EUROPA
Interreg รจ giunto alla sua terza edizione. Nei nuovi documenti di programmazione viene riservato un ruolo prioritario allo sviluppo di progetti di gestione del territorio e di valorizzazione ambientale.
INTERREG III
di Jean-Pierre Fosson
La Commissione europea, con Comunicazione C (2000) 1101 del 28.04.2000, ha stabilito gli orientamenti dell'iniziativa comunitaria Interreg III e ha invitato gli Stati membri a presentare programmi nei sei mesi successivi.
L'obiettivo generale di Interreg rimane, come nei due precedenti periodi di programmazione, quello di "evitare che i confini nazionali ostacolino lo sviluppo equilibrato e l'integrazione del territorio europeo".
La nuova fase si articola in tre sezioni:
A. cooperazione transfrontaliera tra regioni di frontiera contigue;
B. cooperazione transnazionale ai fini della promozione di una maggiore integrazione territoriale tra ampi raggruppamenti di regioni;
C. cooperazione interregionale sull'intero territorio dell'Unione mediante la creazione di reti specifiche.
La Valle d'Aosta sarà interessata da tutti gli ambiti suddetti, in particolare dai volets A e B.
A. COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA
Per quanto attiene alla cooperazione transfrontaliera, due sono i programmi operativi attualmente in fase di esame a Bruxelles:
1. ALCOTRA (Alpi Latine/Cooperazione Transfrontaliera) che comprende il confine continentale tra Italia e Francia (Valle d'Aosta, Province di Torino, Cuneo e Imperia, Départements della Savoia, Alta Savoia, Hautes-Alpes, Alpes-Haute-Provence e Alpes Maritimes), il cui documento di programmazione è stato approvato dalla Conferenza delle Autorità proponenti il 31 ottobre scorso.
L'Asse 1 di ALCOTRA - "Territorio - gestire in comune gli spazi frontalieri in una prospettiva di sviluppo sostenibile" - persegue i seguenti obiettivi strategici:
- promuovere la gestione/valorizzazione integrata dei territori; promuovere la messa in rete degli Organismi, favorendo uno sviluppo economico sostenibile attraverso progetti globali di territorio; sostenere le attività agricole di montagna;
- rafforzare il coordinamento sui due lati della frontiera dei dispositivi di prevenzione dei rischi naturali (dissesto idrogeologico, valanghe, alluvioni) e degli interventi di protezione civile; armonizzare, e magari unificare, le azioni di intervento nel caso di catastrofi naturali;
- mantenere l'equilibrio degli ecosistemi e proteggere la ricchezza della diversità biologica in montagna;
- preservare e utilizzare razionalmente le risorse naturali.
2. Programma Italia - Svizzera (Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Bolzano, Cantoni Vallese, Ticino e Grigioni).
Anche questo documento di programmazione comprende un asse specifico per progetti finalizzati alla gestione del territorio: Asse 2 - "Sviluppare azioni di cooperazione per la gestione del territorio e la salvaguardia del patrimonio naturale, ambientale e culturale", con azioni volte alla salvaguardia/valorizzazione del territorio e delle attività turistiche, allo sviluppo di sistemi e strumenti comuni per la gestione del territorio, con specifico riferimento agli ambiti del rischio idrogeologico-ambientale e dell'integrazione delle politiche territoriali.
B. COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE
Per quanto riguarda invece la sezione B, cooperazione transnazionale, finalizzata alla promozione di una maggiore integrazione territoriale tra ampi raggruppamenti di regioni, particolare importanza è data alla partecipazione della Valle d'Aosta a due programmi operativi:
1. Mediterraneo Occidentale (comprende i territori dell'arco occidentale del Mar Mediterraneo e coinvolge cinque paesi dell'Unione europea).
2. Spazio Alpino (comprende l'intero arco alpino ed i territori ad esso adiacenti).
Le proposte di programmi sono state notificate alla Commissione europea. La loro approvazione avverrà verosimilmente nella primavera del 2001, a conclusione della fase negoziale tra i Servizi della Commissione e le Autorità designate dagli Stati membri.
Nel frattempo sarà approntato, per ciascun programma, il complemento di programmazione che indicherà in modo più puntuale le operazioni finanziabili; è prevista la pubblicazione dei bandi per la presentazione dei progetti entro il secondo semestre del 2001.
Per informazioni su Interreg III si può consultare il sito dell'Amministrazione regionale www.regione.vda.it alla voce "Europa - Fondi strutturali", per quelle su territorio e ambiente si può contattare il Dipartimento territorio e ambiente, 0165 272648.
d-terramb@regione.vda.it
Dedicheremo nei prossimi numeri ancora ampio spazio all'iniziativa Interreg III, evidenziando le diverse priorità di intervento incluse nel filone territorio-ambiente.
Merita far presente, comunque, la particolare attenzione che l'Amministrazione regionale sta riservando all'attivazione di progetti concertati e strutturanti di cooperazione, attualmente in via prioritaria sui volets A e B, sforzandosi di raccordare al massimo le diverse proposte progettuali.
A tal proposito, in accordo con la Struttura regionale competente per la programmazione Interreg e con le altre Strutture regionali interessate, il Dipartimento territorio ambiente intende coordinare un gruppo di lavoro nel quale dare un seguito alle numerose proposte in fase di definizione.
Sulla base di queste premesse, è quasi certo che anche questa nuova fase di Interreg contribuirà in maniera più che rilevante alla definizione di nuove politiche territoriali e ambientali comuni per l'arco alpino intero, costituendo così un'ottima occasione per la messa in rete degli operatori, per il miglioramento qualitativo dei servizi erogati, per la ricerca operativa in montagna e, infine, per la definizione di nuovi strumenti applicativi.



