Osservatorio rifiuti
La discarica di Brissogne riceve i rifiuti urbani prodotti nel territorio della Regione autonoma Valle d’Aosta dal 1990.
ENERGIE DALLA DISCARICA
di PIERO BAL
Amministratore delegato di Valeco S.p.A., società gestore del Centro Regionale di trattamento dei rifi uti sito a Brissogne.
Mediamente, sono stati colti­vati in discarica circa 50.000 t/anno di rifiuti indifferen­ziati e fanghi da impianti di depu­razione reflui civili; la componente putrescibile dei rifiuti urbani interrati inizia a produrre gas biologico di di­scarica - già a partire dai primi gior­ni di coltivazione - che si compone, dopo circa nove mesi, delle seguenti sostanze:
• Metano: 50%;
• Ossigeno: 2%;
• Anidride carbonica: 38%;
• Azoto: 9%;
• Idrogeno solforato: alcune parti per milione;
• Mercaptani: alcune parti per milione;
• Acqua: alcuni milligrammi.

Tale gas viene estratto dalla discarica e utilizzato come combustibile in un impianto di cogenerazione che tra­sforma l’energia potenziale in ener­gia elettrica e termica.
L’estrazione del gas avviene tramite quaranta pozzi collegati ad una cen­trale di estrazione dove dei turboa­spiratori mantengono in depressione tutta la rete.
A partire dall’anno 2000 è stato rea­lizzato dalla Regione autonoma Valle d’Aosta un impianto di cogenerazio­ne della potenza elettrica di 800 kWhe e di potenza termica di 800 kWht.
Fabbricati cogenerazione (primo piano) e centrale di estrazione.L’impianto ha immesso in rete pubbli­ca (15.000 V) l’equivalente del fabbi­sogno di circa duemila famiglie ed ha fornito calore al vicino impianto di te­leriscaldamento in località Autoporto.

Nell’anno 2012 è stato rimesso com­pletamente a nuovo l’impianto di cogenerazione attraverso la realizza­zione di una nuova centrale di estra­zione e di una nuova rete di captazio­ne e regolazione del gas estratto, per l’alimentazione di un nuovo cogene­ratore. La potenza è maggiore come maggiore è rendimento, in virtù dell’evoluzione tecnologica occorsa dalla prima messa in marcia del pre­cedente motore.

Durante i fermi per manutenzione del cogeneratore il gas deve comun­que essere estratto con continuità per ragioni di sicurezza degli operatori, per evitare molestie odorigene e, in­fine, per ridurre le emissioni di at­mosfera poiché il gas biologico di di­scarica è un gas clima alterante (oltre all’anidride carbonica, contiene me­tano che ha un potere riscaldante del globo - GPW – superiore di circa 21 volte quello dell’anidride carbonica stessa): in tali situazioni la centrale di estrazione rimane, quindi, in funzio­ne ed il gas estratto viene combusto in una torcia ad alta temperatura che abbatte gli inquinanti rispettando i li­miti di emissione normativi. Quando l’impianto di cogenerazione viene ri­avviato la torcia ad alta temperatura si spegne automaticamente e tutto il gas estratto viene inviato all’alimen­tazione del motore endotermico.
Attualmente viene aspirato, con con­tinuità, il gas dalla discarica ad una portata superiore a 600 mc/h, con­sentendo di mantenere in depressio­ne il corpo discarica.
Schermata di controllo dell’impianto di cogenerazione.
Il nuovo impianto di cogenerazione è in grado di erogare una potenza elet­trica massima di 999 kWe ed una po­tenza termica massima di 1015 kWt. L’energia elettrica viene prodotta da un generatore elettrico azionato da un motore endotermico a “ciclo Otto” (lo stesso ciclo delle automobili fun­zionati a benzina, GPL o Metano) che utilizza il gas di discarica come com­bustibile.
L’energia termica, invece, viene pro­dotta sia per trasferimento del calore dell’acqua di raffreddamento motore al fluido del circuito chiuso di tele­riscaldamento quando la richiesta è inferiore a 400 kWht, e sia per ulte­riore riscaldamento del fluido stesso, attraverso una caldaia nella quale fluiscono i gas di scarico, per richie­sta superiore a 400 kWht e fino alla potenza termica massima disponibile (1015 kWht). il fluido di teleriscal­damento è a servizio dei locali del centro regionale trattamento rifiuti e della centrale di riscaldamento della SEA in località autoporto.
I gas combusti, prima di essere emes­si in atmosfera, subiscono un ab­battimento degli inquinanti residui passando in un “termoreattore” che utilizza parte del gas di discarica per dissociare gli inquinanti più dannosi consentendo il rispetto dei limiti di emissione autorizzati.
Per evitare fermi impianto prolungati sia il nuovo cogeneratore sia la nuo­va centrale di estrazione sono dotati di sistema di allarme e telecontrollo azionabile via internet.
 
   
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