Osservatorio rifiuti
I DATI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI IN VALLE D’AOSTA
di GIORGIO GHIRINGHELLI
Coordinatore tecnico-scientifico dell’Osservatorio Regionale Rifiuti della Regione Valle d’Aosta.
Il “Rapporto sulla gestione dei rifiu­ti in Valle d’Aosta” rappresenta il principale risultato di successo dell’Osservatorio Regionale Rifiuti (ORR-VDA). Esso ha per obiettivo la sistematizzazione dei dati sulla gestione dei rifiuti al fine di render­li disponibili agli operatori del set­tore e agli attori politici, quale base su cui impostare una fondata poli­tica ambientale. Esso ha però anche l’ambizione di rendere disponibili ai cittadini o loro rappresentanti in associazioni, comitati una base informativa condivisa e certa, utile a comprendere un fenomeno di per se complesso e soggetto a mutamenti nel tempo.
Principali dati sulla gestione dei rifi uti urbani in VDA (dati 2011).I Rifiuti Urbani (RU) sono composti dai rifiuti domestici provenienti dalle abitazioni, dai rifiuti assimilabili agli Urbani non pericolosi, provenienti da locali non adibiti ad abitazione, e dai rifiuti vegetali prodotti da aree verdi e cimiteriali. I rifiuti provenien­ti dalla pulizia e dalla manutenzione di strade poste al di fuori delle zone urbane risultano qui esclusi dal con­teggio dei rifiuti indifferenziati per un accordo esistente tra regione Val­le d’Aosta ed ISPRA, motivato dalla consistenza prevalente dello spaz­zamento in sabbia, sparsa sulla sede stradale nei mesi invernali, per garan­tire la sicurezza nella circolazione. La produzione quantitativa totale di RU dipende da alcune variabili locali di carattere socio-economico (reddito medio o PIL, consumi, caratteristiche produttive dell’area, turismo, ecc.) e in parte dal sistema adottato per l’intercettazione dei rifiuti. La produ­zione complessiva di rifiuti urbani, espressa come produzione pro-capite annuale o giornaliera, rappresenta un importante indicatore di sostenibili­tà ambientale e un’attenta analisi del suo andamento nel tempo o della sua consistenza in diverse aree del territo­rio rappresentata un essenziale stru­mento per monitorare l’efficacia di politiche di riduzione o l’effetto di al­cune variabili socio-geo-economiche.
La gestione dei rifiuti della Regione Valle d’Aosta trae fondamento dalle disposizioni delle leggi europee e ita­liane e dalla legge regionale. Il riferi­mento normativo della Valle d’Aosta è rappresentato dalla legge regionale 31/2007. Il “Piano regionale di gestio­ne rifiuti della Regione Valle d’Aosta” (2003) e la legge regionale n. 31/2007, in coerenza con le normative comu­nitarie e nazionali, hanno disposto l’obbligo della riorganizzazione dei servizi di raccolta e trasporto dei ri­fiuti urbani all’interno di Sotto Ambi­ti Territoriali Ottimali, coincidenti sia dal punto di vista territoriale che dal punto di vista organizzativo ed istitu­zionale con le 8 Comunità Montane e con il Comune di Aosta.

Le disposizioni di legge di cui al D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i. stabiliscono il raggiungimento di obiettivi di raccolta differenziata di almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012. La Legge Regionale n. 31/2007, specifica, all’articolo 10 “Misure per incrementare la raccolta differenziata e la valorizzazione dei rifiuti urbani”, fermo restando l’obbligo del raggiun­gimento degli obiettivi di norma na­zionale, gli obiettivi di raccolta diffe­renziata e di valorizzazione dei rifiuti urbani che devono essere raggiunti in ogni sub ATO: 60% di raccolta dif­ferenziata e 50% di valorizzazione entro il 31 dicembre 2011. L’iter di approvazione dei Piani di Sub ATO si è concluso e ad oggi tutti i piani risul­tano approvati e, per differenti gradi e secondo le varie realtà territoriali, sono in fase di applicazione. Il termi­ne ultimo per la loro attuazione terri­toriale è rappresentato dal 2013, data a far corso dalla quale dovranno es­sere messe in capo ai Sub ATO anche le competenze in campo economico-tariffario.

