Mont Emilius
PILA: UN BALCONE SULLA VALLÉE
a cura dell’UFFICIO STAMPA PILA S.P.A.
La telecabina Aosta-Pila con lo sfondo del Grand Combin.Andare a sciare senza fare una curva sembra un paradosso e invece è il punto di forza di Pila. Infatti il collegamento con la città di Aosta tramite una moderna telecabina, rifatta completamente nel 2008, permette di passare dalla città alle piste in una manciata di minuti dimenticandosi l’auto nel fondovalle. Questo vantaggio è condiviso da pochissime stazioni dell’arco alpino, Pila però ha una chance in più ed è l’ottima posizione autostradale. Il casello di Aosta è proprio sull’asse Torino Courmayeur rendendo la cittadina di facile accesso a tutto il triangolo industriale: Milano, Genova e Torino. Questi fattori, sommati alla posizione strategica, ad un microclima particolare e al panorama di grande respiro ne fanno davvero una stazione unica. Pila si trova affacciata sul solco centrale della Val d’Aosta e ha davanti a sé i grandi Quattromila delle Alpi occidentali: il Cervino, il Monte Rosa, il Monte Bianco e il Gran Paradiso visibile dalla cresta del Couis: non c’è punto di vista migliore in tutta la valle! La vocazione sciistica Pila l’ha scoperta solo nel secondo dopo guerra (anche se in valle si sciava già dal 1898) un ritardo che le ha permesso di abbracciare e fare sue le nuove filosofie turistiche diventando un comprensorio integrato “sci ai piedi”. Una precoce vocazione alla conservazione del territorio che l’ha portata a bandire le auto o meglio a renderne inutile l’uso. Scelta controcorrente per l’epoca, erano gli anni in cui tutti sognavano di possederne una, e a Pila si sceglieva di andare a piedi o con gli sci. È del 1971 il progetto definitivo che da l’avvio alla realizzazione della stazione, siglato dell’architetto Laurent Chappis di Chambery, considerato all’epoca la maggiore autorità in materia di realtà alpine. Sono passati quarant’anni e Pila è rimasta fedele alla sua identità: dieci minuti di cammino e si è immersi nella natura. Il domaine skiable oggi si estende dai 1800 m ai 2800 m della cresta del Couis e offre 70 km di discese suddivise in 27 piste, 4 nere, 19 rosse e 4 blu. Ultima nata la Platta de Grevon, inaugurata nella stagione invernale 2010-11, una nera destinata ai virtuosi e agli amanti della neve fresca. Viene infatti battuta solo qualche giorno dopo una nevicata, lasciandola così intonsa, in area messa comunque in sicurezza, agli appassionati della adrenalinica polverina bianca. Il comprensorio è servito da 8 seggiovie, 4 nastri trasportatori e 1 funivia, strategicamente collocati per dare il massimo del servizio, impianti per la maggior parte di nuova generazione e ad ammorsamento automatico. Nell’ultimo decennio, ad ogni riapertura invernale Pila, si è ripresentata sempre più nuova ed efficiente. Il processo di ammodernamento della stazione segue una politica di piccoli passi ma tiene un’andatura sostenuta. L’intento è di offrire un comprensorio sempre più all’avanguardia e attento al nuovo che avanza, salvaguardando il territorio che è la grande ricchezza della stazione. Sono stati rifatti ex novo impianti come la seggiovia della Nouva, a 6 posti, riaperti tracciati storici, adattate alle nuove tecniche di discesa alcune piste, sempre per garantire il divertimento a tutti i livelli di competenza sciistica ma nel più totale rispetto dell’ambiente. Oggi lo sci non si accontenta più della sola discesa ma occorrono spazi per gli snowboarder, per il freerider, e Pila è pronta, come sempre, ad accogliere le nuove esigenze. È del 2000 la realizzazione del primo snowpark. Qualche anno dopo si raddoppiano gli spazi per snowboarder e freestyle- skier con una pipe zone, un half pipe lungo 120 m, e la super accessoriata slopestyle zone. Oggi c’è l’AreaEffe, un punto di ritrovo e di prova per chi condivide la passione per le evoluzioni con la tavola e gli sci. Vi si trovano, tra gli altri, un percorso jibbing, lungo oltre 500 m con ostacoli naturali, tronchi, piccoli kicker e tanto altro per i virtuosi della tavola. Un angolo giovane per giovani che parlano la stessa lingua, che amano la montagna e lo stare insieme, un angolo che richiama un numero sempre maggiore di sportivi e dove spesso si tengono feste e giornate a tema, nello spirito goliardico dello snowboard. Nell’ultimo decennio Pila consolida la sua posizione nel mondo dello sci e trova una nuova identità estiva con lo sviluppo delle strutture per la mountain bike, confermandosi stazione alpina tecnologicamente all’avanguardia, adatta alle famiglie, amata dai giovani e apprezzata dagli sportivi, fruibile in tutte le stagioni.

