EDITORIALE
EDITORIALE
di Alberto Cerise
Assessore al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche
Quando parliamo di territorio, ci riferiamo il più delle volte ad una accezione geografica, a una parte di suolo delimitato (il territorio della Regione, di una valle, di un Comune…) o caratterizzato da elementi morfologici simili (un territorio di pianura, di collina, di montagna…). Ma un altro modo di individuare il territorio è attraverso la popolazione che lo usa e lo abita. Se però Giulio Cesare poteva parlare del territorio dei Galli Senoni o dei Galli Boi, era perché la sua indicazione era sì di un’area geografica, ma il cui confine era stabilito con riferimento alla zona utilizzata e controllata da quella popolazione. Oggi, in una società molto più mobile e in un’organizzazione sociale non più direttamente affidata ai gruppi umani quanto piuttosto alle loro organizzazioni, questo rapporto si è fatto molto più labile, e insieme ad esso è fortemente dimuniuito il senso di appartenenza territoriale. I cittadini tendono a vedere il loro rapporto col luogo attraverso la mediazione dell’ente locale; per esempio, la facoltà o meno di cambiare l’uso del suolo o di costruire passa attraverso norme e procedure di controllo pubbliche, tanto che non ci chiediamo neppure più se una zona sia di per sé idonea ad un determinato uso, quanto piuttosto “in che zona del Piano Regolatore” sia situata. Eppure il territorio era e rimane fondamentalmente l’insieme delle risorse, delle opportunità - e anche dei rischi – con cui quotidianamente abbiamo a che fare; e se un tempo le opportunità di lavoro dipendevano soprattutto dal grado di istruzione e dal patrimonio iniziale a disposizione di ciascuno, oggi il lavoro dipende invece essenzialmente dalla capacità del singolo di capire e cogliere le occasioni, coniugando le capacità personali con le risorse dell’ambiente. La Valle è ricca di risorse e di spunti per “inventare” lavoro: si tratta di diventare imprenditori, cioè di saper investire le proprie energie in una visione di sviluppo, e di saper cogliere le occasioni offerte dai nuovi bisogni sociali. Il compito della Regione in quest’ambito è di promuovere e far crescere l’imprenditorialità dei suoi abitanti; ma questo presuppone anche da parte dei suoi cittadini un atteggiamento attivo nell’esplorare le potenzialità offerte dai luoghi.
 
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