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Dipartimento politiche del lavoro |
Lavoro e occupazione
L’occupazione regionale nel periodo 1999-2003 è cresciuta del
6,7%, a fronte del 5,7% dell’Italia nord ovest e del 6,2% dell’Italia
nel suo complesso.
Il tasso di disoccupazione permane su valori pari a circa la metà
della media nazionale, 4,1%, mentre il tasso di occupazione
è sensibilmente più elevato, 66,5%.
Per quanto riguarda il tasso di occupazione complessivo e il tasso
di occupazione femminile, i dati della Valle d’Aosta relativi al
2003 consentono di affermare che nel caso della nostra regione
gli obiettivi per il 2005 sono stati entrambi già pressoché raggiunti
(tasso occupazione femminile 57,5%, obiettivo di Lisbona
57%; il tasso di occupazione complessivo 66,5% obiettivo di
Lisbona 67%); per contro, la situazione complessiva dell’Italia
appare decisamente lontana da entrambi.
Nel periodo 1999-2003 gli avviamenti al lavoro sono cresciuti ad
un tasso medio annuo del 6,6%. In base all’indagine trimestrale
sulle forze lavoro dell’Istat nel periodo 1999-2003 sono stati
creati circa 3.000 nuovi posti di lavoro. Questi andamenti positivi
hanno determinato un aumento del tasso di occupazione,
che è passato dal 62% del 1999, al 66,5% del 2003. Il tasso di
attività è passato dal 66,4% del 1999 al 69,3% del 2003. A beneficiare
dell’ampliamento dei livelli occupazionali è soprattutto
la componente femminile: 60% della domanda di lavoro aggiuntiva,
tasso di femminilizzazione dell’occupazione nel 2003 al
42,3%. Ma il divario tra il tasso di occupazione maschile (75,6%)
e quello femminile (57,5%) permane piuttosto ampio. La quota
più rilevante della domanda aggiuntiva è spiegata dal terziario.
Nel corso dell’ultimo quinquennio le assunzioni con contratti
atipici sono cresciute del 59% ed il loro peso è passato dal
61,1% del 1999, al 75,5% del 2003. Il ruolo più importante è
svolto dai contratti a tempo determinato, mentre il tempo parziale
è ancora modesto; le assunzioni avvenute in base a contratti
di lavoro interinale, a partire dal 1999, sono progressivamente
cresciute, le 3.300 del 2003 sono il 13% del complesso
delle assunzioni.
Le performance della domanda di lavoro, da un lato, e la riduzione
del bacino dell’offerta di lavoro locale dall’altro, hanno
determinato un contenimento del tasso di disoccupazione su livelli
modesti, considerato che secondo l’Istat esso è stato nel
2003 in media, pari al 4,1%.
L’incremento delle tensioni sul lato dell’offerta di lavoro nel
corso del 2003 ha interessato quasi esclusivamente la componente
maschile della forza lavoro. La disoccupazione regionale
è circa la metà della media italiana. Le tensioni più importanti
sul lato dell’offerta di lavoro interessano maggiormente gli
adulti. L’incidenza delle persone con più di 30 anni sullo stock
totale delle persone in cerca di occupazione tra il 2002 ed il
2003 è aumentata, passando dal 67,1% al 69,2%.
L’attività
Le attività che hanno caratterizzato i servizi del Dipartimento politiche
del lavoro si possono suddividere in tre ambiti:
- l’ambito delle politiche del lavoro attuate con il contributo del
Fondo sociale europeo, che vede l’Agenzia regionale del lavoro
l’organismo per la programmazione e la sorveglianza delle attività
del Fse, per la nuova programmazione 2000/2006, e all’interno
delle quali confluiscono anche le attività dei servizi
all’utenza, quali l’incontro domanda e offerta di lavoro, l’orientamento,
l’integrazione lavorativa dei disabili, il punto impresa
(illustrate nel punto “servizi del dipartimento”) e la formazione,
quale quella attuata dalle imprese, quella finalizzata all’ingresso
al lavoro dei giovani, e l’orientamento scolastico e
professionale;
- i servizi gestiti dal Dipartimento attraverso il Piano di politica
del lavoro, come ad esempio parte dell’erogazione di contributi
alle imprese;
- i servizi trasversali del Dipartimento a supporto delle politiche
del lavoro e del Fondo sociale europeo.
Le politiche del lavoro attuate con il contributo del Fondo sociale europeo
Una parte dell’attività comune a tutte le misure in cui si articola
il Programma operativo regionale (Por) è costituita dalla predisposizione
degli “Inviti a realizzare progetti da realizzare con il
contributo del Fondo sociale europeo”, banditi nell’anno 2003-
2004, e dalla relativa fase di valutazione che ne è conseguita.