Produzione complessiva di rifi uti urbani espressa sugli abitanti residenti e sugli abitanti equivalenti (residenti+turisti) (dati 2011).Nel 2011 sono state prodotte in Valle d’Aosta complessivamente 75.271,8 tonnellate di rifiuti urbani, di contro alle 76.973 t dell’anno precedente, con un decremento del 2,2% rispetto al 2010 in valore assoluto e del 2,7% sul pro-capite.
La Valle d’Aosta è un’importante de­stinazione turistica, in grado di sod­disfare una molteplicità di richieste di svago, che comprendono sia offer­te per il periodo estivo che proposte pensate per soddisfare esigenze di riposo e divertimento nel periodo invernale. Per verificare l’incidenza delle presenze turistiche sulla produzione di rifiuti è stato calcolato un indice di “abitanti equivalenti”, ottenuto dividendo le presenze turistiche per i giorni dell’anno, che con­sente di trasformare di fatto le pre­senze turistiche in presenze costanti. Gli abitanti equivalenti così calcolati ammontano a circa 25.704 unità, che, sommati alla popolazione residen­te, pari al 31.12.2011 a circa 129.000 unità, danno un valore complessivo di 154.335 abitanti insistenti sul terri­torio valdostano. A partire da questo dato è stato quindi possibile calcolare la produzione pro-capite di rifiuti an­che sugli “abitanti equivalenti” (divi­dendo la produzione complessiva di RU per la somma di abitanti residenti ed equivalenti, così come precedente­mente calcolata), ottenendo il valore di 487,7 kg/abitante.anno. Tale valo­re, che risulta significativamente infe­riore a quello calcolato esclusivamen­te sugli abitanti residenti, pari a 585,2 kg/abitante.anno (dato 2011), allinea i livelli di produzione valdostani alle principali regioni del nord Italia. Ciò significa che dai flussi turistici sono state generate complessivamente nel 2011 circa 12.500 ton di rifiuti, pari a circa il 17% (16,6%) del totale RU.

La raccolta differenziata (RD) rappre­senta uno strumento indispensabile per gestire i rifiuti in modo ambientalmente ed economicamente sosteni­bile. La percentuale di raccolta diffe­renziata è passata dal 41,6% del 2010 al 44,0% del 2011 con una variazione sulle quantità assolute 2010-2011 del 3,3% e sul pro-capite del 2,8%, confer­mando il trend di crescita della raccol­ta differenziata già verificato gli anni precedenti, dovuto al rinnovo delle modalità di raccolta differenziata, in seguito alla pianificazione ed alla ap­plicazione dei Piani di Sub ATO.
La raccolta differenziata si compone in realtà di diverse frazioni merceo­logiche, che vengono intercettate se­paratamente.
Esse sono riconducibili a 2 macro-categorie merceologiche:
• frazioni principali: organico, carta e cartone, imballaggi in plastica, vetro, metalli, legno, verde e ingombranti;
• frazioni secondarie o altre frazioni: accumulatori, batterie esauste, toner, farmaci scaduti, pneumatici, prodotti etichettati “T o F” (cioè i rifiuti peri­colosi domestici come solventi e ver­nici), stracci o indumenti, rifiuti elet­trici ed elettronici, ecc.

Presso il Centro regionale di Brisso­gne vengono conferiti tutti i rifiuti solidi urbani prodotti nei 74 Comu­ni della Regione ed altre tipologie di rifiuti, esclusivamente prodotti nel territorio valdostano, tra cui i rifiuti solidi assimilati agli urbani, i fanghi provenienti dalla depurazione dei re­flui civili, il materiale di spazzamento delle strade, le sabbie da depuratori. Principali frazioni della raccolta differenziata e loro incidenza sulla %RD (dati 2011).
Tutte le frazioni di rifiuto separate mediante raccolta differenziata sono attualmente conferite dai gestori dei servizi di raccolta presso il Centro regionale di trattamento dei rifiuti, che si trova in prossimità del sito che ospita la discarica di Brissogne. Tutti i rifiuti derivanti da raccolta differen­ziata e valorizzabili sono quindi con­feriti obbligatoriamente dal soggetto incaricato della gestione del Centro regionale di trattamento dei rifiuti presso gli impianti individuati dai Consorzi di filiera aderenti al CONAI (Consorzio nazionale imballaggi), con cui la Regione ha sottoscritto ap­posite convenzioni. I rifiuti non valo­rizzabili ma soggetti a smaltimento particolare, in considerazione della loro pericolosità (ad esempio pile, batterie e farmaci), vengono avvia­ti ai Consorzi nazionali (ad esempio COBAT per gli accumulatori esausti) o ad impianti autorizzati ai sensi del­le normative vigenti. In Valle d’Aosta è autorizzato anche un impianto di compostaggio, a cumuli rivoltati, di materiali vegetali derivanti da sfalci, potature ed altre lavorazioni agricole o floro-vivaistiche, per la produzione di compost (in Comune di Jovençan), ed un impianto di recupero di mate­riali plastici derivanti dalle raccolte differenziate (in Comune di Issogne).
Gli impianti di destino dei rifiuti dif­ferenziati raccolti dai cittadini valdo­stani sono quindi (dati 2011):
• Carta e cartone (Vescovo Romano - VC);
• Plastica (Montello Spa - BG);
• Legno (Gruppo Saviola - PV);
• Metalli (Centro Rottami F.lli Moro - AO);
• Rifiuti biodegradabili (sfalci e pota­ture) (Valeco - AO);
• Vetro e alluminio (Ecoglass - SV).

I rifiuti non recuperabili vengono at­tualmente trattati e smaltiti nell’an­nessa discarica controllata per rifiuti non pericolosi.
   
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