IL MATERIALE ORGANICO
La trasformazione dei reflui zootecnici in compost rappresenta uno dei metodi naturali piĆ¹ adatti per evitare problematiche ambientali e sociali in un contesto dove l'economia rurale deve conciliarsi con lo sviluppo turistico.
ZOOTECNIA E AMBIENTE AL MONT MARS
di Davide Bolognini, Mirco Torrent e Roberto Turinib
Introduzione
L'abitato di Fontainemore, nella Valle di Gressoney.L'evoluzione dell'economia dei paesi di montagna ha subito una radicale trasformazione in seguito all'industrializzazione che, da un lato, ha portato benefici economici ai paesi ed alle comunità del fondovalle, mentre dall'altro ha causato una drastica riduzione della popolazione residente nei comuni di media e alta montagna.
La politica agricola valdostana degli ultimi decenni ha favorito lo sviluppo agricolo sostenendo gli allevatori che, seppure con enormi sacrifici ed in condizioni disagiate, hanno scelto di proseguire la loro attività.
Attualmente la crescente richiesta di nuovi spazi da offrire al turismo eco-sostenibile ha indirizzato le amministrazioni di alcuni comuni tipicamente rurali, inseriti in un contesto in progressivo declino, ad adottare nuove strategie di sviluppo economico. Tali comuni, in ragione delle loro caratteristiche di marginalità e di conseguenti fenomeni di spopolamento, sono quelli che, nella realtà regionale, si prestano ai maggiori rischi di degrado ambientale, mentre presentano peculiari qualità suscettibili di valorizzazione per uno sviluppo locale sostenibile.
Tra questi il comune di Fontainemore, in accordo con l'amministrazione regionale, ha istituito la Riserva Naturale del Mont Mars con lo scopo di tutelare e conservare la natura, gli ecosistemi locali e i molteplici aspetti di rilevante interesse ambientale, culturale e scientifico di una porzione del territorio comunale al confine con il Piemonte. E' inoltre in fase di attuazione un programma finalizzato alla definizione ed alla realizzazione degli interventi necessari alla valorizzazione della Riserva per consentire lo sviluppo turistico di una località altrimenti destinata ad essere un semplice passaggio verso le località turistiche più rinomate.

La problematica
L'abitato di Fontainemore, nella Valle di Gressoney.La transizione da una economia prevalentemente agricola ad una votata al turismo prevede però la necessità di conciliare interessi anche contrastanti.
Tra questi i più evidenti sono legati alla elevata produzione di deiezioni animali rispetto alle superfici disponibili per il riuso tramite spargimento.
Sparsi sul territorio si possono infatti incontrare cumuli di letame che creano contrasto con le esigenze di tutela ambientale sia con i principi ispiratori dell'iniziativa che hanno portato alla istituzione della Riserva che per quanto riguarda la salvaguardia del suolo e delle risorse idriche.

La soluzione proposta
L'amministrazione comunale, sostenuta dagli allevatori più sensibili alle problematiche ambientali, tra le possibili soluzioni proposte per ovviare a tale problema ha individuato quella di compostare le deiezioni zootecniche per valorizzare un materiale che attualmente risulta di difficile gestione. Il compostaggio è un valido esempio di come i principi dell'ecologia microbica possano essere convenientemente sfruttati a tutto vantaggio dell'economia e dell'ambiente.
Di per se la tecnica del compostaggio non necessita di sperimentazione in quanto è una metodologia consolidata e riconosciuta anche da pubblicazioni scientifiche e direttive comunitarie, statali e regionali in materia di protezione dell'ambiente e riutilizzo della materia organica.
E' noto infatti come in natura un qualsiasi materiale organico di origine biologica sia soggetto allo spontaneo innalzamento della temperatura (vedi grafico), dunque ad una biodegradazione ed una riduzione per evaporazione di buona parte dell'umidità; la razionalizzazione ed il controllo di questo processo, del tutto naturale, sono indicati con il nome di compostaggio.

