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    Rapporto annuale 2004
  Presidenza della Regione
  Assessorato agricoltura, risorse naturali e protezione civile
  Assessorato attività produttive e politiche del lavoro
  Assessorato bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali
  Assessorato istruzione e cultura
  Assessorato sanità, salute e politiche sociali
  Assessorato territorio, ambiente e opere pubbliche
  Assessorato turismo. sport, commercio e trasporti e affari europei
  Le manifestazioni
    Dipartimento territorio, ambiente e risorse idriche

Ambiente e territorio

L’ambiente
La situazione ambientale della regione è soddisfacente e i fenomeni di inquinamenti rilevati sono sporadici e puntuali, come rilevabile anche dalla relazione sullo stato dell’ambiente 2003, presentata nel mese di maggio da parte dell’Arpa-Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, nella quale sono raccolti, elaborati e valutati i dati provenienti dalle reti di monitoraggio ambientali installate sul territorio regionale (aria e acqua) e dalle attività tecnico-amministrative, anche regionali, relativamente alla gestione dei rifiuti, ai controlli riguardanti le radiazioni ionizzanti e non, il rumore e gli scarichi dei reflui idrici.

L’aria
Per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria sono rilevabili situazioni di inquinamento solo in condizioni meteorologiche particolari, che determinano fenomeni di inversione termica, e in prossimità delle grandi vie di comunicazione.
Le emissioni di Nox e di polveri hanno mostrato una forte diminuzione che è attribuibile alla riduzione del traffico dovuto alla chiusura del tunnel del Monte Bianco. Nelle figure seguenti è rappresentata una stima delle emissioni di Nox e di polveri nella loro evoluzione spaziale e temporale: le aree a maggiore pressione sono quelle della valle principale dove sono concentrati i nuclei abitati più grandi, le principali vie di comunicazione e le maggiori attività produttive.
Le emissioni di SO2 (biossido di zolfo), attribuibili essenzialmente al riscaldamento, sono pressoché costanti nel corso degli anni. Anche in questo caso le pressioni maggiori si rilevano nelle aree lungo i fondovalle dove si concentrano i centri abitati, le vie di comunicazione e le attività commerciali e industriali.


L’acqua
Il numero delle sorgenti censite nella nostra regione ammonta a 1702, di queste circa 500 sono attualmente utilizzate a scopo potabile, rendendo disponibile giornalmente circa 200.000 mc di acqua. In generale gli utilizzi delle acque dai corsi d’acqua, da pozzi o da sorgenti è rappresentato nella tabella seguente:

  La qualità delle acque superficiali della nostra regione varia tra il sufficiente e il buono, comunque in linea con la normativa di settore, e i rari fenomeni di inquinamento segnalati sono la conseguenza di sversamenti abusivi di sostanze nocive, comunque sempre in quantità molto limitate.

I rifiuti
Il sistema di gestione dei rifiuti nella nostra regione è basato su un’unica discarica in comune di Brissogne nella quale confluiscono i rifiuti prodotti dai comuni dopo aver subito una prima compattazione nelle 6 stazioni di trasferimento (Ayas, Brusson, Cogne, Valtournenche, Montjovet e Hône) attualmente in funzione.
Tutte le iniziative del settore sono finalizzate alla prevenzione e riduzione della produzione e la pericolosità dei rifiuti e a favorire il reimpiego, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti come materia prima.
 

La tutela del territorio
Per quanto riguarda la tutela del territorio dai rischi idrogeologici la seguente tabella riporta il numero di comuni soggetti alle diverse classi di pericolosità moderata, media, elevata e molto elevata e di rischio idrogeologico.

La valutazione dei diversi livelli di pericolosità deriva dal censimento e dall’analisi dei dissesti presenti sul territorio regionale e l’elevato livello di pericolosità è dovuto prevalentemente alla compresenza, in buona parte dei comuni, di più tipologie di dissesto. Si osservano in particolare le seguenti caratteristiche:
  • una buona percentuale di comuni è interessata da fenomeni di esondazione, che si localizzano quasi esclusivamente lungo l’asta principale;
  • la metà circa dei comuni denuncia livelli elevati e molto elevati di pericolosità da frana;
  • analoghi livelli di pericolosità si riscontrano nei comuni soggetti a fenomeni di trasporto di massa in corrispondenza di conoidi e per processi di dissesto lungo il reticolo idrografico minore di versante;
  • un sostanziale numero di comuni, di poco superiore ad un quarto del totale, è soggetto a fenomeni valanghivi.