Scheda tecnica
Sintesi delle linee di intervento in materia di gestione e salvaguardia del territorio e rischi naturali, sulla base dei programmi operativi predisposti.

Interreg III A ALCOTRA
1.4 "Rischi naturali e protezione civile"
Misure e categorie di azioni
o Sviluppo della conoscenza reciproca degli attori mediante azioni di messa in rete e di scambio di competenze e di esperienze in materia di prevenzione.
o Miglioramento e coordinamento della prevenzione mediante azioni di condivisione di attrezzature (ad esempio sistemi d'informazione geografica, ecc…) per individuare e analizzare i vari rischi e la diffusione delle informazioni.
o Miglioramento e coordinamento dei dispositivi locali di emergenza.
o Scambi di esperienze e di know-how e coordinamento in materia di dispositivi di intervento al fine di migliorare la gestione delle emergenze, così come di definire strumenti di intervento comuni secondo la natura del rischio.
o Miglioramento e coordinamento della sicurezza in montagna (servizi di allarme e dispositivi di intervento).
o Azioni mirate allo sviluppo di una cultura comune della gestione dei rischi specialmente in materia di sicurezza dei beni e delle persone.

Interreg III A Programma Italia-Svizzera
2.1 "Gestione del territorio e salvaguardia delle risorse ambientali"
Linee di intervento
o Elaborazione di strumenti per la pianificazione congiunta dell'area transfrontaliera.
o Progettazione e realizzazione di sistemi transfrontalieri per la rilevazione e il monitoraggio dei rischi ambientali, idrogeologici e per la meteorologia.

Interreg III B Mediterraneo occidentale
Linee di intervento
o Promozione e protezione del patrimonio culturale e dei paesaggi.
o Prevenzione e gestione dei rischi naturali.
o Gestione delle risorse idriche.

Interreg III B Spazio alpino
Linee di intervento
o Natura e risorse.
o Buona gestione e promozione dei paesaggi e del patrimonio culturale.
o Cooperazione nel settore dei rischi naturali


   
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