PIANIFICAZIONE ED EFFICIENZA ENERGETICA

Sconto del 30 per cento sulle bollette elettriche

In tema di interventi regionali a sostegno dei costi dell’energia elettrica per le utenze domestiche la legge regionale 24/2011, in risposta a una specifica segnalazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha modificato la legge regionale 4/2010, consentendo agli utenti una diversa modalità di erogazione dell’agevolazione economica, che avverrà in un’unica soluzione con cadenza annuale e con l’accredito previsto normalmente per i contributi regionali, quindi senza l’ausilio della bolletta elettrica, sulla quale non sarà più indicato tale sconto.

La deliberazione della Giunta regionale di attuazione della legge regionale 4/2010 prevede quindi che il contributo sia concesso a tutti coloro che hanno già fruito dello sconto in bolletta a partire dal 2009, senza la necessità di altri adempimenti, a meno che non sia cambiato nel frattempo l’indirizzo dell’utenza. La stessa deliberazione prevede inoltre che non sia più necessario, per chi ha scelto una diversa impresa di vendita successivamente alla richiesta dello sconto, ripresentare la domanda.

 

Rigenergia 2012

Rigenergia 2012, l’annuale fiera sulle energie rinnovabili, si è svolta dal 25 al 27 maggio all’interno degli oltre 5 mila metri quadrati del VdA Palaexpo di Pollein, organizzata dall’Assessorato regionale delle attività produttive e dalla Chambre Valdôtaine, in collaborazione con il COA energia di Finaosta S.p.A. e con Autoporto S.p.A..

Sono stati circa 8 mila i visitatori degli stand dei 90 espositori della manifestazione, il cui tema era quest’anno Energia in movimento, con un forte aumento dei contatti per gli espositori e del numero di coloro che hanno partecipato alle iniziative di formazione. Delle aziende presenti in fiera, oltre la metà erano valdostane. Il bilancio della manifestazione è stato quindi positivo, con numeri che si sono attestati su quelli dell'anno 2010. Le cifre sui passaggi e sui riscontri commerciali indicano la presenza di un pubblico sempre più informato, che va in fiera per avere risposte precise e puntuali. Rigenergia ha offerto la possibilità di conoscere i progressi che si sono avuti nel settore energia, per quanto riguarda le fonti rinnovabili, il risparmio energetico e i sistemi di costruzione energeticamente sostenibili, rappresentando così un punto di riferimento per i cittadini.

Un ricco programma di attività ha confermato la manifestazione, anche per questa sua sesta edizione, come un importante momento di formazione, informazione e confronto per dare un contributo pratico e concreto alla sensibilizzazione verso una tematica così importante come quella dello sviluppo delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico.

Didattica e interattività hanno interessato non solo gli allievi delle scuole valdostane ma anche gli adulti, che sono stati coinvolti in appassionanti giochi sul risparmio energetico: Blocchi energetici, percorso cittadino da affrontare con un carrello a forma di automobilina, per apprendere fin da piccoli, in modo ludico nella forma ma rigoroso nei contenuti, i fondamentali dell’uso razionale dell’energia, del risparmio energetico e delle tecnologie per la produzione da fonti rinnovabili. Il percorso, denominato CoaLabVille, è stato parte integrante dell’edizione di Rigenergia 2012, mentre per i più piccoli è stata realizzata la Fattoria delle rinnovabili, uno spazio dedicato con giochi e animazioni, che hanno permesso ai bambini per rappresentare, con disegni colorati, Le forme dell’energia. Le classi quarte e quinte delle superiori, invece, hanno potuto confrontarsi con testimonianze dirette provenienti dal mondo dell’Università e delle imprese.

Per tre giorni è stata portata in fiera l'attività dello sportello informativo Info energia Chez Nous offrendo al numeroso pubblico la possibilità di acquisire informazioni utili e pratiche finalizzate alla conoscenza e all’analisi degli strumenti messi a disposizione dalle leggi regionali che promuovono l’efficienza e il risparmio energetico negli edifici e lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

In occasione dell’Anno internazionale dell’energia sostenibile è stata inoltre organizzata una mostra fotografica, ideata per fornire in chiave iconografica e testuale una lettura dello sviluppo del settore dell’energia nella realtà valdostana.

