Sono molti gli argomenti da affrontare subito, sapendo,
tuttavia, che l'azione andrà valutata sull'insieme
dei prossimi cinque anni.
E' il caso del Turismo e del Commercio, dove
la priorità sta nel dotarsi di strumenti di conoscenza
che consentano di operare meglio sul mercato della Valle
e sui quali, tra l'altro, si potrà modulare più
efficacemente quel programma di pubblicità per il
prossimo triennio che è attualmente in fase di appalto.
Il "marchio" della Valle d'Aosta, anch'esso in
fase di definizione avanzata, appare indispensabile, nella
logica di quel coordinamento del materiale promozionale
che sarà decisivo anche per scegliere i mercati da
affrontare e per integrare fra di loro le manifestazioni
che si svolgono in Valle. Sciogliere il nodo di "Chi
fa che cosa" resta la questione centrale, in vista
di una riforma della riforma che ponga Regione, Aiat, Consorzi
turistici, Associazioni di categoria, Comuni e Comunità
Montane di fronte ad un progetto condiviso, per migliorare
accoglienza e qualità dell'offerta.
Lo Sport dovrà affrontare la nuova
legge di disciplina del settore presentata in Consiglio,
un rinnovato piano con procedure migliori per le infrastrutture
sportive in fase di costruzione e gestione, la questione
dell'accoglienza in Valle di squadre e atleti utili per
la promozione, una efficace definizione del calendario delle
manifestazioni sportive. Una particolare attenzione dovrà
essere infine riservata alla sentieristica e ai rifugi.
In tema di Trasporti le sfide sono molte:
modernizzazione della ferrovia, revisione dei Piani di bacino
per il trasporto pubblico su gomma, biglietto unico, migliorie
del sistema di impianti a fune, master plan per l'aeroporto
Corrado Gex.
Gli Affari europei avranno, infine, un ruolo
chiave con il lavoro sulla politica regionale e di concorrenza
anche attraverso il rilanciato ufficio di Bruxelles e l'attivazione
di canali per una miglior informazione sull'Europa, con
attenzione a temi nodali per la Valle, come il regionalismo
e i problemi della montagna.
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