Monografia Pietra
LA VIA FERRATA "BETHAZ-BOVARD" A VALGRISENCHE
di Bruno Bethaz
Le vie ferrate, come si sa, sono "un'invenzione" italiana. Sono molto diffuse nelle Dolomiti dove furono create alla fine del 1800, negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale, per scopi militari.
La loro funzione era difatti quella di permettere un rapido ed agevole spostamento delle truppe alpine in un territorio aspro ed impervio. Divennero in seguito un richiamo sportivo-turistico di notevole interesse e la loro diffusione si allargò sempre più in ogni paese alpino. Il fenomeno "ferrata" quindi, si diffuse molto rapidamente dalle Dolomiti alla Francia, alla Germania, alla Svizzera, all'Austria ecc, dove vennero equipaggiati tratti di vie di ogni difficoltà e molto spettacolari.
Ma cos'è una via Ferrata? E' un percorso che si svolge principalmente su roccia attrezzata con scalini ed appigli per rendere più agevole la salita che non presenta pericoli se si rispettano alcune regole fondamentali di progressione. Le ferrate sono infatti realizzate con materiali rigorosamente testati e sono altresì corredate di un cavo metallico che corre lungo l'intero itinerario e permette a chi sale di assicurarsi e quindi di proteggersi da un'eventuale caduta.
Qui si lascia la macchina nel piazzale antistante la Caserma Giordana.
Nei riquadri troverete il riassunto delle caratteristiche, delle regole da seguire e del materiale occorrente a chi vuole intraprendere questa salita.

CARATTERISTICHE

Dislivello: 1000 m
Lunghezza: 1350 m
Scalini: 150
Difficoltà: D
Tempo di salita: 4h
Tempo di discesa: 2-2.30 h
Periodo consigliato: Giugno-Ottobre

ATTREZZATURA OCCORRENTE
Imbracatura
Casco
2 Longes con dissipatore
(ø min. 9 mm o kit per ferrata)
2 moschettoni
Pedule da montagna

DESCRIZIONE DELLA VIA FERRATA

La ferrata si divide in quattro tronconi
Dal magazzino delle fontine al sentiero n. 17 a quota 1930 m : tratto impegnativo con alcuni punti esposti
Dal sentiero n. 17 alle Grandes Laures a quota 2180 è possibile ridiscendere al sentiero n. 17 e da qui a Valgrisenche
Da quota 2180 a quota 2350 : tratto composto da una parte iniziale su sentiero e da una seconda parte su parete verticale, impegnativo ed esposto. A quota 2350 m è possibile collegarsi al sentiero n. 18 e scendere al villaggio di La Béthaz
Da quota 2350 al pannello ripetitore (quota 2600 m) nei pressi della cima: tratto su placca e su cresta nella parte finale, mediamente impegnativo

PERCORSI DI RIENTRO

Verso il villaggio di La Béthaz, seguendo il sentiero n. 18 (2h circa)
Salire ai laghi del Morion e da lì scendere al villaggio di Bonne : sentieri n. 18 + n. 16 (2.30 h circa)
Scendere direttamente al capoluogo di Valgrisenche lungo il sentiero delle Grandes Laures che diparte dal sentiero n. 18 (quota 2630 m)

REGOLE DA SEGUIRE

La salita della ferrata non è una semplice escursione e richiede una minima esperienza di montagna o di arrampicata. Nel dubbio rivolgetevi ad una guida alpina. Non effettuare la salita in caso di maltempo o rischio di temporali. Rimanere sempre vincolati al cavo d'acciaio. Portare con sé abbigliamento adeguato alla quota. Rispettare le regole di progressione. Non abbandonare il sentiero segnalato. La ferrata deve essere percorsa solo in salita. Il percorso è consigliato a chi possiede buona forma fisica.
La salita è a rischio di chi la effettua

SOCIETA GUIDE DI VALTOURNENCHE

Guide alpine:
Bruno Béthaz 0165 97175
Ernesto Béthaz 0165 99069
Remo Béthaz 0165 41981
Marco Camandona 0165 40244
Danilo Garin 0165 97138

   
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