Il deperimento del pino silvestre

I cambiamenti climatici mettono a rischio lo stato di salute delle foreste della Valle d’Aosta. Alcuni studi hanno dimostrato che esistono fattori predisponenti che possono preparare il terreno al declino di intere aree forestali. Tali fattori ambientali, uniti all'azione di fattori scatenanti che limitano le riserve energetiche delle piante e di fattori determinanti, quali funghi, insetti e nematodi, possono portare al deperimento irreversibile di una pianta.

Il pino silvestre è una specie molto presente nelle Alpi Occidentali: esso, infatti, occupa tutte le zone bioclimatiche in una fascia altitudinale compresa tra la pianura e il piano montano superiore (da 200 a 2000 m di quota). In Valle d’Aosta la superficie complessiva interessata dalle pinete è di circa 5.000 ha (5,6% della superficie forestale regionale). Le pinete di pino silvestre hanno una distribuzione pressoché ininterrotta in tutto il piano montano. La distribuzione attuale del pino silvestre in Valle d’Aosta è il risultato delle caratteristiche climatiche dal postglaciale ad oggi e dell'uso del suolo da parte dell'uomo, che ne ha fortemente modificato l'areale. La specie è caratterizzata da tolleranza allo stress, è spiccatamente pioniera e predilige climi continentali dove rappresenta una fase stabile della successione. Per questo motivo può crescere in zone sfavorevoli alle specie concorrenti. Nonostante sia una specie particolarmente resistente, a partire dagli anni '80 del secolo scorso si è verificato un declino della vitalitàdel pino silvestre su scala europea.

Il deperimento del pino silvestre sull'arco alpino è un fenomeno preoccupante che ha spinto la Regione Autonoma Valle d'Aosta, la Regione Piemonte, l'ufficio per le foreste e il paesaggio del Cantone Vallese ad approfondirne le cause grazie ai finanziamenti del programma Interreg III A Italia-Svizzera. Il progetto ha visto la stretta collaborazione dell'Università di Torino - Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali (DiVAPRA) e Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e gestione del territorio (AGROSELVITER) con il WSL (Istituto Federale di ricerca sulle foreste, la neve ed il paesaggio) di Birmensdorf (Zurigo) ed ha portato alla realizzazione della pubblicazione in allegato.

 

Per aspetti fitosanitari è possibile rivolgersi al Corpo forestale della Valle d’Aosta – Ufficio monitoraggio fitosanitario ( tel. 0165 527310).

 



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