L’attività

Nel corso del 2004 le attività del Dipartimento sono state finalizzate allo sviluppo di metodi e di azioni finalizzate alla tutela, al recupero e alla valorizzazione del territorio e dell'ambiente.
Secondo un’analisi coordinata e intersettoriale delle diverse problematiche territoriali e ambientali si è proceduto attraverso l’integrazione e la condivisione degli obiettivi di sostenibilità nelle diverse strategie di pianificazione e di gestione delle risorse naturali regionali, per soddisfare le esigenze di sviluppo sociale ed economico della comunità valdostana nel rispetto dell'ambiente.

Tutela e valorizzazione dell’ambiente
Rientra a pieno titolo nell’ottica succitata la deliberazione della Giunta regionale n. 2557 del 26 luglio 2004 con la quale è stata approvata la strategia regionale di azione ambientale, elaborata per migliorare la qualità dell’ambiente nella nostra regione, in modo da garantire ai cittadini una crescente qualità della vita concepita in termini di sostenibilità.

Il programma di integrazione ed azione ambientale
La strategia regionale in materia ambientale si concretizza nella redazione di un unico documento, il “Programma di integrazione ed azione ambientale della Valle d’Aosta” (Piaa), che si connota in parte come strumento di tutela delle risorse fondamentali (aria, acqua, suolo, biodiversità…) e di indirizzo delle politiche settoriali (energetica, di riqualificazione ambientale, industriale), e in parte come programma di azioni trasversali (quadri conoscitivi, educazione ambientale, informazione, comunicazione, incentivi). Operativamente, per la redazione del Piaa, sono stati attivati dei tavoli di consultazione ai quali sarà affidata l’analisi dello stato di fatto e il dibattito con tutte le componenti.

Il programma di interventi di riqualificazione e miglioramento ambientale, urbanistico e paesaggistico
Nell’attesa della predisposizione del Programma, in attuazione della legge regionale 5 febbraio 2004, n. 1, recante “Disposizioni in materia di riqualificazione urbanistica, ambientale e paesaggistica e di definizione degli illeciti edilizi nel territorio della Valle d’Aosta”, saranno comunque realizzati interventi di riqualificazione e miglioramento ambientale, urbanistico e paesaggistico per affrontare alcuni problemi ambientali presenti sul territorio regionale, nell’ambito dei uno specifico piano di interventi.
Il primo Piano di interventi di interesse regionale finalizzati alla riqualificazione e alla valorizzazione dei beni urbanistici, ambientali e paesaggistici, oltre a individuare alcuni interventi “pilota” per un importo complessivo di 655.000 euro, ha fissato anche le modalità per la redazione del piano stesso nel 2005.

Le iniziative di formazione ed educazione ambientali
Nel settore ambientale sono proseguite le tradizionali iniziative di formazione ed educazione ambientali quali:
  • i “Trekking nature" : attività semi-stanziali o itineranti, con pernottamento in rifugio, di scoperta e avvicinamento all'ambiente naturale di alta montagna, per i ragazzi compresi tra i sette e i tredici anni;
  • la pubblicazione della rivista Environnement: trimestrale sui temi ambientali che ha dedicato i 4 numeri annuali alla gestione dei rifiuti nella nostra regione;
  • le attività di promozione ambientale: realizzate su proposta delle Cooperative ambientali valdostane e su richiesta dei Comuni, delle Biblioteche e delle Aiat e le iniziative nell’ambito dell’Espace Mont-Blanc.
Si evidenziano in particolare anche gli interventi di pulizia ambientale mirati al ripristino delle condizioni ambientali originarie realizzati per mezzo dell’Unione valdostana guide di alta montagna sulla base delle segnalazioni pervenute alla Direzione Ambiente da parte di Fondazione Montagna sicura e le attività operative per la definizione dello Schéma de Développement durable de l’Espace Mont-Blanc – Schema di Sviluppo Sostenibile dell’Espace Mont-Blanc.

