2022 - Giornata nazionale del paesaggio

 

La Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali aderisce alla Giornata nazionale del Paesaggio del 14 marzo 2022, istituita dal Ministero della Cultura, proponendo una breve analisi del paesaggio culturale in Valle d’Aosta per rendere partecipe la popolazione della bellezza della nostra Regione.

Il paesaggio, così come lo vediamo oggi, è il frutto di numerose trasformazioni avvenute nel corso dei secoli per rendere abitabile, coltivabile e utilizzabile un territorio arido, scosceso e rude; è il risultato del lavoro di innumerevoli generazioni che ha condotto ad un’organizzazione agraria ricca di elementi.

Il costante intervento delle comunità, atto ad ampliare le superfici da sfruttare dal punto di vista agricolo, a realizzare le vie di spostamento e l’approvvigionamento idrico, con gli insediamenti, ha costruito nelle epoche passate quello che noi oggi ammiriamo: il paesaggio culturale.

 

Hône e Arnad: tratto della valle centrale. Hône e Arnad: tratto della valle centrale.

Verrayes e Saint-Denis: tratto della valle centrale. Verrayes e Saint-Denis: tratto della valle centrale.

Bionaz e Oyace (a sinistra) e Valgrisenche (a destra): tratti di valli laterali. Bionaz e Oyace (a sinistra) e Valgrisenche (a destra): tratti di valli laterali.


 

PERCORSI STORICI

Consistono in mulattiere per i valichi, percorsi di connessione tra villaggi, vie di monticazione e sentieri che permettono, a tutte le quote, l’accesso a coltivi, boschi, pascoli, ma anche per pellegrinaggi e processioni religiose.

Oltre al tracciato vero e proprio e all’importanza funzionale, i percorsi storici si distinguono per la loro struttura: muri a secco sono a sostegno del terreno, a valle e/o a monte, eventualmente dotati di rudimentali scalette realizzate con pietre sfalsate, sporgenti dal paramento. Altra caratteristica è il piano di calpestio: semplice terra battuta; accoltellato per stabilizzare il fondo; acciottolato o lastricato per impreziosire i passaggi, gradini e gradoni lapidei per superare i dislivelli.

La parte immediatamente visibile è senza dubbio quella delle delimitazioni, atte ad evitare che il bestiame uscisse dal sentiero e si immettesse nei coltivi, dalle più semplici palizzate in legno, alle più ricercate recinzioni, ai “cumuli” di pietre a formare muri d’ala, alle pietre piatte verticali conficcate nel terreno; a volte sussistono file di aceri o frassini.

 

Perloz (a sinistra): mulattiera tra due muretti delimitata da frassini; Pontboset (a destra in alto): ponte sull'Ayasse; Arvier (a destra in basso): staccionate. Perloz (a sinistra): mulattiera tra due muretti delimitata da frassini; Pontboset (a destra in alto): ponte sull'Ayasse; Arvier (a destra in basso): staccionate.


 

RUS

Accanto ai sentieri, i rus (canali artificiali), segnano il paesaggio non solo per il loro solco - nelle zone più asciutte reso più impermeabile da massicciata di fondo e pareti in lastre di pietra - ma soprattutto per la differenza di colture: quella irrigua a valle del corso (caratterizzata da coltivazioni foraggere), quella secca o il bosco a monte.

 

Lillianes (a sinistra): canale rurale; Lillianes (a destra in alto): vasche; Nus (a destra in basso): ru Mazod. Lillianes (a sinistra): canale rurale; Lillianes (a destra in alto): vasche; Nus (a destra in basso): ru Mazod.

 

 

TERRAZZAMENTI

Altri segni forti, che sono stati determinati dal sistema di utilizzo del suolo, sono i terrazzamenti, strutture murarie di sostegno delle terre che servono a mitigare la pendenza, migliorare l’esposizione, fermare il dilavamento delle acque. Sono in gran parte paralleli alle curve di livello, realizzati in modo discontinuo o per lunghe fasce, in alcuni tratti anche perpendicolari, a chiudere l’appezzamento.

Vicino ad essi sono spesso presenti i cumuli di pietre derivanti dallo spietramento e dalla pulizia dei prati e, soprattutto, dei campi: sono disposte lungo le linee di confine degli appezzamenti, lungo la massima pendenza, o a mucchi, soprattutto su rocce preesistenti.

 

 

 

NUCLEI STORICI

Se i percorsi sono le maglie di una fitta trama irregolare, i nuclei storici ne sono i nodi. La configurazione degli abitati dipende sia dall’orografia sia dal tipo di relazione con l’asse viario e, ovviamente, dalla loro importanza:

Bourgs, luoghi di aggregazione primaria, relazionati ai più importanti percorsi storici, spesso anticamente difesi con sistemi di chiusura (cinte murarie, porte, torri, castelli o caseforti).

 

Bard: Bourg e Forte. Bard: Bourg e Forte.

 

 

Villes, nuclei di concentrazione della popolazione già in epoca medievale, caratterizzati spesso da piani particellari compatti ed ordinati, sedi di residenze signorili o di comunità forti.

 

Ayas: ville (al centro nella fotografia). Ayas: ville (al centro nella fotografia).

 

 

Villages, nuclei di minor dimensione, nei quali prende importanza particolare il rapporto con il contesto agricolo e naturale.

 

Torgnon: village Triatel. Torgnon: village Triatel.

 

 

Hameaux, nuclei abitati più piccoli dei villages.

 

Bard: hameau Albard. Bard: hameau Albard.

 

 

Vi sono poi altri agglomerati, privi di un ruolo storico di centralità nei confronti del territorio circostante o di più recente formazione.

 

Aosta: quartiere operaio Cogne. Aosta: quartiere operaio Cogne.


Eventi culturali



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