L'agricoltura valdostana, in modo non difforme da quella
delle altre regioni italiane ed europee, registra una continua
contrazione in termini di occupazione e una tendenziale
riduzione del proprio peso all'interno del tessuto economico.
Tale evoluzione è stata interpretata,
per un rilancio dell'agricoltura, dal Piano di sviluppo
rurale della Valle d'Aosta, varato dal Consiglio regionale
nel 2000 e oggi a metà del suo svolgimento.
Forti di questo sforzo di programmazione, possiamo ora pensare
in modo più preciso ai protagonisti della nostra
agricoltura: gli agricoltori, il territorio, i prodotti.
Con la firma di un documento di lavoro si è concluso
un lungo e articolato lavoro di confronto con le 15 organizzazioni
agricole che compongono la Table de concertation agricole.
Questo importante documento riporta l'analisi dell'attuale
situazione, elenca le cose che si è stabilito di
fare e la tempistica per la loro realizzazione.
In modo ancor più diretto, una serie
di incontri organizzati a livello di comunità montane
ha permesso il confronto con gli allevatori sui temi più
attuali del settore quali il programma carne, il progetto
"latte-qualità", le quote latte.
Sul territorio rurale lavorano in sinergia gli agricoltori
e i consorzi di miglioramento fondiario, proprio per la
complessità della gestione dell'irrigazione, della
viabilità e dell'elettrificazione rurale, degli alpeggi
e del riordino fondiario molta attenzione è stata
riservata al settore attraverso una circolare che disegna
i criteri e i vincoli per gli interventi e l'operatività
dei consorzi.
Sulla qualità dei prodotti abbiamo
operato con dei gruppi tecnici: il primo e più importante
risultato da sottolineare è il nuovo disciplinare
della DOP Fontina che, a 46 anni dal primo, aggiorna il
testo, riordinando norme contenute in regolamenti e circolari
del Consorzio, e comprendendo nel testo normativo scelte
tecniche fondamentali: territorialità dell'intera
filiera - compreso l'utilizzo di foraggio locale - tracciabilità,
utilizzo di fermenti locali
In linea generale riteniamo tuttavia che la qualità
dei nostri prodotti non sia sufficientemente nota: attraverso
una importante e qualificata azione di promozione contiamo
di rilanciare il prodotto Valle d'Aosta, e con esso il reddito
delle aziende. Abbiamo iniziato con il concorso Fontina
d'alpage.
Roberto Vicquéry
Assessore all'Agricoltura, Risorse naturali e Protezione
civile
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