La gestione dei rifiuti urbani
Tra la primavera e l’autunno è stata poi attuata una specifica campagna di sensibilizzazione e informazione nel settore della gestione dei rifiuti urbani dei cittadini nelle diverse Comunità montane per illustrare il sistema di smaltimento dei rifiuti nella nostra regione, chiarire gli obiettivi e le esigenze di una corretta gestione dei rifiuti e acquisire osservazioni, critiche e suggerimenti da parte degli amministratori locali e dei semplici cittadini sul servizio di gestione dei rifiuti stesso.

I dati sulle percentuali di raccolta differenziata nel primo semestre 2004 sono in continuo rialzo confermando il trend positivo degli ultimi anni: il dato medio relativo alla regione passa infatti dal 24 al 25%, in 11 comuni e una Comunità montana si è raggiunto e superata la percentuale del 30%, (Antey-Saint-André, Avise, Aymavilles, Chamois, Charvensod, Courmayeur, Morgex, Saint-Denis, Saint-Pierre, Sarre e Rhêmes-Notre-Dame, Comunità montana Monte Rosa), mentre per altri 16 la percentuale è superiore a 25% (tra cui Aosta - rimasta al 25% - Cogne - dal 23% al 27% - Pontey - dal 18% al 26% - Valgrisenche - dal 17% al 25%) e per 6 è inferiore al 20% (Emarèse, Jovençan, Pré-Saint-Didier, Saint-Marcel, Saint-Vincent, Verrayes).

Tutela del territorio dai rischi idrogeologici
Al fine di garantire la tutela del territorio dai rischi idrogeologici si è operato per la prevenzione dei rischi idrogeologici attraverso la definizione delle Linee guida in materia di difesa del suolo, approvate con la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2004, n. 507, impostate su 4 linee di azione composte da un insieme di misure a carattere strutturale e non:
1_ lo studio delle condizioni del territorio regionale e individuazione dei fenomeni e delle cause che possono generare calamità, determinazione del livello di pericolosità degli eventi considerati, identificazione delle zone soggette a rischio e quindi degli interventi possibili per la loro mitigazione;
2_ la gestione di un sistema di monitoraggio meteo-idrologico diffuso sul territorio regionale con compiti di previsione in tempo reale delle condizioni meteo, che possono evolversi in situazioni di pericolo idrogeologico, per la sorveglianza dei principali movimenti franosi ai fini dell’attivazione delle procedure di protezione civile d’emergenza e del rischio sismico, che ha permesso nel corso del 2004 di migliorare la capacità di previsione dei fenomeni meteorologici che possono provocare effetti gravosi sul territorio;
3_ la regolamentazione dell’uso del suolo attraverso specifici vincoli di utilizzo del territorio, proseguendo nel 2004 nell’attività di perimetrazione delle aree a diversa pericolosità idrogeologica in applicazione della legge regionale n. 11/1998 da parte dei Comuni;
4_ la realizzazione di opere strutturali di protezione dei beni e delle popolazioni e per il mantenimento delle condizioni di assetto del territorio e dei sistemi idrografici.

Gli interventi post alluvione dell’ottobre 2000
Nel corso del 2004 è in particolare proseguita l’attuazione del “Piano degli interventi straordinari per il ripristino in condizioni di sicurezza delle infrastrutture pubbliche danneggiate, per la pulizia e la manutenzione straordinaria degli alvei dei corsi d’acqua e per la stabilizzazione dei versanti, nonché per adeguate opere di prevenzione dei rischi – ai sensi dell’art.1 dell’Ordinanza del Ministro dell’Interno n. 3090/2000”, approvato con la deliberazione della Giunta regionale n.73, del 22 gennaio 2001, e aggiornato per tre volte, con le deliberazioni della Giunta regionale n. 2022 dell’11 giugno 2001, n. 1401 del 22 aprile 2002 e n. 2073 del 26 maggio 2003.
Sulla base delle linee di intervento delineate e delle segnalazioni pervenute dai Comuni, il quadro complessivo delle esigenze di intervento per il ripristino dei danni alle opere pubbliche e per la sicurezza idrogeologica del territorio ammonta a circa 559.000.000 di euro, così ripartiti:

