Osservatorio rifiuti
L’Osservatorio è stato uno spazio di confronto e riflessione, un luogo a disposizione per consentire a tutti di mettere reciprocamente a fattor comune esperienze e problemi, idee e dati.
LE COMUNITÀ MONTANE E IL COMUNE DI AOSTA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI IN VDA
di MARCO FRAMARIN, PATRIZIA LONGIS E MARCO MARCOZ
- Marco Framarin, Dirigente dell’Area T2 - Servizio Idrico Integrato, Igiene Urbana, Ambiente e Distribuzione gas naturale; - Longis Patrizia, Responsabile del servizio tecnico della Comunità Montana Mont Rose; - Marco Marcoz, Responsabile del servizio tecnico della Comunità Montana Grand Paradis.
La legge regionale n. 31/2007 ha definito il modello organizzati­vo regionale della gestione dei rifiuti urbani, che prevede la suddivi­sione del territorio in Ambiti Territo­riali Omogenei, corrispondenti ai ter­ritori delle otto Comunità Montane e al Comune di Aosta.

L’art. 17 della legge stessa, che ha istituito l’Osservatorio Regionale sui Rifiuti, ha previsto che tali Ambiti Territoriali Omogenei siano rappre­sentati - all’interno dell’Osservatorio stesso - anche da due rappresentan­ti delle Comunità Montane e da uno del Comune di Aosta. Tale eventua­lità ci ha permesso di avere un confronto periodico (e privilegiato) con l’Amministrazione Regionale e gli altri partecipanti a tale organismo.

Isola ecologica di via Clavalité (Aosta).L’Osservatorio è stato quindi uno spazio di confronto e riflessione, un luogo a disposizione per consentire a tutti di mettere reciprocamente a fattor comune esperienze e problemi, idee e dati.

Nel corso delle riunioni che si sono svolte, il confronto è stato spesso ser­rato, perché ogni partecipante ha richiamato l’attenzione dell’assemblea sul punto di vista dell’organismo che egli rappresentava. Questa condizione, a nostro parere, rappresenta il vero punto di forza di tale organi­smo, perché è importante che tutti gli attori del ciclo integrato dei rifiuti si siedano allo stesso tavolo e, periodi­camente, si parlino in maniera aperta.

Nel futuro, questa proficua integra­zione di esperienze dovrà essere raf­forzata al fine di trarne ulteriori vantaggi e consentire all’Osservatorio di elaborare autonome iniziative da proporre all’attenzione pubblica.

Organismo solo consultivo, l’Osser­vatorio ha affrontato numerosissimi temi sia di macro che di microanalisi, con l’obiettivo di esprimere pareri o, in alcuni casi, individuare soluzio­ni percorribili e concrete. La diversa scala dei problemi affrontati ha spes­so rappresentato una vera sfida ed è stata di stimolo per ampliare ed arricchire la visione che ciascuno di noi aveva delle tematiche concernenti la gestione dei rifiuti.

Il limite dell’esperienza è consistito nella difficoltà, al rientro nei propri uffici e amministrazioni di appartenenza, di condividere quanto appre­so, e le suggestioni ricevute, con i col­leghi responsabili della gestione dei rifiuti negli altri comprensori da noi rappresentati.

I problemi legati alla quotidianità e il tempo necessario alla loro risoluzio­ne, uniti al fatto di avere la responsabilità di diversi ambiti tecnici (ser­vizio idrico integrato, ambiente, ecc.) e non solo della gestione dei rifiuti, hanno ostacolato la condivisione con tali colleghi delle problematiche af­frontate nelle riunioni.

Quale il futuro di tale organismo per noi rappresentanti tecnici delle Co­munità Montane e del Comune di Aosta? Secondo chi scrive, al fine di superare i limiti sopra indicati, po­trebbe essere utile predisporre un documento di sintesi degli argomen­ti trattati – limitatamente a quelli di maggior interesse per i subATO ed il Comune di Aosta– e farsi carico di raccogliere presso i nostri colleghi, prima di ogni riunione, eventuali problemi/argomenti da “mettere sul tavolo”.

Analogamente, sarebbe importante incontrare i componenti di omologhi Osservatori di altre regioni per un utile condivisione dei problemi e dei metodi di lavoro.

Ci aspettano sfide importanti con­nesse ai nuovi scenari relativi allo smaltimento finale, che imporranno non solo nuove soluzioni tecniche ma anche scelte organizzative e sarà importante farsi trovare preparati all’appuntamento.
 
   
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