MONOGRAFIA NATURA ALLEATA
Gli equilibri minimizzando l'impatto ambientale, i consumi energetici, la produzione di rifiuti.
VERSO NUOVI EQUILIBRI?
di Raffaele Rocco
Quasi la metà della popolazione mondiale vive in una città e nei paesi industrializzati questo rapporto aumenta notevolmente: quanto più l'Uomo si allontana dalla Natura, tanto più si fa vivo il mito della Natura quale Paradiso perduto. La Natura ci viene presentata dalla pubblicità, dalle riviste e dalla televisione come un mondo idilliaco in cui l'armonia e la tranquillità sono sovrane, senza ombra di conflitti o di prevaricazioni che invece caratterizzano la nostra società. Solo i documentari naturalistici ci ricordano quanta violenza e spietata ferocia siano insite nella lotta per la sopravvivenza unica vera e assoluta legge che governa il mondo della natura e ne regola gli equilibri.
Anche l'Uomo non è potuto sfuggire a questa legge e ha lottato per la sopravvivenza con astuzia e intelligenza impiegando spesso le stesse armi della Natura per favorire lo sviluppo della propria specie. Ormai però non si tratta più di garantire la sopravvivenza, bensì di salvaguardare, favorire e indirizzare il livello di sviluppo sociale ed economico raggiunto.
Un prossimo numero di questa rivista sarà dedicato ad affrontare i temi dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile, mentre gli articoli che seguono testimoniano di un diverso modo di governare e modificare il territorio: dal nuovo rapporto tra ambiente e agricoltura, alla rimeditazione sulle tecnologie e i materiali da costruzione, alle tecniche di ricostruzione del manto erboso sulle zone denudate, alla depurazione delle acque o del suolo attraverso l'impiego di vegetali o di microrganismi.
Lo studio dei processi naturali finalizzato a scoprire i meccanismi che spontaneamente si attivano in condizioni particolari, per ricostruirli e accelerarli al servizio delle esigenze dell'Uomo e per riparare i danni provocati in passato o che possono accadere per incidente. Ad esempio che cosa succede spontaneamente su un terreno nudo? Attraverso quali tappe e stadi vegetazionali si ripopola il bosco, per arrivare al suo climax, il suo aspetto stabile? Come è possibile intervenire per accelerare gli stadi intermedi e arrivare in fretta ad una situazione di equilibrio?
L'Uomo ha ormai raggiunto la capacità di distruggere in modo totale e definitivo il proprio mondo, ma da questa posizione ha anche compreso che la sua stessa sopravvivenza dipende da questo modo, senza alternative: bisogna cercare e costruire un equilibrio tra Natura e Uomo, tra esigenze di sviluppo e consumo di risorse.
In questo numero parleremo quindi di tecniche particolari per conseguire l'equilibrio, nella convinzione che le tecniche non sono "buone" o "cattive", ma semplici strumenti degli uomini per conseguire risultati. È quindi l'uso che si fa delle tecniche che può essere "buono" o "cattivo", la grande sfida del futuro è capire che cosa è un uso "buono" e uno "cattivo".
Nel seguito verranno illustrate tecniche che riteniamo "buone", rispettose degli equilibri naturali perché tentano di ricostruire processi naturali. Sono esempi limitati, ma efficaci nel dimostrare che si può operare in modi diversi da quelli tradizionali, seppure in casi molto specifici e particolari. Si tratta di un inizio che non va sopravvalutato, ma per il quale vale la pena di impegnarsi per sfruttare tutte le opportunità possibili.
   
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