Il compostaggio: cenni teorici
Un cumulo di letame nel territorio del Comune di Fontainemore.Il compostaggio è un processo biologico condotto da popolazioni complesse di microorganismi che trasformano le matrici organiche di partenza, quali le deiezioni zootecniche, in un materiale finale, un ammendante simile ad un terriccio parzialmente umificato definito compost.
Il compostaggio gioca un ruolo fondamentale da un punto di vista ecologico ed agronomico in quanto comporta l'eliminazione della fitotossicità e dei semi infestanti dai residui organici, la loro igienizzazione attraverso l'abbattimento degli organismi patogeni responsabili degli odori ed il conseguente abbattimento dei gas maleodoranti, ed infine una migliore manipolazione attraverso la riduzione della fermentescibilità.
Ai vantaggi elencati va aggiunta la progressiva neutralizzazione del grado di acidità (pH) del materiale di partenza con indubbi vantaggi per l'assimilazione da parte del terreno che riceverà l'ammendante così prodotto.
Il processo di compostaggio, come detto, avviene spontaneamente a partire da differenti matrici organiche grazie a popolazioni di microorganismi che trasformano il materiale di partenza.
In generale però, durante il suo svolgimento, si possono facilmente individuare alcuni momenti critici che richiedono, oltre che una adeguarta tecnologia, anche specifici controlli chimico - fisici a garanzia dell'ottenimento di un prodotto di qualità.
Le fasi principali sono:
· raccolta e caratterizzazione delle materie prime di partenza;
· triturazione e miscelazione;
· stabilizzazione della sostanza organica;
· finissaggio e postmaturazione;
· stoccaggio del compost ottenuto;
· distribuzione del compost per il suo impiego.

Durante il primo stadio la temperatura non supera in genere i 40° C e vengono degradati i composti del carbonio più solubili. Durante lo stadio successivo la temperatura supera i 50° C e può raggiungere anche i 70° C (fase termofila): i funghi e parte dei batteri diminuiscono, mentre i batteri aerobi eterotrofici (che richiedono un continuo apporto di ossigeno per svolgere le proprie funzioni) raggiungono livelli elevati nella massa in trasformazione. In questa fase vengono degradati prevalentemente cere, proteine ed emicellulosa. Nello stadio successivo la temperatura diminuisce: vengono degradate le molecole polimeriche più complesse ad opera principalmente dei microorganismi cellulosolitici e degli attinomiceti. Infine, nella fase di maturazione la temperatura del materiale raggiunge i valori di quella ambientale. In questa fase l'attività dei microorganismi responsabili del processo diminuisce (bio-stabilizzazione) e risultano presenti le sostanze umiche che caratterizzano il prodotto compostato.
Tra i parametri maggiormente importanti e significativi da monitorare troviamo il grado di umidità (un eccesso della quale ostruisce i pori rendendo difficile la diffusione dell'ossigeno attraverso le particelle) ed il rapporto tra le quantità di carbonio e azoto (che, nel caso di letami a maggiore contenuto di azoto, deve essere corretto con l'apporto di sostanze vegetali quali paglia, scarti di potature, sfalci, ecc.).
Mediante il compostaggio delle biomasse solide e la depurazione (aerobica o anaerobica) dei liquami agro-zootecnici si possono ottenere, in tempi ragionevoli, masse reimpiegabili come fertilizzanti, idratanti e ammendanti del suolo.
Il biorecupero dei rifiuti solidi e liquidi agro-zootecnici, il loro trattamento mediante processi biologici aerobici o anaerobici e il conseguente riutilizzo, rappresentano applicazioni finalizzate alla riduzione della massa complessiva dei reflui da smaltire e alla conservazione o al ripristino del metabolismo, della fisiologia e della struttura del suolo.
Conseguenza ne è anche la riduzione dell'impatto ambientale degli inquinanti privi di alcun trattamento sulla qualità delle acque superficiali e sotterranee.