  • la prima fase di intervento, durante la quale Comuni e Regione sono intervenuti per ripristinare in via d’urgenza la viabilità, i servizi primari e condizioni minime di sicurezza e di vivibilità delle aree colpite ammonta a circa 69.000.000 di euro, finanziati per circa 38.000.000 di euro con fondi statali e per circa 31.000.000 di euro con fondi regionali;
  • il Piano degli interventi straordinari individua un quadro delle esigenze nel settore delle opere pubbliche che ammonta a circa 490.000.000 di euro: attualmente gli interventi dotati di copertura finanziaria ammontano a 456.000.000 di euro, finanziati per circa 181.000.000 di euro con fondi statali e per circa 275.000.000 con fondi regionali, e sono in corso di realizzazione o già ultimati interventi per circa 300.000.000 di euro.

Le attività della Fondazione Montagna Sicura
Con la deliberazione n. 135/2004 è stata affidata, per il periodo 1° febbraio 2004 – 31 gennaio 2005, alla Fondazione “Montagna sicura” di Courmayeur, istituita con legge regionale 24 giugno 2002, n. 9, la gestione di specifiche iniziative riguardanti l’ambiente, la difesa del territorio e la prevenzione dei rischi idrogeologici:
  • il coordinamento e gestione della sede operativa dell’Espace Mont-Blanc;
  • la gestione e sviluppo della “Rete transfrontaliera sui rischi naturali in montagna” mediante la promozione di nuove collaborazioni con università ed enti di ricerca europei per lo scambio permanente di esperienze e il consolidamento delle attività sinora condotte e l’assistenza alla predisposizione di nuovi progetti e alla comunicazione informatizzata sullo stato di rischio in alta montagna;
  • il coordinamento e gestione delle attività relative alla “Cabina di regia dei ghiacciai valdostani”, formata da referenti dell’Assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche, responsabili del Soccorso alpino valdostano e Guide di alta montagna, per l’individuazione delle iniziative volte al monitoraggio dei ghiacciai valdostani, alla programmazione di interventi operativi di salvaguardia degli stessi, e alla divulgazione, attraverso specifici workshop, delle conoscenze scientifiche acquisite e degli interventi attuati, anche attraverso la valorizzazione della banca dati glaciologica regionale.
La Fondazione “Montagna sicura”, con il suo Centro direzionale presso Villa Cameron di Courmayeur, rappresenta il punto di riferimento per la creazione di una rete transfrontaliera sui rischi naturali in montagna (il cui punto principale è rappresentato dal progetto “Creazione del Polo dei rischi naturali in montagna della Cotrao – Acronimo Prinat”, nell’ambito del Programma Interreg III A Italia - Francia (Alpi) 2000/2006, in partenariato con l’Arpa Piemonte, la Regione Rhône-Alpes e la Regione autonoma Valle d’Aosta – Assessorato Territorio, Ambiente e Opere pubbliche – in veste di capofila unico ed i partner associati Regione Provence- Alpes-Côte d’Azur e il Canton du Valais, per il quale con la deliberazione della Giunta n. 905/2004 è stato istituito un Segretariato tecnico per il coordinamento delle diverse azioni e per la gestione del Progetto presso la Fondazione).

