ITINERARIO
Quando la neve impedisce il transito ai veicoli sui valichi alpini, è possibile affrontare piacevoli escursioni scialpinistiche come quella al Colle del Gran San Bernardo.
CON GLI SCI AI VALICHI
di Matteo Giglio
Una visione notturna dell'Ospizio sotto una fitta nevicata.Alpis Graia e Alpis Pennina sono i nomi con cui gli antichi romani identificavano i due principali valichi della Valle d'Aosta, rispettivamente il Piccolo e il Gran San Bernardo. All'epoca erano un importante punto di passaggio obbligato per accedere ai territori nord occidentali dell'impero. Per agevolare il transito era stata sviluppata una efficentissima rete viaria, di cui si possono osservare i resti ancora tutt'oggi.
Il Medioevo è stato seza dubbio il periodo di maggior splendore per i valichi alpini della Valle d'Aosta: re, santi, imperatori, commercianti, condottieri, pellegrini sono passati in continuazione fin verso il XVI° secolo, epoca in cui il Colle del Moncenisio ha iniziato ad essere valicato più frequentemente.
Ora sono le automobili ad occupare la scena: ogni anno migliaia di turisti ripercorrono, magari inconsciamente, le antiche vie romane per muoversi tra Italia, Francia e Svizzera. Si tratta ovviamente di traffico leggero, quello pesante è indirizzato verso percorsi più diretti.
Entrambi i valichi sono ubicati a più di 2000 metri di quota, pertanto percorribili dalle automobili solo nella bella stagione. Con l'arrivo della neve tutto si ferma per ritrovare la solitudine di tempi passati. L'inverno è quindi la stagione ideale per visitare questi luoghi in assenza della grande folla presente nei mesi estivi. Per quanto riguarda la frequentazione occorre però distinguere i due casi.
Il Colle del Piccolo San Bernardo, nei mesi invernali, è raggiungibile dall'alto con gli impianti di risalita del comprensorio di La Thuile - La Rosière, pertanto la frequentazione rimane elevata anche nella stagione fredda. È comunque possibile compiere una tranquilla escursione con sci o racchette seguendo integralemente da La Thuile il tracciato della strada carrozzabile. Un percorso con media pendenza conduce senza difficoltà sul valico che mette in comunicazione Valle d'Aosta e Alta Savoia.
Diversa è la situazione del Colle del Gran San Bernardo, raggiungibile in inverno solo con gli sci. La salita è possibile indifferentemente sul versante valdostano oppure su quello vallesano. In caso di abbondante innevamento con conseguente rischio elevato di valanghe è preferibile optare per la partenza da Bourg-Saint-Pierre. In condizioni stabili, la salita da Saint-Rhémy-en-Bosses risulta sicuramente più varia e articolata. In entrambi i casi si segue più o meno fedelmente il tracciato della strada estiva, che consente di salire con andamento regolare.
La traccia di salita nei pressi di Bosses.Sul valico del Gran San Bernardo trova posto un laghetto, ghiacciato nella stagione fredda, e il celebre Ospizio dei canonici svizzeri. Questa struttura rimane aperta tutto l'anno per ospitare chiunque si rechi lassù in ritiro spirituale oppure semplicemente di passaggio. Avendo a disposizione due giorni, è consigliabile fermarsi a dormire nelle accoglienti camere dell'Ospizio: in questo modo si può interagire con chi vive qui durante tutto il corso dell'anno.
Da circa una decina di anni, per favorire la conoscenza degli scavi archeologici effettuati dall'800 ad oggi, è stato allestito con criteri didattici un interessante museo, situato nell'edificio accanto all'Ospizio dove sono anche ospitati i celebri cani San Bernardo. I visitatori vengono efficacemente guidati dai pannelli esplicativi, predisposti da archeologi aostani e vallesani, lungo un percorso ideale attraverso le epoche, che permette di capire la storia del Colle e del suo Ospizio e presenta alcuni dei più significativi reperti archeologici rinvenuti.
La scelta dell'attrezzatura per la salita, sci o racchette da neve, viene lasciata all'escursionista, ricordando solo che in entrambi i casi occorre avere con se il materiale solito da autosoccorso - Arva, pala e sonda - per far fronte al pericolo di caduta valanghe. Solo con questi tre strumenti è possibile disseppellire tempestivamente dalla neve una persona travolta.
Ultimo consiglio, infine, è quello di consultare prima della partenza il bollettino nivometeorologico redatto dall'Ufficio valanghe dell'Assessorato al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche e disponibile in rete all'interno del sito della Regione Autonoma Valle d'Aosta (www.regione.vda.it).

Punto di partenza: da Aosta si risale la Valle del Gran San Bernardo fino all'abitato di Saint-Rhémy-en-Bosses, poco oltre il quale non è più possibile proseguire in auto
Quota massima: 2473 m
Dislivello: 854 m
Tempo di salita: 3 ore
Esposizione: Sud Sud-Ovest


La cartina che illustra l'itinerario.Lasciata l'automobile poco oltre l'abitato di Saint-Rhémy-en-Bosses (1619 m), si prosegue con gli sci - a seconda dell'innevamento - lungo il tracciato della strada carrozzabile estiva. Dopo due tornanti di transita sotto la costruzione del tunnel del Gran San Bernardo, per proseguire toccando gli alpeggi di Pra d'Arc e Pra di Farco. In questo tratto la pendenza si accentua per tornare dolce nei pressi della Casa Cantoniera. Di qui in poi si può proseguire senza percorso obbligato ma rimanendo al centro dell'ampia conca delimitata a sinistra dal Pain de Sucre e a destra dal Mont Dronaz.
Con un ampio semicerchio verso destra, si guadagna quota per portarsi in diagonale all'altezza del valico. Si perviene prima nei pressi dell'Albergo Italia, poi costeggiando o attraversando il lago si tocca anche l'Ospizio del Gran San Bernardo situato in territorio svizzero. Il locale è sempre aperto e consente di rifocillarsi adeguatamente. Chi preferisce può anche fermarsi a dormire nelle accoglienti camere messe a disposizione dai canonici elvetici.

Per il ritorno si percorre a ritroso l'itinerario di salita.

Se le condizioni di innevamento sul versante italiano fossero pericolose a causa dell'eccesso di neve, è possibile salire ugualmente al valico passando dal versante opposto. In questo caso occorre attraversare il tunnel del Gran San Bernardo e posteggiare l'auto nei pressi della partenza degli impianti di risalita di Bourg-Saint-Bérnard. Di qui con gli sci si segue fedelmente il percorso della strada carrozzabile estiva, fino all'Ospizio.
Anche per questo percorso alternativo il ritorno avviene affrontando a ritroso l'itinerario di salita.
   
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