Attenzione particolare è stata rivolta ai professionisti con una serie di iniziative sviluppate prima e durante la fiera. In particolare, ad aprile sono stati realizzati due corsi: La minicogenerazione: la tecnologia, le autorizzazioni, i nuovi incentivi e Efficienza energetica ed energia rinnovabile per le PMI: fotovoltaico, solare termico, biomassa cogenerazione e le opportunità offerte dai meccanismi di incentivazione.

Uno degli eventi principali di Rigenergia 2012 è stato il convegno che si è tenuto, sempre ad aprile, al VdA Palaexpo di Pollein, ospite Carlo Ratti, architetto di fama mondiale e professore al Mit di Boston (Usa), sul tema fondamentale della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

Ricco e interessante anche il programma degli eventi nei tre giorni di maggio, con il workshop Life power project – Progetto per l’ottimizzazione del consumo idrico e riduzione delle emissioni: Caso reale in agricoltura, con la presentazione del progetto Atelier AlpHouse: Ripensare l’architettura alpina tradizionale. Idee e progetti di riqualificazione energetica, con il convegno Dalla Green economy ai green jobs: un viaggio nel Nuovo mondo dell'energia, con il workshop Beauclimat - Il sistema di certificazione energetica regionale, con il convegno Energia, acqua legno: tecnologie e tutela ambientale nell'ambito del progetto strategico Renerfor, con lo spettacolo Nessuno è perfetto, ma con un po' di energia possiamo provarci, che ha visto la partecipazione del comico di Zelig Enzino Cortese, e infine con l’esposizione del primo prototipo italiano di aereo funzionante a energia elettrica e le visite guidate agli impianti pilota a fonti rinnovabili dell’Autoporto.

 

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Il progetto europeo AlpHouse: cultura ed ecologia dell’architettura alpina

Ripensare l’architettura alpina tradizionale, ricercando soluzioni innovative che rispettino gli edifici esistenti, grazie all’uso di materiali e tecnologie all’avanguardia in grado di ottimizzare i consumi energetici senza intaccare il valore culturale e paesaggistico della struttura, dando al tempo stesso una forte spinta verso la crescita alle PMI regionali. Questa una possibile sintesi del progetto AlpHouse, co-finanziato dal Programma Spazio Alpino dell’Unione Europea nell’ambito della Cooperazione territoriale europea 2007 – 2013 e portato avanti in Valle d’Aosta dall’Assessorato regionale delle attività produttive in collaborazione con il COA energia di Finaosta S.p.A..

Nel corso del 2012 è stato un successo il doppio evento targato AlpHouse Ripensare l’architettura alpina tradizionale – Idee e progetti di riqualificazione energetica organizzato a febbraio ad Aosta.

Esperti, ma anche alcune scolaresche e diversi curiosi hanno visitato, nei locali di via Festaz, l'AlpHouse Fair Stand e partecipato al workshop Architettura alpina contemporanea. Uno stand itinerante, il primo, che ha mostrato l'approccio del progetto europeo per il recupero contemporaneo del patrimonio storico-edilizio, cercando un equilibrio tra la contemporaneità e i valori dell'edilizia alpina; l’esposizione dei progetti progetti di alcuni giovanissimi aspiranti architetti, il secondo, che hanno partecipato al Workshop IUAV W.A.VE. 2011 – Urban Regeneration per riqualificare Vinigo, un borgo montano di un centinaio di abitanti nel Comune di Vodo di Cadore (Belluno) .

Lanciato in Valle d’Aosta nel 2009 dalla Giunta regionale, il progetto europeo vanta già diverse significative esperienze sul territorio. Dal corso di formazione Il risanamento energetico degli edifici storici ospitato nel febbraio del 2011 a Gressoney-La-Trinité, al convegno dell’ottobre 2010 alla Pepiniere d’Entreprises Architettura alpina ed energia. Sostenibilità tra innovazione e tradizione sino al meeting, ospitato nello stesso mese al Forte di Bard.

In Italia, oltre alla Valle d'Aosta, il progetto coinvolge il Veneto e la Lombardia; anche Francia, Austria e Germania vi aderiscono con alcune regioni.

Ulteriori eventi nell’ambito del progetto sono stati sviluppati sempre nel mese di febbraio 2012. Il convegno Atelier AlpHouse, ripensare l’architettura alpina tradizionale, tenutosi alla Cittadella dei giovani di Aosta, ha presentato i principi e le tecniche per un nuovo approccio alla riqualificazione dell’architettura tradizionale ma anche i concreti risultati del workshop che ha interessato un insediamento storico di Champorcher nelle settimane  precedenti alla data del convegno.

