ITINERARIO
Un itinerario, percorribile a piedi o in mountain bike, che permette di visitare un paesaggio costruito, ma non per questo privo di fascino.
IL LAGO DI PLACE MOULIN
di Matteo Giglio
La cartina con il tracciato dell'itinerario.In un numero monografico in cui si tratta approfonditamente di acqua e delle sue infrastrutture, non poteva mancare un itinerario che avesse come teatro un invaso artificiale. In Valle d'Aosta esistono numerose opportunità per recarsi in montagna e visitare una diga. In questa sede abbiamo optato per il lago di Place Moulin, situato nell'alta Valpelline e apprezzato dagli escursionisti per il particolare colore turchese delle sue acque.
La bellezza dell'ambiente in cui ci si muove è senza dubbio discutibile. Se da un lato la presenza dello sbarramento e dell'acqua ha mutato radicalmente i caratteri del luogo, dall'altra ha aggiunto un elemento distintivo che caratterizza lo scenario visibile. Gli argomenti contro la diga vanno certamente a compensare quelli a favore, tra cui spicca senz'altro la produzione di energia elettrica per un gran numero di persone.
Discorsi estetici e ambientali a parte, prendiamo atto della presenza di questo grande invaso artificiale e accettiamo questa modifica del paesaggio cercando di apprezzarne il fascino. Come già accennato, il colore delle sue acque è unico in Valle d'Aosta ed è dovuto principalmente ai particolari depositi fluvio-glaciali provenienti dal bacino a monte del lago. Un altro elemento che caratterizza Place Moulin è la presenza sulla riva destra idrografica di una stradina sterrata praticamente pianeggiante che consente di effettuare una tranquilla passeggiata. Lo scenario è quello dell'alta montagna, con la presenza costante della lunga catena delle Grandes Murailles e dell'imponente mole della Dent D'Hérins, cima che oltrepassa i quattromila metri di quota e molto ambita dagli alpinisti.
All'escursionista si presenta quindi un percorso per nulla faticoso, di una lunghezza complessiva di una decina di chilometri. È possibile percorrerlo in numerose maniere: le più frequenti sono senza dubbio a piedi e in mountain bike. Entrambi i mezzi conducono in fondo al lago, dove si trova il pittoresco villaggio di Prarayer. Al suo interno si nota immediatamente la costruzione dell'omonimo rifugio, una costruzione molto accogliente che offre posti letto e servizio di ristorazione.
Il larice monumentale, non lontano da Prarayer.Una curiosità offerta da Prarayer è rappresentata da una baita ubicata nel villaggio, sulla quale è infissa una lapide che ricorda il soggiorno di Don Achille Ratti, diventato successivamente Papa Pio XI.
Per chi vuole ancora camminare, è consigliabile la visita al larice monumentale situato nei pressi del ponte che da accesso ai pascoli dell'alpeggio Deré la Vieille. È un gigante che sfida da più di 500 anni gli elementi per sopravvivere a circa 2100 metri di quota: è alto 24 metri e presenta una circonferenza di più di 5 metri.
Per concludere, nulla è più appropriato della poesia scritta dall'abbé Henry nel 1917 e dedicata a Prarayer.

" En revoyant Prarayer "

" Hôtel de Prarayer ! Ravissant alpéage!
Tous accourent vers toi, en long
pèlerinage
Le riche y vient chercher l'oubli
de ses soucis;
Le cerveau surmené y vient chercher
des soins réparateurs
Le peintre y vient chercher les tableaux aux plus vives couleurs
Le poète y vient chercher des vers
qui coulent comme l'onde,
Le cœur surexcité y vient chercher
le calme plus profond,
L'intrépide dormeur y vient chercher
le soleil le plus long ".

ITINERARIO
Accesso: da Aosta, si segue la strada carrozzabile per il colle del Gran San Bernardo fino a Variney, dove si svolta a destra seguendo le indicazioni per Valpelline. Si percorre quindi interamente l'omonima valle fino allo sbarramento artificiale di Place Moulin.
Quota massima: 2010 m
Dislivello: 40 m
Lunghezza: 5 km
Esposizione: Sud Est
Tempo di salita: 1 ora

Lasciata l'automobile nel piazzale di Place Moulin (1970 m), si imbocca la strada sterrata che costeggia la sponda destra idrografica dell'invaso artificiale. Dopo una breve salita, il percorso si fa pressoché pianeggiante con vedute spettacolari a picco sul lago. Nei tratti più esposti, alcune ringhiere garantiscono la sicurezza dell'escursionista. Dopo aver attraversato su un ponte il Torrente d'Oren, si scende brevemente nei pressi di una chiesetta, oltre la quale la strada affronta una ripida rampa che permette di raggiungere un alpeggio e poco dopo il villaggio di Prarayer (2010 m). Considerata l'ottima cucina, una sosta presso il rifugio omonimo è certamente consigliabile. Per chi avesse ancora voglia di camminare, esistono numerose possibilità. La più accessibile è senza dubbio la visita al larice monumentale situato nei pressi del ponte che da accesso ai pascoli dell'alpeggio Deré la Vieille.
Per riempire egregiamente la giornata invece si consiglia la salita ai rifugi Nacamuli - Collon, situati nella parte alta del vallone solcato dal Torrente d'Oren. Poco prima di giungere a Prarayer, si imbocca a sinistra il sentiero che in circa due ore di cammino in un ambiente molto selvaggio e tipicamente di alta montagna conduce alla moderna struttura del rifugio Nacamuli, che ha affiancato l'antica costruzione del rifugio Collon (2818 m).
Per il ritorno si percorre a ritroso l'itinerario di salita.
 

SCHEDA TECNICA DELLA DIGA
La diga che forma l'invaso del lago di Place Moulin è una struttura ad arco gravità in calcestruzzo.
Appartiene al bacino idrografico della Dora Baltea, il corso d'acqua intercettato è il torrente Buthier, i lavori di costruzione della diga hanno avuto inizio nel 1961 e si sono conclusi nel 1965, il complesso alimenta la centrale di Valpelline.
I dati principali della diga sono:
. altezza dell'opera dal punto più depresso delle fondazioni: 155,00 m;
. spessore massimo alla base: 41,94 m;
. spessore al coronamento: 6,44 m;
. volume della diga: 1.510.000 m3;
. livello di massimo invaso: 1.968,00 m.s.m;
. livello minimo invaso: 1831,00 m.s.m;
. capacità utile d'invaso 105.000.000 m3;
. superficie del bacino imbrifero sotteso 137,00 km2.

Per ulteriori informazioni e per prenotare una visita all'impianto consultare il sito internet della CVA (Compagnia valdostana acque): www.cva-ao.it.
 

   
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