Presidente della Regione

Augusto Rollandin

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Augusto RollandinMolte sono state le sfaccettature e le connotazioni che ha assunto il 2015 dal punto di vista politico, amministrativo e finanziario per la Valle d’Aosta.

Nell’ottica della programmazione regionale e delle strategie da intraprendere per offrire quel sostegno concreto e lungimirante che possa aiutare tutto il comparto economico a uscire dalla crisi, credo che un ruolo di grande importanza abbiano rivestito e rivestano ormai i fondi europei. Risorse che l’Europa destina ai territori sulla base di progetti virtuosi, attraverso percorsi di valorizzazione che prediligono in particolare aree sulle quali è possibile e importante intervenire. Mi riferisco alle aree montane, di cui la Valle d’Aosta fa parte. In virtù di queste peculiarità, la Commissione europea ha già garantito al nostro territorio per il prossimo settennio finanziamenti per lo sviluppo di progettualità finalizzate a incentivare la formazione, la creazione di interventi volti a migliorare l’accessibilità, la promozione di attività d’innovazione delle imprese e dei centri di ricerca, a garanzia del raggiungimento di un maggior livello di competitività regionale.

I programmi europei diventano quindi cruciali per la crescita dei vari settori, attraverso iniziative che si svilupperanno nel corso della programmazione 2014-2020. Affinché queste azioni riescano a “colpire nel segno”, a rispondere ai reali bisogni della comunità, offrendo proposte e soluzioni concrete, abbiamo coinvolto nella stesura dei progetti i Comuni, le imprese, le parti sociali, tutto il tessuto economico e produttivo della regione. Questo nell’auspicio di riuscire a individuare, anche attraverso l’apporto fattivo di chi sul territorio quotidianamente lavora e investe, le strategie più appropriate per rendere più efficace ed efficiente il modello Valle d’Aosta.

Un altro obiettivo prioritario, sul quale abbiamo lavorato molto nel corso dell’anno appena trascorso, è stato quello della semplificazione delle procedure e, più in generale, dello snellimento della  macchina amministrativa. Abbiamo quindi operato la riduzione delle Strutture regionali, sia contraendo il numero dei dirigenti sia non sostituendo i dipendenti arrivati alla pensione. Un’operazione che ci ha permesso di ridurre le spese fisse della Regione, privilegiando i servizi ai cittadini, con l’intento che l’attenzione dell’amministrazione alle esigenze della comunità divenga tratto distintivo del rapporto tra burocrazia e utenza e, più in generale, tra politica e cittadinanza.

Un momento significativo che ha caratterizzato la Valle d’Aosta nel corso del 2015 è stato quello legato alle elezioni comunali, in particolare per l’individuazione dei nuovi componenti del Consiglio comunale di Aosta. Il dibattito che ha accompagnato la campagna elettorale ha registrato, da parte delle forze autonomiste, la volontà e l’impegno di rinsaldare i legami e di lavorare insieme, per pervenire ad un programma comune: un programma strategico che potesse rispondere in modo adeguato alle necessità di crescita economica e di sviluppo sociale e culturale della città, individuando modalità organizzative, operative e di gestione in grado di valorizzare i tanti aspetti e le tante potenzialità di una città composita, in costante e rapida evoluzione. Il risultato delle urne ha premiato la coalizione, la sua proposta politica e, quindi, il nuovo progetto.

Questa esperienza di un più ampio confronto e di una rafforzata collaborazione politica ha portato ad un allargamento della maggioranza in Consiglio regionale: un percorso che abbiamo condotto con i colleghi del Partito democratico – Sinistra VdA sulla base di obiettivi e di priorità di intervento. Queste direttive sono confluite quindi nel programma del Governo regionale dove, con l’entrata in Giunta di un Assessore del PD – Sinistra VdA, sono state strutturate alcune nuove azioni che hanno caratterizzato la seconda parte dell’anno.

Il nuovo assetto politico del Governo regionale ha quindi segnato un rinnovato impegno, da parte di tutti, a lavorare per raggiungere le finalità individuate.

Abbiamo operato per accelerare i tempi e per cercare di ottimizzare la nostra azione in vari ambiti, per cercare di intervenire in modo mirato sulle tante criticità che il prolungato periodo di crisi sta acuendo nella nostra regione. Ci siamo rivolti in particolare alle imprese valdostane, dei vari settori, impostando un programma di investimenti che possa sostenere e innescare la ripresa economica, a partire della singole aziende.

Questa programmazione di investimenti si è concretizzata con la stesura del Bilancio regionale nel quale, malgrado minori disponibilità finanziarie, abbiamo voluto dare vigore ai vari settori produttivi, anche attraverso mutui regionali, per sostenere soprattutto le piccole e medie imprese che rappresentano il tessuto della nostra economia.

Un ultimo passaggio: l’azione politica e amministrativa. Azione che ha caratterizzato il 2015 e che ha contemplato la riorganizzazione del sistema degli enti locali della Valle d’Aosta. In particolare, è stata data attuazione alla riforma delle forme associative dei Comuni, disciplinata dalla legge regionale 5 agosto 2014, n. 6, rappresentata in particolare dalla creazione delle Unités des Communes valdôtaines e degli ambiti territoriali sovracomunali. E’ stata una riforma importante, che permetterà di ridurre i costi delle amministrazioni locali valdostane, ottimizzandone le capacità di spesa e rafforzandone al contempo le funzioni rappresentative tradizionali e tipiche del nostro ordinamento. Tutto questo, a conferma che l’azione del Governo predilige il mantenimento su tutto il territorio di forti presidi amministrativi, che si traducono in un’attenzione per tutti i cittadini valdostani.