RISPARMIO ENERGETICO
Inauguriamo una nuova rubrica curata dall’ARPA VdA relativa alle tematiche del risparmio energetico, dell’impiego delle fonti rinnovabili, dell’uso razionale dell’energia, della riduzione delle emissioni di gas climalteranti…
ACQUA, SOLE E VENTO
di Lorenzo Frassy
Energia: problema od opportunità?

Sportello informativo, tubo di luce.I problemi legati all’energia, produzione, disponibilità, costi, risultano sempre più importanti nello scenario mondiale. L’opinione pubblica prende atto della estrema fragilità dell’attuale sistema di approvvigionamento energetico soltanto a seguito del verificarsi di eventi che causano il venir meno della disponibilità di energia o l’aumento di costo. Di recente poi, si sta prendendo atto dell’accertata conseguenza che l’impiego dei combustibili fossili genera sul clima.
Anche la nostra regione è profondamente interessata da questi problemi in quanto, nonostante una buona produzione di energia idroelettrica, risulta complessivamente dipendente dalle fonti fossili: a fronte di una produzione annua netta di 2833 GWh e di consumi elettrici pari a 812 GWh, il fabbisogno energetico complessivo della regione (somma di tutti i fabbisogni civili, industriali, trasporti) è di 4608 GWh (dati relativi all’anno 2000, Piano energetico ambientale 2003).
Appare necessario in quest’ottica promuovere un uso razionale delle risorse energetiche attraverso l’incentivazione delle tecnologie che consentono il risparmio dell’energia e lo sfruttamento delle fonti rinnovabili, anche in uno spirito di riduzione delle emissioni di inquinanti in ambiente.

Quali soluzioni per la Valle d’Aosta?

Esempio di termografie: risalta lo scheletro della struttura portante in calcestruzzo armato con le travi di cordolo perimetrale (in alto) e la presenza di pilastri (in basso), privi di isolamento. L’anomalia termica causata dalla disomogeneità geometrica è ampliata probabilmente dall’assenza di coibentazione della parete.evidenti le tracce di muffe.Il tema dell’energia non investe la regione dal solo punto di vista del soddisfacimento dei bisogni, ma può offrire interessanti possibilità di sviluppo nel settore della ricerca e delle applicazioni tecnologiche. E’ importante osservare che al tema dell’approvvigionamento energetico è sempre più legato quello della salvaguardia dell’ambiente; la nostra Regione potrebbe avere una grande opportunità nel settore dell’energia, visto sia dal lato della produzione che dell’impiego, con grandi opportunità di sviluppo nel settore delle fonti rinnovabili.
L'intero territorio regionale potrebbe rappresentare un laboratorio per lo studio e l'applicazione di tecnologie che vengono valutate nella molteplicità di ambienti che vi si trovano, citiamo ad esempio:
• la città (con le problematiche di congestione ed inquinamento caratteristici);
• i paesi di media e alta montagna;
• le realtà turistiche;
• le zone con buona esposizione al sole;
• le differenti caratteristiche vegetazionali delle varie aree...

Le attività di ricerca e sviluppo di sistemi per l’utilizzo delle energie rinnovabili, delle tecnologie per il miglioramento dell’efficienza energetica, delle soluzioni per il risparmio energetico condotte in ambiente montano di particolare interesse ambientale e con rilevanti connotazioni turistiche, offrono, anche alla luce dell’allargamento della Comunità Europea, notevoli potenzialità: non si può infatti dimenticare che diversi tra i nuovi paesi aderenti alla CE presentano caratteristiche simili alla nostra regione, e che in tali realtà le infrastrutture sono caratterizzate da vetustà e soprattutto da una certa arretratezza per quanto riguarda gli aspetti ambientali.

Le nuove norme regionali

Per rispondere a queste aspettative e per la realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano energetico ambientale approvati dal Consiglio Regionale nel 2003, lo scorso anno è stata approvata la legge regionale 3 gennaio 2006, n. 3 (Nuove disposizioni in materia di interventi regionali per la promozione dell'uso razionale dell'energia).
Una prima azione della norma è la razionalizzazione del preesistente sistema di interventi regionali a sostegno del risparmio energetico e della diffusione delle fonti rinnovabili di energia per agevolare maggiormente gli investimenti finalizzati all'installazione di tecnologie e soluzioni impiantistiche idonee a migliorare l'ecocompatibilità del sistema energetico locale. Modulando opportunamente i livelli di incentivazione, e valutando i fattori di «evoluzione spontanea» del sistema energetico, si cercherà di mantenere un elevato grado di “interesse” nei confronti di quelle tecnologie che, non solo richiedono agli utenti un elevato impegno economico, ma che, per ragioni di "cultura", sono ancora viste con una certa diffidenza da parte dei consumatori, i quali spesso non riescono a valutarne oggettivamente l'efficacia.

