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Cabina di regia dei ghiacciai valdostani: presentato il bilancio del monitoraggio 2005.

La Fondazione Montagna sicura è sede della " Cabina di regia dei Ghiacciai valdostani ", su incarico della Regione Autonoma Valle d'Aosta - Assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche. La Cabina di regia riunisce i responsabili del Soccorso alpino valdostano e dell'Unione valdostana Guide di alta montagna, nonché i referenti istituzionali: Regione, Comitato glaciologico italiano, CNR IRPI di Torino, ARPA Valle d'Aosta, Parco nazionale del Gran Paradiso (dal mese di ottobre 2005).
Le finalità della Cabina di regia sono le seguenti:

1. promuovere, coordinare e sviluppare azioni congiunte volte alla raccolta di dati strumentali di terreno e al monitoraggio degli apparati glaciali valdostani;

2. mettere in comune le singole iniziative intraprese, con un'attenzione particolare ai risultati delle ricerche condotte;

3. costituire un Centro di documentazione sui ghiacciai valdostani e sulle tematiche glaciali e periglaciali presso Villa Cameron (sede della Fondazione);

4. sviluppare iniziative congiunte in materia di aggiornamento e ricerca sulle dinamiche glaciali e periglaciali, così come azioni di divulgazione e di formazione comuni, anche nell'ambito di progetti nazionali e/o europei.

Le suddette finalità si concretizzano altresì in una serie di attività mirate realizzate su incarico dell'Assessorato Territorio Ambiente e Opere Pubbliche:

- lo sviluppo e l'aggiornamento della Banca dati glaciologica regionale (BDGR), sotto il coordinamento della Direzione tutela del territorio dell'Assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche, tramite i dati acquisiti ed elaborati durante la campagna glaciologica 2005;

- il monitoraggio dei ghiacciai valdostani:

- attivazione di due campagne annuali di rilievi, su un campione di 38 apparati glaciali valdostani, attraverso l'istituzione di opportuni capisaldi fotografici, il rilievo delle fronti glaciali con tecnologia GPS ed il rilievo nivologico nelle zone di accumulo degli apparati. Queste attività sono realizzate dalle guide alpine valdostane sotto il coordinamento della Fondazione;

- realizzazione di un catasto fotografico relativo a tutti gli apparati glaciali valdostani tramite l'utilizzo dell'elicottero;

- l'attivazione di tre interventi di monitoraggio continuativo : la sperimentazione della videocamera digitale "P.Obert", a controllo remoto, per lo studio delle dinamiche dei seracchi pensili del massiccio del Monte Bianco; la determinazione del bilancio di massa del ghiacciaio del Rutor e l'applicazione di tecniche LIDAR per lo studio dell'evoluzione glaciale al Pré de Bar - Val Ferret, con ARPA Valle d'Aosta.

- la gestione di progetti specifici sui ghiacciai valdostani, tra cui la ricostruzione dell'evoluzione storica di alcuni ghiacciai tramite l'individuazione di materiale bibliografico e di capisaldi storici sul territorio in modo da correlare le misurazioni frontali passate con quelle attualmente realizzate (con la prof.ssa A.V. Cerutti) ed il supporto all'attività ambientale di pulizia dei ghiacciai condotta dalla Direzione ambiente.


Terza relazione sullo stato dell'ambiente.

Nella prima metà del mese di maggio 2006 sarà pubblicata, a cura dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente (ARPA), la Terza Relazione sullo Stato dell'Ambiente in Valle d'Aosta. Ogni due anni l'ARPA raccoglie in questa pubblicazione i risultati che emergono dal monitoraggio, sistematico ed esteso all'intero territorio regionale, delle componenti ambientali (aria, acque, suolo, ambienti glaciali, …) con particolare riferimento agli impatti prodotti dalla presenza e dalle attività umane. La finalità del rapporto è di definire un quadro esauriente e rappresentativo della situazione dell'ambiente in Valle d'Aosta, delineandone lo stato di salute.
Chiunque fosse interessato ad avere la Terza Relazione sullo Stato dell'Ambiente potrà contattare direttamente l'ARPA VdA per riceverne copia o scaricarla dal sito internet http://www.arpa.vda.it , dove verrà resa disponibile a pubblicazione avvenuta.