I servizi idrici
Nel settore della gestione delle risorse idriche, con la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2004 n. 508, è stato approvato il quadro degli interventi di rilevanza regionale nel settore acquedottistico per un importo complessivo di spesa di 19.960.000 euro e nel settore del trattamento delle acque reflue civili per un importo complessivo di spesa pari a 42.572.500 euro, così come rilevabile allo stato attuale.
Tali interventi, per la loro rilevanza e dimensione, costituiscono i punti fermi della riorganizzazione dei servizi idrici a livello regionale, permettendo di perseguire l’obiettivo di garantire un adeguato approvvigionamento idropotabile e la salvaguardia della qualità delle acque superficiali, in attesa che i Comuni definiscano i programmi di intervento per ciascun ambito territoriale, in attuazione di quanto previsto dalla l.r. 27/99.
Nel corso del 2004 sono stati ultimati i lavori di costruzione di due importanti opere:
  • l’acquedotto intercomunale tra i Comuni di Torgnon, Verrayes e Saint-Denis per un importo complessivo di 3.500.000 euro;
  • l’impianto di depurazione dei reflui idrici consortile dei Comuni di Gaby, Issime, Lillianes e Fontainemore della potenzialità massima di 10.000 abitanti equivalenti e per un importo complessivo di 2.200.000 euro, oltre a 2.000.000 euro per la realizzazione dei collettori fognari.
Con la deliberazione della Giunta regionale n. 217 del 2 febbraio 2004, sono state approvate anche le direttive in materia di acque destinate al consumo umano che impone a tutti i soggetti gestori dei servizi acquedottistici, sia pubblici che privati, e chiunque fornisca acqua a terzi attraverso impianti idrici autonomi (es. acquedotti consortili, frazionali e privati) o cisterne fisse o mobili di effettuare una serie di controlli analitici periodici (uno per stagione per un anno) finalizzati a verificare al punto di captazione la qualità della risorsa idrica utilizzata.



Iniziativa di eccellenza

La Cabina di regia del territorio
Le difficoltà e i ritardi emersi nell’attuale fase di revisione dei Piani regolatori generali comunali (Prgc) da parte dei Comuni per il loro adeguamento al Piano territoriale paesistico regionale (Ptp), previsto dalla legge regionale n. 11 del 1998 in materia di urbanistica, hanno indotto l’Assessorato a promuovere un’azione partecipata degli enti locali nell’esame della disciplina urbanistica. Lo scopo era quello di individuare i punti critici dell’attuale normativa, specie negli aspetti applicativi, e le possibili soluzioni al fine di rimuovere quegli ostacoli che impediscono la sollecita redazione di un’efficace pianificazione comunale e di promuovere sinergie territoriali, per assicurare la coerenza con le linee strategiche di settore.
Per avviare un dialogo costruttivo con le Amministrazioni locali e definire insieme accordi per la miglior gestione del territorio, nell’ottica di uno sviluppo locale sostenibile e di un ordinato quadro di integrazione delle funzioni e delle iniziative con le linee d’indirizzo assunte a scala regionale, è stato istituito il gruppo di lavoro denominato “Cabina di regia del territorio”, con la deliberazione della Giunta regionale n. 132, del 26 gennaio 2004, per svolgere i seguenti compiti:

  • promuovere presso gli enti locali una presa in carico responsabile delle risorse e dei problemi territoriali per il buon governo del territorio;
  • individuare e proporre soluzioni (organizzative, normative, finanziarie ecc.) per rimuovere gli ostacoli che gli enti pubblici incontrano per l’adeguamento dei Prgc al Ptp;
  • promuovere progetti di sviluppo locale sostenibile e stimolare l’informazione e la definizione di buone pratiche;
  • promuovere azioni di coordinamento delle politiche settoriali, regionali e locali, concordi con gli obiettivi generali del Ptp;
  • promuovere la costruzione di un quadro conoscitivo utile alla definizione di strategie di sviluppo territoriale coerenti con gli obiettivi generali del Ptp;
  • promuovere attività e iniziative di formazione degli amministratori e dei dipendenti pubblici in ordine alla gestione del territorio.
Alla “Cabina di regia” è affidato anche il compito di valutare l’adeguatezza delle indicazioni contenute nel Ptp rispetto all’evoluzione tecnologica, economica e sociale della nostra regione negli ultimi 15 anni, senza per questo stravolgerne i contenuti o l’impostazione, ma per verificarne la rispondenza alle esigenze della nostra realtà locale nel ventunesimo secolo.
Il Gruppo di lavoro è composto da rappresentanti del Consiglio regionale, dirigenti di vari ambiti regionali e da esperti nei settori dell’ambiente, del turismo, dei trasporti e dello sviluppo socio- economico.

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  Dipartimento territorio, ambiente e risorse idriche
  Dipartimento opere pubbliche e edilizia residenziale

Pagina a cura della Presidenza della Regione © 2000-2001 Regione Autonoma Valle d'Aosta
Condizioni di utilizzo | Crediti | Contatti | Aggiornata il 12/5/2005