I risultati:
- inviti a presentare progetti: 9;
- progetti presentati: 362, oltre ad un bando ancora in fase di valutazione;
- progetti approvati: 120;
- valore complessivo impegnato: 23.497.316,41 euro per gli anni
2004-2005.
É stato inoltre bandito un appalto per l’affidamento di 11 lotti di
attività di assistenza tecnica per l’attuazione del Por, per un importo
totale di 852.899,18 euro.
I servizi
Il Servizio Flèchemploi
Il servizio Incontro domanda e offerta-Flèchemploi è lo strumento
di politica del lavoro finalizzato a favorire l’incontro fra lavoratori
e imprese.
Servizi alle imprese:
- 580 selezioni di personale, segnalazione di circa 5000 nominativi
alle aziende,
- circa 260 ricerche di personale provenienti dalle aziende interessate
pubblicate su rivista e sito internet,
- 183 nuove aziende su un totale di 1437 imprese e società
“clienti” si sono rivolte per la prima volta al servizio,
- 120 aziende hanno usufruito della consulenza in materia di normative,
incentivi nazionali e regionali, fabbisogno occupazionale,
preselezione e formazione.
Servizi ai lavoratori, che si dividono in attività di sportello e
di consulenza orientativa. Per quanto riguarda lo sportello:
- 3817 persone di cui 1416 alla ricerca del lavoro ed iscritte
al servizio di preselezione,
- 769 persone si sono iscritte per la prima volta nell’anno,
- 547 persone hanno rinnovato la loro iscrizione,
- 755 persone, di cui 341 maschi e 414 femmine, sono attualmente
iscritte alla banca dati.
Per quanto riguarda la consulenza orientativa,circa 800 persone
hanno usufruito della possibilità di uno o più colloqui di
orientamento professionale, con un esperto del mercato del lavoro,
inoltre è stata garantita un’assistenza individualizzata
per chi ne ha fatto richiesta.
Inoltre sono stati offerti i seguenti servizi: informazione e assistenza
sui bandi pubblici; informazioni sul sistema delle imprese
locali; informazioni sull’offerta formativa e orientativa;
informazioni sulle opportunità di lavoro locali, nazionali, comunitarie;
assistenza nella ricerca di opportunità lavorative
tramite Internet e nella redazione del curriculum vitae o di altri
strumenti per la ricerca del lavoro.
Il Servizio per l’integrazione lavorativa
Il Servizio promuove percorsi di avvicinamento al lavoro e interventi
di integrazione lavorativa in favore di persone disabili e/o
in situazione di svantaggio sociale. Nell’ambito del Programma di
lavori di utilità sociale, il Servizio ha curato i lavori di predisposizione
della nuova programmazione del Piano di politica del lavoro,
partecipando ai gruppi di lavoro interistituzionali e provvedendo
all’elaborazione del regolamento applicativo. Il Servizio ha
altresì impostato e coordinato la fase di raccolta delle adesioni
dei lavoratori collaborando con lo Sportello Flèchemploi nonché
con le Sezioni Circoscrizionali per l’Impiego. Tale attività conta ad
oggi 150 adesioni. Inoltre, il Servizio ha svolto attività di tutoraggio
per 9 allievi in Borsa lavoro o tirocini di orientamento, formazione
e pre-assunzione. Nell’ambito della collaborazione con
Flèchemploi, ha colloquiato 120 persone. Ha garantito la presa in
carico integrata per 26 allievi coinvolti nella sperimentazione di
percorsi di avvicinamento al lavoro nell’ambito di Equal-Intesa
nonché per 18 allievi coinvolti in percorsi individualizzati di
orientamento e formazione.
Il servizio orientamento
Le azioni di orientamento messe in campo sono state rivolte a diverse
tipologie d’interventi: la consulenza per gli insegnanti delle
scuole medie inferiori, la produzione di guide, distribuite a tutti
i ragazzi delle classi quinte e terze delle scuole superiori e delle
scuole medie inferiori, gli interventi presso le scuole, colloqui
informativi/orientativi con persone disoccupate, colloqui informativi/
orientativi con i giovani per la scelta post-diploma, assistenza
per l’erogazione di buoni formativi.
Nel corso dell’anno 2004 sono stati 350 i colloqui realizzati.
Per i ragazzi in obbligo formativo, su segnalazione della Sovrintendenza
agli studi, sono stati contattati circa 200 giovani, nati
negli anni tra il 1986 e il 1990, che hanno potuto beneficiare di
colloqui informativi. Il Servizio per gli insegnanti è, invece, un
servizio finalizzato a supportare il corpo docente nelle attività di
orientamento attraverso incontri presso l’Agenzia del lavoro o presso le scuole stesse; le scuole medie coinvolte sono state 10
per un totale di 34 classi terze con circa 680 ragazzi.