L’area Operativa Energia

La L.R. 3/06, oltre alle iniziative di incentivazione economica, prevede l’istituzione di un Centro di osservazione avanzato quale strumento di supporto tecnico-scientifico all’attività della Regione, idoneo ad assicurare conoscenze ed analisi adeguate, da mettere a disposizione anche degli enti locali per l'individuazione delle specifiche opportunità di sfruttamento energetico. Obiettivo del Centro che si avvale, come Centro di competenza tecnico, dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA), è anche quello di individuare le tecnologie di volta in volta disponibili sul mercato e di proporre alla Regione le soluzioni necessarie per ovviare agli ostacoli che ne possano impedire una generalizzata applicabilità sul territorio regionale.
Per dare una concreta applicazione alla legge, nel mese di giugno 2006 l’ARPA Valla d’Aosta ha istituito, nell'ambito della Sezione Aria, l'Area Operativa Energia.
La nuova area operativa ha il compito di fornire il necessario supporto tecnico-scientifico attraverso lo svolgimento delle seguenti attività principali:
• la proposta di azioni e di altri strumenti utili alla attuazione del Piano Energetico Regionale;
• l’attivazione di un centro di documentazione tecnica sulle soluzioni tecnologiche,volte al risparmio energetico e all’utilizzo delle fonti rinnovabili;
• la consulenza tecnica alle amministrazioni locali e a privati con particolare riguardo all’evoluzione tecnologica delle soluzioni impiantistiche presenti sul mercato per la promozione dell’uso razionale dell’energia;
• la consulenza agli enti territoriali nell’adozione di strumenti di certificazione energetica nel settore dell’edilizia;
• la consulenza per l’effettuazione di studi di fattibilità e per la realizzazione di progetti pilota;
• l’effettuazione dell’istruttoria tecnica per le pratiche di contributo di cui alla legge 3/2006;
• il raccordo per la definizione delle azioni del Piano Aria per quanto riguarda il settore energetico;
• l’organizzazione di iniziative di formazione e informazione alle categorie interessate e al pubblico in materia di risparmio energetico.
• la promozione di iniziative di ricerca e sviluppo, congruenti con le specificità del territorio regionale e replicabili in contesti locali omologhi.
Tra le prime iniziative messe in cantiere si è attivato uno sportello informativo per l’assistenza agli Enti, ai consumatori, ai progettisti ed agli installatori in materia di risparmio energetico, di sicurezza degli impianti, di bioarchitettura, di uso razionale dell'energia, di impiego delle fonti rinnovabili. Lo sportello prevede una biblioteca con libri, opuscoli, periodici, riviste, tale documentazione risulta in parte soltanto in consultazione, mentre sono disponibili delle copie per distribuzione. E’ stata allestita una area espositiva con campioni di materiali isolanti termici ed acustici, ed alcuni particolari di sistemi per l’impiego delle fonti rinnovabili; di tali prodotti si dispone anche della completa documentazione tecnica. Inoltre è possibile ottenere, previa prenotazione telefonica, una consulenza personalizzata sia in merito alle soluzioni tecnologiche che di informazione sulle agevolazioni esistenti.
Sui temi delle fonti rinnovabili il Centro di competenza si sta attrezzando per la realizzazione di impianti che consentano la valutazione comparata delle diverse soluzioni impiantistiche nella situazione climatica valdostana. In effetti frequentemente avviene che si realizzino degli impianti che sono stati studiati ed ottimizzati per altri contesti climatici e tali impianti soggetti a condizioni ben più severe, presentino seri problemi, talvolta talmente importanti da causare il completo danneggiamento dell’impianto.
Nei prossimi mesi verrà realizzato un impianto dimostrativo per la produzione di acqua calda sanitaria con collettori solari termici, costituito da diversi sistemi solari di caratteristiche differenti (collettore piano o sottovuoto, accumulo con serpentino o a stratificazione,modalità di regolazione della pompa di circolazione, ecc.), destinati a soddisfare complessivamente il fabbisogno giornaliero di acqua calda dei laboratori di ARPA. Verranno monitorate le prestazioni e la producibilità, rendendo disponibili in tempo reale i dati di funzionamento e di prestazione.
Per il settore del fotovoltaico si sta mettendo a punto il progetto per una simile realizzazione che prevede la realizzazione di un impianto connesso a rete con un contratto di scambio dell’energia elettrica ai sensi della deliberazione del 28 dicembre 2001 n. 317/01 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Si prevede l’installazione di tre distinti sistemi ognuno dotato di pannelli fotovoltaici di tipologia differente (silicio amorfo, silicio policristallino, silicio monocristallino), monitorando la produzione di ogni sistema.
Nel campo delle biomasse sta per iniziare, con la collaborazione del Vivaio regionale, una attività di studio incentrata sulla valutazione delle prestazioni della caldaia alimentata a cippato (legna sminuzzata) installata nel vivaio stesso al servizio di una serra. Si intende valutare in particolare l’influenza delle caratteristiche del cippato sulle prestazioni (termiche ed emissive) della caldaia.

Infine nel settore del risparmio energetico, poiché il parco edilizio esistente in Valle d’Aosta, composto per la maggior parte da edifici degli anni 60’-70’presenta notevoli consumi energetici, che coprono il 40% del fabbisogno di energia regionale, ha preso avvio nel mese di dicembre 2006 una campagna di rilevamenti termografici su edifici esistenti. La termografia è una tecnica di indagine non invasiva che permette di visualizzare, attraverso un’immagine che rappresenta la temperatura superficiale dei corpi, difetti imputabili a una costruzione non ottimale o a una condensa formatasi a causa di un isolamento non adeguato o del tutto inesistente, oppure individuare tempestivamente difetti negli edifici che potranno poi essere riparati prima che il danno assuma proporzioni ingenti. Il rilevamento termografico consiste nel “fotografare” con la termocamera a infrarossi le facciate dell’edificio, individuando quindi i punti critici dove vi è dispersione di calore. La campagna gratuita svolta riguardava edifici con un massimo di 2 piani oltre il piano terra ha portato alla verifica di circa 100 edifici per ognuno dei quali è stata predisposta una relazione tecnica contenente le immagini termografiche dell’edificio, la segnalazione dei principali punti critici, e le eventuali possibili cause e soluzioni.
   
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