EDITORIALE
EDITORIALE
di Alberto Cerise
Assessore al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche
Affascinati e intimoriti dal suo carattere bizzarro e impetuoso, dal suo sornione scorrere lento e pacifico per risvegliarsi gonfia e minacciosa dopo le piogge, ci dimentichiamo troppo spesso che la Dora rappresenta per l'intero territorio attraversato un'autentica ricchezza e una significativa risorsa. Una ricchezza, nel senso che il fiume - oltre a distribuire l'acqua per tutte le nostre necessità - rappresenta il crogiolo degli equilibri vitali del territorio; una risorsa, per la quantità di attività e interessi che il suo passaggio potrebbe suscitare, e che invece oggi non risultano sufficientemente valorizzati. La Dora rappresenta inoltre, nel bene e nel male, il filo conduttore di tutti i nostri assetti territoriali: confluenza delle acque dei torrenti laterali, linea di riferimento della viabilità del fondovalle, confine per molti territori comunali, ultimo recettore e naturale depuratore dei residui inquinanti.
L'alluvione del 2000 ci impone di ripensare all'assetto idraulico della Dora; dopo gli interventi urgenti di prima e immediata protezione degli abitati, sono stati avviati alcuni studi sistematici, e presto avremo elementi per iniziare a predisporre un piano di azioni coordinate. Dovremo aprire un momento di confronto e di dibattito con tutte le Amministrazioni cointeressate alla gestione del corso del fiume; è dunque giunto il momento di sostare a riflettere sui problemi e le opportunità connessi alla presenza della Dora, per allargare la nostra visuale e raccogliere elementi di valutazione sulle scelte possibili.
Per tutti questi motivi abbiamo ritenuto di chiudere questo ciclo dedicato all'acqua con un numero interamente dedicato a lei: Djouie, come suona in patois il nome della Dora - un suono che richiama il fruscìo del suo scorrere e il luccicare al sole della sua superficie. Abbiamo così pensato di includere una pagina con i versi che la Dora ha ispirato ai poeti valdostani, a ricordarci che essa non ci pone solo problemi tecnici e la sua importanza non è unicamente legata al ruolo fisico-geografico che riveste, ma che la sua presenza ha anche un posto centrale nell'ambiente, nell'immagine e nella cultura della nostra regione.
 
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