Scheda Esposizione

 Scheda dell'esposizione  Catalogo  Sede espositiva

Architettura Moderna Alpina In Valle D’aosta

Espace Porta Decumana - Aosta
12 Luglio 2003 - 12 Ottobre 2003
MOSTRA CHIUSA

GIO PONTI<br>
PALAZZO ASSISTENZIALE COGNE

GIO PONTI
PALAZZO ASSISTENZIALE COGNE

GIOVANNI MUZIO<br>
CENTRALE DI COVALOU

GIOVANNI MUZIO
CENTRALE DI COVALOU

ARMANDO MELIS DE VILLA<br>
VILLA BORGOGNA<br>
GRESSONEY SAINT_JEAN

ARMANDO MELIS DE VILLA
VILLA BORGOGNA
GRESSONEY SAINT_JEAN

 
La mostra, curata da Luca Moretto e affiancato dal comitato scientifico che comprende Jacques Gubler, Aimaro Isola, Giuseppe Nebbia, Carlo Olmo, Michela Comba e Renato Perinetti, percorre un itinerario complesso sul lavoro svolto in Valle d’Aosta dai più interessanti architetti moderni italiani, articolandosi lungo un arco temporale teso tra la fine degli anni Venti e la prima metà degli anni Sessanta. Gli obiettivi principali sono la restituzione storico-filologica dei progetti e delle realizzazioni in Valle d’Aosta di alcuni dei più importanti architetti italiani del Novecento, una produzione in gran parte inedita che è stata straordinaria sia per qualità che per quantità; l’analisi dei rapporti tra questi architetti ed il contesto alpino; la documentazione dello stato di conservazione contemporaneo di alcune delle architetture al tempo realizzate.
L’orizzonte è la Valle d’Aosta: la visuale spazia dalle prime realizzazioni urbane proto-razionaliste in cemento armato del sistema Hennebique, ai progetti per Aosta di Gio Ponti, Ettore Sottsass senior e junior, sino alle costruzioni montane di Franco Albini e Carlo Mollino. Tra le opere esposte: i rifugi e le stazioni funiviarie d’alta quota del Cervino e del Gran Paradiso, le centrali idroelettriche di Muzio, le costruzioni turistiche e gli alberghi, le case progettate per il territorio. Edifici importanti che questa mostra permetterà di scoprire e di collocare nel contesto più ampio dell’architettura moderna nelle Alpi e dei suoi rapporti con le teorie e le realizzazioni del Movimento Moderno internazionale.
L’esposizione è composta da un insieme di “stanze” che sviluppano il lavoro di uno o più progettisti quali quelle dedicate a Giovanni Antonio Porcheddu e le strutture in cemento armato del sistema Hennebique negli anni Venti; Giovanni Muzio e le centrali idroelettriche; BBPR, Figini, Pollini, Cereghini e Melis con i piani urbanistici e le realizzazioni in alta montagna; Gio Ponti e i sette progetti per Aosta; Carlo Mollino e i ventotto progetti per la Valle; Ettore Sottsass senior, Ettore Sottsass junior e Franco Albini, con le realizzazioni nei luoghi del turismo invernale tra Cervinia e Courmayeur.
La mostra comprende una sezione di immagini d'autore, realizzate appositamente in questa occasione da Olivo Barbieri. L'obiettivo di questa galleria fotografica è quello di rappresentare, con uno sguardo particolare, la percezione attuale di alcuni edifici e centrali idroelettriche. Alcune fotografie di David Vicario completano la documentazione sullo stato di conservazione di ciò che è pervenuto.



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