Si è trattato di un ulteriore importante appuntamento per la conoscenza e la condivisione di esperienze, anche extraregionali, sulle tematiche connesse alla riqualificazione del patrimonio energetico alpino, con il coinvolgimento diretto dei progettisti.

Nell’ambito della formazione, AlpHouse prevede attività di studio e raccolta delle conoscenze pregresse, condivisione e sistematizzazione di metodologie scientifiche, divulgazione (sia pratica sia teorica) delle conoscenze acquisite e monitoraggio di cantieri su edifici-pilota.

Nel corso dell’anno si sono tenuti altri importanti appuntamenti ai quali la Regione ha preso parte: Examples and strategies of energy efficient retrofitting e Energy efficient retrofitting of vernacular buildings a Eurre (Francia), un workshop a Traunstein (Germania) incentrato su specifici aspetti dell’edilizia e il meeting finale del progetto a Kloster Seeon (Germania).

 

Il progetto europeo ALPSTORE

Il progetto europeo AlpStore in Valle d’Aosta ha l’obiettivo di esaminare l’impatto della mobilità elettrica e dei sistemi di accumulo stazionari sul sistema energetico. La proposta progettuale di cooperazione territoriale europea presentata sulla Priorità 2 Accessibilità e Connettività del Programma spazio alpino 2007/2013 - IV Call ha preso ufficialmente il via il primo luglio 2012. Con un costo ammissibile di 3 milioni di euro, ha una data di termine lavori fissata al 31 dicembre del 2014 e un partenariato composto da produttori di energia, agenzie di sviluppo, istituti di ricerca e amministrazioni locali di tutti i paesi dell'Alpine Space: Francia, Germania, Italia, Austria, Slovenia, Svizzera e Liechtenstein.

La Giunta regionale della Valle d’Aosta ha approvato il progetto al quale partecipa, in qualità di partner, con la Struttura pianificazione ed efficienza energetica dell'Assessorato delle attività produttive.

Con il supporto della rete già creata con il progetto AlpEnergy, un gruppo di lavoro locale si occuperà di reti intelligenti, sistemi di accumulo e mobilità elettrica. Sarà poi simulato il funzionamento di auto elettriche, sia in ambito urbano sia montano, concentrandosi particolarmente sull’interazione con la rete di distribuzione. Le tecnologie, attive e passive, per la gestione della ricarica elettrica fornita da fonti rinnovabili come il sole saranno poi oggetto di installazione e di studio.

L’idea è di creare un piano a lungo termine per stimare l’impatto, in scenari differenti, dei veicoli elettrici e dei sistemi di accumulo stazionari sul sistema energetico regionale e sulla rete di distribuzione, con l’obiettivo di integrare successivamente questo studio nel piano energetico regionale. In Valle d’Aosta, inoltre, è prevista la realizzazione di uno dei dodici progetti transfrontalieri pensati nella fase di implementazione: un sistema di accumulo stazionario a servizio di una pensilina fotovoltaica fornita di un sistema di ricarica per due o tre auto elettriche sarà installato in una località in via di definizione. Con questo sistema potranno essere effettuate alcune prove di funzionamento e validazione dei dati di simulazione usati negli studi di impatto.

Grazie a questo progetto la transizione verso una diffusione massiccia dei veicoli elettrici e dei sistemi di accumulo potrà essere efficacemente pilotata, anche in coerenza agli altri obiettivi strategici che la Regione si è posta in campo energetico.

AlpStore conta al momento una settantina di observer, ovvero enti e imprese che hanno manifestato interesse per le tematiche affrontate.

Al primo incontro del progetto AlpStore, la Valle d’Aosta ha portato tutta l’esperienza maturata nel progetto AlpEnergy, concluso nei mesi scorsi. Nella riunione iniziale, svoltasi nel settembre 2012 a Jezersko, in Slovenia, la Regione Valle d’Aosta ha trattato in particolare il tema dell’home energy management, discutendo di obiettivi comuni, piani di lavoro e dei primi passi da compiere per lo sviluppo delle diverse iniziative.

