ASSESSORE AL BILANCIO, FINANZE E PATRIMONIO

Leonardo La Torre

Nel presentare il rapporto di fine anno relativo all’attività svolta dall’Assessorato che dirigo devo fare alcune considerazioni preliminari.

La crisi dell’attuale sistema politico e istituzionale del nostro Paese è un dato di fatto oggettivo e indiscutibile ed è drammaticamente aggravato dalla negativa congiuntura economico-finanziaria italiana, europea e internazionale.

Per operare al meglio in questo difficile momento abbiamo perciò dovuto tener conto di molti fattori: la situazione internazionale, la situazione europea, la situazione economica italiana, le manovre finanziarie, il patto di stabilità, il Rating, la dinamica delle entrate e delle spese, ecc..

Nominato Assessore quasi a fine legislatura mi sono dovuto confrontare, nella funzione amministrativa, con l’applicazione coercitiva dei Patti di stabilità e con il decreto legislativo n. 95, la famigerata Spending Review; questa, assieme ad altre manovre dello Stato, ha condizionato pesantemente le scelte dell’Amministrazione: la politica di emergenza nazionale del governo Monti ha, di fatto, trasferito il peso della crisi nazionale sulla Regione, sui Comuni e, in ultima analisi, sui cittadini.

Questa forte volontà centralista di politica economica dello Stato, di fatto interferisce sulla gestione dell’amministrazione delle Regioni, soprattutto quelle autonome, e ci impone il dovere, come Valdostani, di difendere il nostro Statuto Speciale, conquista fondamentale per tutta la comunità valdostana, irrinunciabile e supremo valore.

In questi mesi abbiamo lavorato con responsabilità alla formazione del bilancio previsionale 2013-2015, senza aumentare le tasse, cercando di dare continuità ove possibile alle politiche amministrative sin qui sviluppate, con equilibrio e programmazione rispettosi di tutte le parti sociali, cercando di dare risposte e supporto a imprese e famiglie in tempi di grande difficoltà riconfermando, pur nei limiti delle ridotte finanze regionali, anche le misure anticrisi. Abbiamo tagliato gli sprechi, sburocratizzato e migliorato, ove possibile, alcune leggi (leggi di spesa) per aumentarne l’efficienza, analizzato la spesa nel dettaglio e gettato i presupposti di ottimizzazione dei centri di costo; abbiamo dato il via a un ragionamento su tutta l’organizzazione ramificata della Regione, sul tessuto regionale, analizzando costi e benefici per trarne le adeguate conseguenze.

Tutto questo non dimenticando mai il ruolo sociale della Regione, i servizi fondamentali alla persona e i diritti di tutti (giovani e non) al lavoro.

Dobbiamo riprendere consapevolezza delle nostre potenzialità, avere l’ambizione del fare, puntare sulle nostre naturali vocazioni, turismo, agricoltura, energia, ecc. e sulle nostre eccellenze agro-alimentari.

Potenzialità reali, confermate dalla valutazione dell’Agenzia Fitch Ratings che, a settembre 2012, ha assegnato alla Regione Valle d’Aosta il rating AA-, risultato ottimo e decisamente superiore a quello nazionale.

Ci viene riconosciuta da Fitch una gestione del debito prudente e capace, una liquidità solida sostenuta da un elevato tasso di adempimento fiscale dei contribuenti valdostani, con una previsione, che coincide con la nostra, di una crescita del PIL a partire dal 2014, il che consoliderebbe la nostra posizione sopra la media nazionale della ricchezza pro-capite.

È inoltre fondamentale la responsabilizzazione della classe politica valdostana a tutti i livelli che deve, attraverso l’esempio, la serietà e l’impegno, dare prova di essere credibile, superando diatribe interne e tentazioni elettorali per progettare un futuro possibile, nella condivisione del cambiamento e anche delle difficoltà.

In conclusione, dobbiamo essere coscienti che solo unendo le forze possiamo e dobbiamo reagire a questo difficile momento; solo una sinergia fra amministratori e cittadini ci permetterà di difendere l’identità valdostana, lo Statuto speciale di autonomia e gli interessi legittimi dei Valdostani e della Valle d’Aosta.