà del totale delle strutture operanti in Valle d’Aosta. Si incrementa, secondo un trend già consolidato lo scorso anno, la tendenza ad una netta diminuzione del numero dei reclami e delle segnalazioni di disservizio ad opera della clientela: tale dato conferma non solo l’elevato standard strutturale già ricordato ma è indice di una migliorata politica dell’accoglienza e dell’erogazione di servizi di qualità agli ospiti, nell’ottica di un soddisfacente rapporto qualità/prezzo. L’attività di vigilanza si è estesa, dando attuazione alla seconda fase applicativa della legge di riferimento, sui complessi ricettivi all’aria aperta, nonché sugli  esercizi ricettivi extralberghieri (affittacamere, case-appartamenti per vacanze, case per ferie, e ostelli) che si confermano come settore in continua crescita, sia come numero di nuove aperture che come incremento di posti letto.

 

INIZIATIVE PER IL 2014:

Verranno adottati i nuovi requisiti di classificazione delle aziende alberghiere (Alberghi propriamente detti e RTA) ed è anche prevista l’adozione delle disposizioni applicative volte a stabilire i requisiti minimi strutturali, tecnici e di servizio ed i parametri per il riconoscimento dei diversi livelli di classificazione della fattispecie di azienda alberghiera “Albergo diffuso”, ovvero di quella struttura turistico-ricettiva alberghiera che, al fine di garantire il miglior utilizzo del patrimonio edilizio esistente e il recupero degli immobili in disuso, fornisce alloggio e altri servizi alberghieri in camere dislocate in più stabili ubicati in un ambito territoriale definito e integrati tra loro dalla centralizzazione in un unica struttura dell'ufficio ricevimento, nello stesso o in altro stabile delle sale di uso comune e, eventualmente, degli altri servizi offerti.