Il Punto impresa
Nel 2004, le attività del Punto impresa sono così riassumibili:
- Sportello: ha visto un passaggio di 390 persone, di cui il
57% circa è rappresentato da donne,
- Colloqui di orientamento e di approfondimento dell’idea imprenditoriale:
circa 120,
- Corso di base alla creazione di impresa: 6 corsi per 66 partecipanti,
di cui 36% donne,
- Formazione individualizzata: 50% dei partecipanti ai corsi,
- Valutazione dei progetti: 5 progetti presentati.
Gli incentivi regionali
Gli incentivi erogati, a partire dalla data di approvazione del
nuovo Piano di politica del lavoro (9 agosto 2004), hanno riguardato
i seguenti ambiti.
1_ Promuovere e sostenere percorsi di orientamento, formazione
e sostegno all’inserimento lavorativo:
- Progetti depositati: 13
- Totale persone assunte relativamente ai progetti presentati:
13
- Spesa necessaria alla copertura delle domande presentate:
110.914 euro.
2_ Erogare incentivi per favorire l’assunzione di persone svantaggiate
e/o disabili:
- Progetti depositati: 4,
- Totale persone assunte relativamente ai progetti presentati:
4, tutti di sesso maschile,
- Tipologia dei lavoratori assunti: detenuto, ex-detenuto o
in misura alternativa alla detenzione, alcolista o ex-alcolista,
persona disoccupata portatrice di handicap fisico
con invalidità civile compresa tra il 46 e il 79%,
- Spesa necessaria alla copertura delle domande presentate:
116.993 euro.
3_ Favorire l’inserimento lavorativo di persone disabili e svantaggiate
presso gli enti locali ed i loro enti strumentali:
- Progetti depositati: 1,
- Totale persone assunte relativamente ai progetti presentati:
1,
- Spesa necessaria alla copertura delle domande presentate:
11.677 euro.
4_ Promuovere lavori di utilità sociale per i lavoratori e lavoratrici
gravemente a rischio di esclusione dal mercato del
lavoro:
- Progetti depositati: 25,
- Rimborso al 70% del costo del lavoro: 25,
- Totale persone assunte relativamente ai progetti presentati:
67,
- Numero Enti pubblici coinvolti: 25, di cui 24 Comuni e 1
Comunità montana,
- Spesa necessaria alla copertura delle domande presentate:
655.713,35 euro.
Situazione incentivi progetti approvati nel 2003 e finanziati nel 2004
1_ Contributi per favorire l’assunzione di lavoratori appartenenti alle fasce deboli del mercato del lavoro:
- Progetti: 43
- Spesa impegnata: 561.403,73 euro.
2_ Rendiconto dei contributi per favorire l’assunzione di soggetti
svantaggiati:
- Progetti: 20
- Spesa impegnata: 270.305,24 euro.
3_ Rendiconto dei contributi per favorire il raggiungimento dei
requisiti per la pensione di vecchiaia o anzianità:
- Progetti: 1
- Spesa impegnata:766,13 euro.
4_ Rendiconto dei contributi per la trasformazione a tempo indeterminato
dei contratti a termine:
- Progetti: 7
- Spesa impegnata: 21.691,18 euro.
5_ Rendiconto dei contributi per il sostegno alle nuove imprenditorialità:
- Progetti: 5
- Spesa impegnata: 82.057,10 euro.
6_ Rendiconto dei contributi per favorire l’inserimento lavorativo
di disabili presso gli enti locali:
- Progetti: 3
- Spesa impegnata: 34.500 euro.
7_ Rendiconto dei contributi per lavori di utilita’ sociale:
- Progetti: 6
- Spesa impegnata: 39.423,96 euro.
I servizi trasversali a supporto delle politiche
del lavoro e del Fondo sociale europeo
Il sistema informativo
Il sistema informativo del Dipartimento politiche del lavoro è
sviluppato a supporto sia delle azioni previste dal Programma
operativo regionale sia delle tradizionali politiche del lavoro.
Da un lato si caratterizza come strumento di supporto alle attività
interne e dall’altro come supporto alle fasi di programmazione,
gestione, valutazione, attuazione, monitoraggio,
consuntivazione e rendicontazione tipiche del Fondo sociale
europeo. L’implementazione dei dati avviene on-line sul portale
web dell’Amministrazione, direttamente dai soggetti esterni,
promotori e attuatori, abilitati allo scopo. Nel corso del
2004 è continuato lo sviluppo e il potenziamento del sistema
informativo Sispor, dedicato al supporto alla gestione e monitoraggio
del Por Valle d’Aosta 2000-2006, allo scopo di garantire
e migliorare le prestazioni offerte. Inoltre sono proseguite
le attività di analisi e sviluppo del sistema informativo per
la gestione dei futuri servizi regionali per il lavoro (gestione
del collocamento).
