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Joà
Giochi tradizionali in Valle d'Aosta

- Aosta
5 Luglio 2003 - 19 Ottobre 2003
MOSTRA CHIUSA

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Questa è la prima mostra interamente dedicata ai giochi o, se si preferisce, agli sport tradizionali, una realtà viva e presente in Valle d’Aosta. Praticati ogni anno da migliaia di persone, queste attività hanno vinto la sfida con il tempo e sono arrivate sino ai nostri giorni pressoché “intatte” grazie alla spontaneità della partecipazione popolare ed al radicamento nella cultura e nell’ambiente alpino. Questa mostra documentaria vuole, da un lato, essere veicolo di scoperta e conoscenza degli esport de nohtra tera, delle regole, degli strumenti e degli aspetti socio-culturali che li caratterizzano, e, dall’altro, intende rendere omaggio ai protagonisti di questi sport, agli uomini e alle donne che giocano, ai bambini che imparano, ai vecchi giocatori che affollano i bordi dei campi durante le giornate di gioco e ancora prendono parte all’intensa vita sociale, conviviale e ricreativa, che fa da contorno alla disputa delle gare, dei tornei e dei campionati.
Tsan, fiolet, rebatta e palet, gli sport che verranno presi in considerazione dalla mostra, sono quattro facce di un’attività ludica e atletica che trova nella stretta correlazione con il calendario agro-pastorale uno dei suoi tratti distintivi. I campi da gioco, infatti, ancora in buona parte ricavati da prati a destinazione agricola, cambiano ubicazione nel corso del campionato primaverile in relazione alla crescita dell’erba dei pascoli e “salgono” verso le cime, precedendo di poco lo spostamento delle mandrie negli alpeggi. Il solo palet, per certi versi simile al gioco delle bocce, impiega gli sterrati, oltre alle poche strutture fisse, protraendo la stagione di gioco oltre l’estate e arrivando quasi a coprire tutti i mesi dell’anno. Difficilmente decodificabili di primo acchito, anche se oltremodo suggestivi, i giochi tradizionali valdostani, specie nel corso delle domeniche primaverili e autunnali, si offrono allo sguardo di chi viaggia lungo l’asse centrale e le valli laterali della regione destando legittime curiosità in chi da non appassionato vorrebbe però saperne di più.
La mostra intende testimoniare il passato ed il presente di queste pratiche sportive, ricostruite attraverso una selezione accurata di fotografie provenienti da archivi pubblici e privati e immagini più recenti di tipo amatoriale. Strumenti del gioco, attrezzi e oggetti verranno accompagnati da video appositamente realizzati per l’occasione. Una trama sonora suggerirà sensazioni uditive “catturate” durante le competizioni. Le fotografie di Francesco Galli, inoltre, documenteranno con notevole sensibilità etnografica le differenti fasi dei giochi, restituendo, attraverso l’intensità iconografica delle immagini scattate nel corso del campionato appena terminato, tutto l’impegno atletico e la forza dirompente della passione che contraddistinguono i giocatori degli sport tradizionali. Tutto questo concorrerà a fare di questa mostra un’occasione di scoperta e di approfondimento della complessa realtà etnografica della Valle d’Aosta.
CATALOGO ESAURITO



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