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Progetto "Enplan"

Il 25 giugno scorso si è svolto ad Aosta, nel salone congressi del Palazzo Regionale, un convegno di presentazione del progetto ENPLAN, che ha come obiettivo principale la cooperazione transnazionale tra regioni italiane e spagnole, volta a mettere a punto una metodologia comune e condivisa per l'introduzione della Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi a livello regionale. La Direttiva 2001/42/CE, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente, entrata in vigore il 21 luglio 2001 e da recepirsi da parte degli stati membri entro il 21 luglio 2004, fissa i principi generali del sistema di valutazione e ne definisce il campo di applicazione, lasciando agli Stati membri ampia possibilità di recepimento per quanto attiene alla metodologia di valutazione. Allo stato attuale, né l'Italia né la Spagna risultano avere ancora recepito la direttiva all'interno delle rispettive normative nazionali. La sperimentazione proposta da ENPLAN si colloca dunque in una fase temporale antecedente al recepimento formale da parte degli Stati Membri dell'Unione Europea della Direttiva comunitaria 2001/42/CE sulla Valutazione Ambientale Strategica, consentendo in tal modo un momento di riflessione, di analisi e di sperimentazione tra tutti gli attori interessati, anche grazie ad un attivo e continuo scambio di know-how fra i partners.
Le Regioni coinvolte nel progetto hanno avviato dapprima attività di studio e di scambio di esperienze sul tema dell'integrazione della dimensione ambientale all'interno dei processi pianificatori e programmatori e sugli strumenti regionali di pianificazione e programmazione finalizzati ad uno sviluppo territoriale equilibrato e sostenibile. Ciascun partner ha inoltre preso in esame una serie di esperienze utili già effettuate nel campo della valutazione ambientale di strumenti di pianificazione. L'intera fase di studio è servita a definire una base comune e condivisa volta ad approfondire aspetti quali il campo di applicazione della Valutazione Ambientale Strategica, le modalità di integrazione della dimensione ambientale nei piani/programmi, gli obiettivi strategici di sostenibilità ambientale, gli indicatori ambientali significativi, i modelli per la quantificazione degli impatti sulle componenti ambientali a livello di piano / programma.
Dopo aver definito un modello unitario di orientamento, i vari partner coinvolti hanno avviato dei casi sperimentali riguardanti l'introduzione della Valutazione Ambientale Strategica all'interno di uno specifico piano o programma. Completerà tale sperimentazione l'elaborazione comune di linee guida articolate per livello / tipologia di piano / programma. Saranno infine messi a punto degli orientamenti normativi per il recepimento della Direttiva 2001/42/CE nell'ambito di ciascuna Regione partecipante.
Il territorio coinvolto nel progetto ENPLAN è molto vario ed è costituito da 6 regioni italiane e da 4 autonomie regionali spagnole. Le 6 regioni italiane che partecipano sono Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Toscana e Valle d'Aosta e le 4 autonomie regionali spagnole sono Catalogna, Murcia, Isole Baleari e Andalusia.
Il convegno ha consentito di realizzare un momento pubblico di confronto sulle attività finora svolte.



Les Journées de l'EspaceMont-Blanc

Un nombreux public a fêté le 28 mai dernier, à Villa Cameron de Courmayeur, les premières Journées de l'Espace Mont-Blanc. La rencontre, organisée par l'Assessorat du Territoire, de l'Environnement et des Ouvrages publics, a été l'occasion de présenter de la Fondation Montagne Sûre en tant qu'Antenne valdôtaine de l'Espace Mont-Blanc et de lancer la phase opérationnelle du Schéma de développement durable.
Le colloque a été ouvert par l'intervention du vice-président valdôtain, l'assesseur Alberto Cerise, qui a souligné " le rôle de la Fondation non seulement comme centre administratif à vocation transfrontalière mais aussi, par rapport au lieu tout à fait particulier où Villa Cameron est située, de véritable laboratoire pour le milieu alpin ". Le vice-président français M. Michel Charlet a, de sa part, rappelé la volonté d'impliquer davantage les acteurs locaux et les populations dans les initiatives de l'Espace Mont-Blanc, soulignant l'importance des actions de communication. Enfin, le vice-président suisse René Schwery a présenté les contenus du dossier du Schéma " projet bénéficiant des financements Interreg III, qui est appelé à concrétiser un modèle de coopération transfrontalière dans la perspective d'un développement durable, afin d'aider à la conservation d'un espace cultivé ; de développer une stratégie commune de sauvegarde de la nature et des paysages ; d'encourager un tourisme intégré ; de limiter l'impact des transports et de leurs infrastructures ".
Et, sur la base de cette introduction, les Journées de l'Espace Mont-Blanc ont représenté l'occasion de suggérer une méthode de travail partagée et concrète, d'échange libre parmi les invités sur les thèmes du développement durable. En particulier, durant le débat avec le public - animé par le journaliste au Monde Claude Francillon - six exemples de bonnes pratiques réalisées dans la région de l'Espace Mont-Blanc ont été présentées. Des dispositifs de régulation du trafic dans nos vallées, aux projets de rénovation d'alpages ou de requalification de sites tels que celui de Trélatête, des programmes de valorisation du patrimoine comme " l'Homme et la Pente " pour arriver aux initiatives d'animation nature et à celles finalisées à interroger les acteurs locaux sur le futur de la région : le Mont-Blanc dispose déjà d'un terrain riche en idées et expériences " durables ", il faut mettre en ouvre tous les moyens pour les faire évoluer et épanouir.
   
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