Scheda Esposizione

 Scheda dell'esposizione  Catalogo  Sede espositiva

Photographies… À Croquer
Ronc, Bionaz, Broggi-Brocherel, Meynet, Champion, Bérard, Willien
1880-1960

Espace Porta Decumana - Aosta
25 Febbraio 2005 - 12 Maggio 2005
MOSTRA CHIUSA

 
L'Assessore all'Istruzione e Cultura Teresa Charles ha inaugurato venerdì 25 febbraio 2005, nell'Espace Porta Decumana della Biblioteca Regionale di Aosta, la mostra Photographies… à croquer. Ronc, Bionaz, Broggi-Brocherel, Meynet, Champion, Bérard, Willien, 1880-1960.
L'esposizione, ideata dal BREL-Bureau Régional pour l'Ethnologie et la Linguistique e allestita in collaborazione con il Servizio Attività Espositive dell’Assessorato Istruzione e Cultura, presenta una selezione di soggetti fotografici tratta dai fondi di autori valdostani storici e documenta le attività di coltivazione e allevamento, raccolta e lavorazione, conservazione e utilizzo dei prodotti alimentari nell’ambito dei frutteti, degli alpeggi e dei vigneti.
Le quarantasette opere fotografiche esposte sono stampe contemporanee interpretative, anche di grande formato, tirate a mano direttamente dalle lastre e dalle pellicole negative originali con tecnica chimica classica. Questi inediti documenti fotografici offrono la possibilità di ripercorrere i cicli produttivi alimentari legati al territorio della Valle d’Aosta e di riflettere sulle tecniche e sui linguaggi che otto fotografi hanno via via impiegato – in un arco temporale di ottant'anni – nell’intento di rappresentare visivamente il tema.
Le fotografie narrano, inoltre, l’apparizione, nell’ambito della realtà agro-pastorale della fine dell'Ottocento e dei primi decenni del Novecento, di un nuovo alimento: la memoria visiva ottico-chimica. In questo senso, produttori di immagini e produttori di alimenti concorrono, interagiscono e creano un bene "immateriale" capace di suscitare emozioni, sentimenti e identità, memoria e comunicazione, così vitale da giungere fino a noi. La "coscienza" di essere protagonisti di rappresentazioni fotografiche ha generato un giacimento di immagini di alto profilo documentario e artistico, un patrimonio visivo originale inscrivibile nella più vasta storia iconografica della cultura alpina.
La mostra è accompagnata da un catalogo in italiano, francese e inglese, contenente i testi critici e le riproduzioni di tutte le opere esposte.



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