L’informazione e le pubblicazioni
Le attività di informazione che hanno caratterizzato l’anno
2004 includono principalmente la produzione delle riviste, settimanale
(Obiettivo lavoro news) e trimestrale (Obiettivo lavoro monografico), realizzate col contributo del Fondo sociale europeo,
oltre al materiale informativo a supporto dei soggetti attuatori
delle iniziative co-finanziate e a supporto di eventi
particolari.
L’osservatorio economico e del mercato del lavoro
Le principali iniziative che sono state attuate dal servizio si riferiscono
a relazioni, studi e ricerche come l’indagine sulle
“Dinamiche recenti del settore industriale in Valle d’Aosta” e il
“Rapporto sul mercato del lavoro della Valle d’Aosta 2002-
2003”, pubblicati sulla rivista trismetrale Obiettivo lavoro monografico.
Nell’ambito dell’attività ricorrente sono stati prodotti
e diffusi materiali e letteratura grigia a supporto metodologico
della realizzazione del Por 2000/2006 del Fse, e il
coordinamento delle ricerche svolte da consulenti per conto
del Dipartimento o nell’ambito dei progetti del Fse.
Iniziativa di eccellenza
Il Piano triennale di politica del lavoro
Attraverso questo strumento programmatorio l’Amministrazione
intende in primo luogo riequilibrare gli scompensi derivanti dalle
discontinuità e precarietà dei rapporti di lavoro ed in secondo
luogo elevare la qualità del lavoro per renderlo l’elemento di competitività
del sistema economico e sociale valdostano.
Quello, recentemente deliberato dal Consiglio regionale, è il 6°
Piano di politica del lavoro, che s’inserisce in un contesto storico
molto diverso rispetto al passato, basti pensare alle nuove leggi
nazionali di rifoma del mercato del lavoro e alle indicazioni provenienti
dall’Unione europea, con la Strategia europea per l’occupazione;
contesto che ha richiesto scelte e linee prioritarie d’intervento
peculiari. Inoltre, esso è il frutto di un lavoro sinergico
da parte degli esperti di politica del lavoro del Dipartimento e di
concertazione tra le parti sociali, considerate vera e propria risorsa
del sistema.
La dotazione finanziaria per il triennio 2004-2006 ammonta a
12.595.089 euro, mentre quella per il 2004 è stata di 4.198.363
euro.
Tra gli obiettivi individuati dal Piano si ricordano: assicurare ai lavoratori
un lavoro di qualità in condizioni di regolarità e sicurezza,
valorizzare le specificità di genere, età e le diverse abilità, rispondere
alle esigenze di competitività del sistema imprenditoriale,
elevando la preparazione professionale della forza lavoro, attivando
un sistema di servizi per l’impiego pubblico, rapido e puntuale
per il reperimento della manodopera, sostenere le vocazioni
all'imprenditorialità, come forma di autoimpiego, destinate a
loro volta a generare ulteriori opportunità di lavoro subordinato e
di nuove attività imprenditoriali.
Un'articolata strategia regionale è proposta per:
- potenziare l'osservazione del mercato del lavoro, i servizi per
l’orientamento, per l'impiego e per l'inserimento al lavoro dei
soggetti disabili e svantaggiati e le strutture per la formazione
professionale;
- elevare l'occupabilità delle lavoratrici e dei lavoratori, rafforzandone
la posizione sul mercato tramite interventi di informazione,
formazione, orientamento e delineando percorsi strutturati
di passaggio dalla disoccupazione al lavoro, potenziando
la qualificazione professionale, sia di primo che di secondo livello,
dei giovani in stretta integrazione tra i diversi comparti
del sistema formativo e scolastico;
- avviare un’azione, soprattutto di sensibilizzazione, per favorire
il ruolo degli enti locali a sostegno dello sviluppo economico
del territorio.
Un’altra sfida che la Valle d’Aosta intende accogliere attraverso il
nuovo Piano è quella proposta dall’Ue, al fine di “aumentare le
chances occupazionali per quei gruppi sociali che incontrano
maggiori difficoltà di inserimento nel lavoro”, consapevole del
fatto che “la condizione di svantaggio è una condizione multidimensionale
che va affrontata con modalità e strumenti diversificati
e articolati fra loro”. |
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