 

Impianti dimostrativi ai sensi della legge regionale 3/2006

Osservare dal vivo un intervento di riqualificazione energetica attivo in un edificio pubblico, con al fianco progettisti pronti a illustrare le fasi salienti dell’operazione. Questo l’obiettivo dell’evento Tour énergie – cantiere aperto, la riqualificazione energetica nel progetto dimostrativo della scuola organizzato a settembre 2012, nel cantiere della scuola primaria di Courmayeur, dall’Assessorato delle attività produttive in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Courmayeur, il COA energia di Finaosta S.p.A. e l’Arpa Valle d’Aosta.

È stata l’occasione per vivere dall’interno un cantiere di riqualificazione energetica attivo, approfondendo le principali fasi degli interventi di ottimizzazione energetica, con la descrizione e l’analisi delle scelte tecnologiche adottate.  L’intervento in corso alla scuola primaria della cittadina ai piedi del Monte Bianco rappresenta un esempio di come, intervenendo su un edificio pubblico esistente, si possano ottenere un significativo risparmio energetico e una forte riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’ambiente. Il risanamento energetico della struttura rientra nel progetto Riqualificazione Fattore 10, finanziato nel 2008 come impianto dimostrativo ai sensi della legge regionale n.3 del 2006.

 

Progetti POR FESR 2007/2013

I progetti di seguito elencati sono stati sviluppati e finanziati nell’ambito del Programma operativo Competitività regionale 2007/2013 - cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, la cui dotazione finanziaria complessiva è di circa 49 milioni di euro.

 

Sono in corso i monitoraggi dei dati del progetto pilota per la produzione di energia elettrica da fotovoltaico e microeolico, del progetto pilota di illuminazione a LED presso l’Autoporto e del progetto pilota presso Villa UNA MAY CAMERON a Courmayeur.

 

Progetto pilota RE.V.E. Grand Paradis / Rete Veicoli Elettrici – Grand Paradis

Biciclette a pedalata assistita, pensiline con copertura fotovoltaica, colonnine pubbliche per la ricarica dei veicoli elettrici e auto elettriche con prestazioni monitorate sono gli elementi di cui si compone la rete Rê.V.E. Grand Paradis , attiva da agosto 2012.

Il progetto è stato presentato sabato 23 giugno in piazza Chanoux ad Aosta e il 18 settembre al Centro visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso di Rhêmes-Notre-Dame. In particolare la rete Rê.V.E. Grand Paradis è composta da 11 pensiline con copertura fotovoltaica in 8 postazioni nei comuni di Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Georges, Valsavarenche, Introd e Cogne, 66 biciclette a pedalata assistita, 7 colonnine DEVAL di ricarica per vetture elettriche e 2 auto elettriche, in dotazione rispettivamente a Fondation Grand Paradis e al Comune di Rhêmes-Saint-Georges, con prestazioni monitorate in collaborazione con il Politecnico di Torino.

Si tratta della prima rete di colonnine pubbliche per la ricarica dei veicoli elettrici nella nostra regione.

Il progetto consentirà di testare l'applicabilità e la replicabilità di tali tecnologie e di evidenziare il ruolo della pianificazione integrata per la realizzazione di un efficace sistema di mobilità sostenibile, promosso sul territorio regionale anche attraverso la sperimentazione del funzionamento reale dei veicoli elettrici sulle strade di montagna.

Fondation Grand Paradis sarà il soggetto attuatore con funzioni di coordinamento e di attuazione delle azioni comuni, le Amministrazioni comunali di Cogne, Introd, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Georges e Valsavarenche saranno soggetti co-attuatori, mentre Il COA energia di Finaosta S.p.A. si occuperà dell'analisi e della divulgazione dei dati di monitoraggio dei veicoli elettrici.

 

Progetto - Galleria botteghe artigiane a impatto zero - presso l’Autoporto

Nel corso del 2012 sono iniziati i lavori previsti dal progetto di trasformazione della Galleria delle botteghe artigiane dell’area autoportuale di Pollein-Brissogne in un edificio a energia zero, attraverso la realizzazione di un involucro a basso consumo energetico il cui fabbisogno elettrico e termico residuo sarà coperto esclusivamente con energie rinnovabili.

L’intervento, approvato dalla Giunta regionale a fine 2011 e finanziato nell’ambito del Programma operativo Competitività regionale 2007/2013, rientra nell’attività II.b Recupero e riconversione di siti industriali dismessi e si combina con gli interventi già realizzati nell’area nell’ambito dell’attività II.c, volti alla sperimentazione di diverse tecnologie nel campo delle fonti energetiche rinnovabili e dell’efficienza energetica, quali i progetti pilota per la realizzazione di un impianto sperimentale fotovoltaico e microeolico e di due innovativi impianti d’illuminazione con corpi illuminanti a LED.