Un esempio di sperimentazione: Fontainemore
Come previsto dal Piano di Sviluppo Rurale (di seguito PSR), approvato con D.G.R. 12 febbraio 2001 n°286, è stato richiesto da parte dell'Amministrazione comunale di Fontainemore un finanziamento per la costruzione di platee comunali di conferimento e stoccaggio del letame che altrimenti andrebbero ad accumularsi in modo incontrollato sul territorio.
I soggetti interessati al conferimento sono principalmente i conduttori delle aziende ubicate all'interno dei centri storici che, in attesa di adeguarsi ai requisiti ammessi in razionalità, potranno utilizzare le platee comunali.
Anche a causa delle difficoltà morfologiche ed ambientali locali, al momento è stata individuata una porzione del territorio comunale adatta ad ospitare due platee che sono state dimensionate, secondo i parametri previsti dal PSR, per il conferimento dei reflui corrispondenti a quelli prodotti da 50 e 20 Unità di Bovini Adulti (di seguito UBA) per il periodo di 6 mesi di vita nella residenza invernale.
La tecnica di compostaggio che si intende applicare, definita pila statica, è in definitiva un cumulo allungato sottoposto a periodico rivoltamento. Ad ogni rivoltamento il cumulo viene spostato a fianco della posizione precedente per ritornarvi al rivoltamento successivo. Lo scopo è quello di esporre il materiale in trattamento all'ossigeno atmosferico, rinnovando l'ossigeno disciolto entro la pila, che va anche sottoposta a periodica irrigazione sfruttando anche il percolato che si origina dal cumulo.
Le prove e i test tecnici, oltre a formare e informare gli allevatori sulla gestione dei reflui zootecnici, costituiscono esperienze fondamentali per la successiva applicazione di semplici tecniche di trattamento anche al letame senza lettiera (che presenta maggiori problematiche gestionali), offrendo inoltre la possibilità di confrontarsi con le strutture regionali competenti per l'attivazione di interscambi di materiali agro - zootecnici (paglia e letame) al fine di giungere all'applicazione abituale di tecniche di additivazione di fieno/paglia al letame in fase di allestimento dei cumuli di compostaggio.
Infine, un corretto monitoraggio risulta indispensabile al fine della produzione di un compost che rispetti le caratteristiche previste dalla normativa di settore (L. 748/84, D.M. 27/03/98) e, soprattutto, che sia escluso dai materiali elencati nel Catalogo Europeo dei Rifiuti (CER) che non possono essere riutilizzati in qualità di ammendanti. Le deiezioni animali escluse dalla normativa sui rifiuti (D. 22/97) sono infatti solamente le deiezioni animali riutilizzate secondo le modalità prescritte dal D. Lgsl. 152/99 nonché suggerite dai codici di buona pratica agricola.

Conclusioni
Le trasformazioni socio - culturali che hanno interessato la nostra Regione durante la seconda metà del secolo scorso hanno modificato radicalmente gli equilibri economici che, precedentemente, si basavano sulle risorse agricole.
Allo spopolamento dei territori di media ed alta montagna, conseguenti all'industrializzazione dei paesi di fondovalle, è seguita una evoluzione in senso turistico dei paesi di alta montagna, mentre i Comuni intermedi di media vallata si sono visti escludere la possibilità di sviluppo legato alle economie industriali e turistiche.
La politica di sostegno allo sviluppo agricolo ha consentito agli allevatori di proseguire la loro attività anche a costo di enormi sacrifici.
La recente richiesta di spazi da destinare ad un turismo eco-sostenibile ha rilanciato i territori dei comuni tipicamente rurali tra i quali Fontainemore che, con l'istituzione della Riserva Naturale del Mont Mars, intende rilanciare una località altrimenti destinata ad essere un semplice passaggio verso le località turistiche più rinomate.
I segni di una radicata tradizione agricola contrastano con le esigenze di tutela ambientale ed i principi che hanno portato alla istituzione della Riserva.
Le aziende ubicate nei centri storici non hanno sufficienti spazi per smaltire gli eccessi di deiezioni e pertanto, in accordo con l'Amministrazione comunale, hanno individuato nella tecnica del compostaggio una delle possibili soluzioni per la risoluzione del problema.
Il biorecupero dei rifiuti solidi e liquidi agro-zootecnici, il loro trattamento mediante processi biologici aerobici o anaerobici e il conseguente riutilizzo, rappresentano applicazioni compatibili con le esigenze di tutela ambientale e sviluppo turistico.
   
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