Piano regionale di tutela delle acque.

Il Consiglio regionale nella seduta dell'8 febbraio 2006 ha approvato il Piano regionale di tutela delle acque ai sensi ai sensi dell'art. 44 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modificazioni ed integrazioni ed in attuazione delle Direttive Comunitarie in materia di acque.
Il Piano di Tutela delle Acque è un documento di pianificazione generale di livello regionale in materia di risorse idriche, il cui ambito di analisi e di intervento riguarda le diverse tipologie di corpo idrico e quindi: corsi d'acqua superficiali, laghi, zone umide e acquiferi sotterranei (sorgenti e falde sotterranee).
Il Piano di Tutela delle acque è stato predisposto dalle strutture tecniche dell'Assessorato con la collaborazione significativa per gli aspetti naturalistici e ittiologici dell'Assessorato dell'Agricoltura, ed è il frutto di un consistente processo di elaborazione e di confronto con i soggetti interessati: comuni, professionisti, imprenditori.
Il Piano di Tutela delle Acque rappresenta il primo passo verso una nuova concezione dell'uso delle acque, seguendo principi e linee di azione mirati a raggiungere obiettivi eco-sostenibili.
A tali fini è stata analizzata la situazione attuale dello stato delle acque superficiali e sotterranee regionali. In particolare per i corsi d'acqua superficiali è stato analizzato non solo sotto l'aspetto qualitativo e quantitativo, ma anche quello inerente al contesto ambientale e naturalistico in cui il corso d'acqua stesso è inserito. Dalla fotografia ottenuta è emersa una situazione positiva per ciò che riguarda la qualità delle acque con alcuni problemi legati allo stato delle sponde e agli utilizzi della risorsa idrica.
Gli interventi da attuare per mitigare o eliminare gli effetti conseguenti alle problematiche riscontrate sono volti a:
migliorare le condizioni dei corsi d'acqua, attraverso interventi di ingegneria naturalistica e di sistemazione riqualificazione ambientale e disciplinando la realizzazione degli interventi in alveo;
migliorare la qualità delle acque attraverso il completamento del sistema di collettamento e di trattamento dei reflui idrici e la riorganizzazione del Servizio idrico integrato;
salvaguardare il regime idrologico e l'ambiente fluviale attraverso la determinazione delle portate di Deflusso Minimo Vitale (DMV) che permette di mantenere buone condizioni vitali del corso d'acqua.
Il Piano di Tutela delle acque è costituito dai seguenti documenti:
Relazione Generale, che fornisce il quadro descrittivo generale della struttura e dei caratteri del Piano, ne espone in modo sintetico i contenuti, descritti analiticamente nelle Monografie di area;
Relazione di Sintesi che ha lo scopo di informare il largo pubblico sui contenuti e sugli effetti del Piano;
Monografie per ciascun bacino idrografico, contenenti la relativa caratterizzazione e le criticità riscontrate;
Norme di attuazione del Piano, e relativi Allegati Tematici che ne costituiscono parte integrante, che traducono in disposizioni prescrittive e di indirizzo le misure individuate dal piano, evidenziando le motivazioni delle scelte operate, ed indicano gli obiettivi, gli strumenti e le modalità di attuazione;
Tavole di Piano.
I documenti sono disponibili nel sito Internet della Regione all'indirizzo: https://www.regione.vda.it/territorio/default_i.asp
Nel mese di aprile si svolgeranno una serie di incontri con i Comuni, le strutture regionali, i professionisti e gli operatori del settore nei quali saranno presentati i contenuti del Piano.
   
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