L’area è al centro di un importante progetto di riqualificazione architettonica e funzionale avviata da Autoporto S.p.A. e il progetto consentirà di ottimizzare la chiusura dell’attuale Galleria delle botteghe artigiane per completare la riorganizzazione funzionale dell’area destinata a ospitare attività artigianali e commerciali, con un incremento delle superfici locabili.

L’Assessorato regionale delle attività produttive si inserisce in quest’operazione con interventi impiantistici e strutturali che permetteranno di trasformare la Galleria in un edificio a energia zero. In particolare il progetto prevede: l’incremento della coibentazione dell’involucro edilizio per quanto concerne sia le superfici opache (aumento spessore materiale isolante) sia le superfici vetrate (tripli vetri), in maniera tale da ridurre al massimo le dispersioni verso l’esterno; l’utilizzo di energia geotermica (acqua di falda) per la produzione di energia frigorifera ed energia termica mediante pompa di calore; integrazione e incremento dell’efficienza dell’impianto d’illuminazione con sistemi a LED; installazione, ai fini del raggiungimento di un bilancio energetico nullo, di un campo fotovoltaico della potenza di 25 kWp, in grado di sopperire all’intero fabbisogno di energia elettrica della galleria..

 

Avviso pubblico per audit e certificazione energetica su edifici di proprietà pubblica

Il secondo avviso pubblico per il finanziamento, nell’ambito per POR-FESR 2007/2013, di audit energetici su edifici di proprietà di enti locali, finalizzati alla promozione di interventi di efficienza energetica e di utilizzo delle fonti di energia rinnovabili, ha preso il via nei primi mesi del 2012 e si prevede la realizzazione degli audit e delle certificazioni Beauclimat entro dicembre di quest’anno.

L’iniziativa, promossa dall’Assessorato delle attività produttive con la collaborazione del COA energia di Finaosta S.p.A. e del CELVA, ha riscosso un buon successo, superiore anche a quello ottenuto con il primo avviso: sono pervenute 50 domande per un totale di 442 edifici ammessi pari a 827 mila 765,53 euro di contributo.

Tra le principali novità contenute in questo secondo avviso, la possibilità di certificare edifici anche ad uso residenziale, prima non compresa, sempre di proprietà degli enti locali.

L’avviso pubblico era rivolto a tutti i Comuni e alle Comunità montane proprietari di edifici, a esclusione di quelli destinati a uso agricolo o forestale.

Il CELVA nell’ambito del progetto Reseau Energie, ha fornito, insieme al COA energia, l’assistenza tecnico-amministrativa ai comuni per la presentazione delle domande e per chiarire tutti gli aspetti procedurali relativi al nuovo avviso.

 

Testo unico in materia di energia

Raggiungere gli obiettivi nazionali di efficienza energetica partendo da una sintesi delle tre leggi regionali esistenti, anche nell’ottica di uno snellimento delle procedure, è stata una delle principali finalità  che hanno portato all’approvazione della legge regionale 1° agosto 2012, n. 26. Disposizioni regionali in materia di pianificazione energetica, di promozione dell’efficienza energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili.

La norma, composta da 58 articoli, raccoglie la disciplina regionale relativa al settore dell’energia, abrogando le leggi regionali fino a quel momento in vigore: la legge regionale 18 aprile 2008, n. 21 Disposizioni in materia di rendimento energetico nell’edilizia, la legge regionale 3 gennaio 2006, n. 3 Nuove disposizioni in materia di interventi regionali per la promozione dell’uso razionale dell’energia, e la legge regionale 14 ottobre 2005, n. 23 Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione delle procedure autorizzative per la realizzazione e l'esercizio degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, destinati alla produzione di energia o di vettori energetici.

Spiccano, tra le maggiori novità introdotte dal testo, l’ancor più capillare ed efficace controllo degli impianti, parallelamente alla riorganizzazione delle agevolazioni che, per le nuove costruzioni, saranno collegate alla certificazione energetica.

Più in generale, il testo si adegua alle recenti normative introdotte nei diversi ambiti di riferimento e, semplificando la consultazione delle tre precedenti leggi regionali, ottimizza le procedure, anche nell’ottica della sburocratizzazione. In tal senso, lo scopo primario della norma è il raggiungimento degli obiettivi nazionali di risparmio energetico, di uso razionale dell’energia e di utilizzo delle fonti rinnovabili, nel rispetto della legislazione dell’Unione Europea e dello Stato in materia di cambiamenti climatici e di energia. Al tempo stesso il testo vuole favorire la crescita del mercato valdostano, tramite gli interventi sul patrimonio edilizio e l’implementazione delle fonti energetiche rinnovabili.

La legge affronta anche il tema della pianificazione energetica - che è destinata a recepire gli obiettivi assegnati alla Valle d’Aosta in materia di Burden sharing. Per Burden sharing si intende il raggiungimento della quota di produzione di energia da fonte rinnovabile rispetto ai consumi energetici lordi. La norma prevede che la pianificazione sia attuata attraverso il piano energetico ambientale regionale (PEAR). Approvato dal Consiglio regionale su proposta della Giunta regionale, il PEAR comprende i bilanci energetici regionali, l’analisi delle tendenze del sistema energetico locale e la definizione degli obiettivi energetici regionali con tanto di indicazioni per il loro raggiungimento.

Dal testo di legge emergono anche alcune novità anche in materia di certificazione energetica degli edifici;in particolare, i requisiti minimi di prestazione energetica non si applicano in alcuni casi specifici, come per gli edifici isolati in cui i locali riscaldati hanno una superficie utile totale inferiore a 50 metri quadrati, per le unità immobiliari non dotate di un sistema di climatizzazione invernale, definite con deliberazione della Giunta regionale e, ancora, per i fabbricati industriali, artigianali e agricoli non residenziali, qualora gli ambienti siano climatizzati per esigenze del processo produttivo.

Al fine di promuovere la realizzazione di edifici con fabbisogno energetico quasi nullo e in attuazione delle direttive europee, la legge regionale 26/2012 stabilisce che siano individuati requisiti più restrittivi per gli edifici pubblici.

 

Certificazione energetica “BEAUCLIMAT”

Nel corso del 2012 è entrato pienamente a regime il sistema regionale di certificazione energetica degli edifici Beauclimat che costituisce un importante tassello in vista della costituzione di un più ampio catasto energetico regionale, come previsto dalla legge regionale 26/2012.

Il sistema della certificazione energetica funziona mediante un portale informatizzato accessibile ai certificatori e ai cittadini via web.

Tra luglio 2011 e novembre 2012 sono stati accreditati, in qualità di soggetti abilitati al rilascio della citata certificazione, 255 liberi professionisti in possesso dei requisiti di legge e tale elenco risulta in costante aggiornamento e implementazione.

Il sistema regionale di certificazione energetica degli edifici Beauclimat rappresenta uno strumento che permette di capire di quanta energia ha bisogno un edificio.

Conoscere i consumi degli edifici è il primo passo per effettuare efficaci interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio, anche grazie agli incentivi regionali a disposizione.

Gli attestati di certificazione (ACE), documenti che riepilogano i principali dati energetici e riportano, in particolare, l’indice di prestazione energetica dell’edificio cioè l’indicatore, calcolato sulla base delle caratteristiche dell’involucro e degli impianti, che determina la classe energetica dell’edificio, redatti dai certificatori energetici fino a novembre 2012 con il metodo Beauclimat sono circa 1.700.

Da luglio 2012 i proprietari degli edifici certificati secondo la metodologia regionale Beauclimat possono richiedere gratuitamente la targa energetica. Sono previste le targhe per tutte le classi energetiche ( A+, A, B, C, D, E, F, G).

Sono previste due tipologie di targa a seconda della classe energetica (una per A e A+ e l’altra per le restanti classi energetiche).

Dall’entrata in vigore della legge regionale 26/2012 che ha sostituito la legge regionale 21/2008 in materia di certificazione energetica, sono state riviste e aggiornate agli sviluppi normativi le delibere attuative del sistema di certificazione Beauclimat.

Entro fine 2012 entrerà in vigore il sistema di controlli sugli ACE previsto dalla legge regionale 26/2012.

Tutte le modifiche apportate al sistema di certificazione energetica Beauclimat dalla nuova legge regionale 26/2012 sono contenute nella sezione energia del sito ufficiale della regione Valle d’Aosta, in un’area riservata alla certificazione energetica, costantemente aggiornata e implementata.