C’era una volta l’Ovovia di Pila… oggi c’è la Telecabina Aosta-Pila

Vista panoramica della conca di Pila.Fu il banchiere Alidoro Berard con un gruppo di imprenditori locali a decidere che non si poteva più aspettare. La costruzione della strada che avrebbe collegato la conca di Pila ad Aosta andava troppo per le lunghe. Era il 1954, lo spirito pioniere tipico dell’epoca e il boom economico portarono alla fondazione della società Funivia Aosta-Pila. In soli 3 anni venne realizzato un sogno valdostano: il collegamento fra il capoluogo e il suo antico alpeggio. Inaugurato nel 1957 l’impianto funiviario era lungo 5059 m. Bastava poco più di mezz’ora per superare i 1215 m di dislivello e la portata oraria era quasi fantascientifica: 350 p/h. L’Ovovia di Pila, come fu battezzata dagli sciatori per via della caratteristica forma a uovo delle cabine biposto, fu fra i primi impianti dell’arco alpino a collegare una città ai campi di sci.
L’alpeggio di Pila aveva rotto il suo isolamento e si avviava a divenire un interessante comprensorio sciistico. Nel 1959 fu costruita la sciovia della Nouva e nel 1962 quella del Couis 1.
Di anno in anno aumentavano piste, impianti, servizi e Pila divenne teatro di manifestazioni sportive compresa una gara di Coppa del Mondo, eventi che hanno contribuito molto allo sviluppo turistico della stazione. La facile accessibilità cambiò le abitudini di molti sportivi. Aosta era raggiungibile con la linea ferroviaria e a pochi passi dalla stazione c’era la partenza dell’Ovovia. La montagna diventava per tutti, e Pila divenne in breve la meta preferita di famiglie e comitive per le gite domenicali sulla neve. La svolta storica avviene il 25 gennaio 1968 quando la Società Pila acquista la Funivia Aosta-Pila, da quel giorno tutti gli impianti di risalita del comprensorio avranno una sola gestione. A poco meno di 20 anni dalla comparsa del primo mezzo meccanico di risalita, Pila godeva di grande stima nell’universo delle stazioni invernali. Seguono gli anni della Valanga Azzurra, lo sci è l’orgoglio nazionale. Tutti vogliono imparare a sciare, Pila ha il terreno adatto e in più è raggiungibile senza auto. La sua fama cresce, varca i confini delle Alpi e diventa meta preferita anche dagli stranieri. La crisi economica che colpisce l’Europa sul finire degli anni Settanta porta come conseguenza la chiusura dell’Ovovia Aosta-Pila poiché mancano i fondi per rifarla. L’impianto rimane fermo per un decennio buono. Il comprensorio, pur proseguendo la sua attività, conosce una battuta d’arresto. I valdostani, però, non vogliono rinunciare a Pila, l’Amministrazione Regionale trova la forza economica e si fa carico del rifacimento dell’impianto. È il 1 aprile 1988 quando viene inaugurata la Telecabina Aosta-Pila. L’impianto, uno dei primi ad ammorsamento automatico, dotato di cabine a sei posti, è all’avanguardia per tecnologia e materiali. Tutto riprende a girare. Seguiranno sei frenetici anni in cui il comprensorio si arricchisce di ben sette seggiovie e due sciovie, il collegamento stradale viene ampliato e ammodernato, le strutture ricettive si espandono. Il comprensorio ritorna ad essere fra le mete più gettonate dello sci alpino. Ma Pila non dorme sugli allori e nel 2000 vara una politica di costante rinnovamento, che porta l’amministrazione del comprensorio ad investire, di stagione in stagione, nelle proprie strutture valorizzandone le potenzialità. Un esempio di tale politica è la nuova Telecabina, realizzata in tempi record da aprile a novembre del 2008: otto mesi scarsi per smantellare e ricostruire i 5,1 km che in linea d’aria separano Aosta da Pila, una tempistica da Guinnes considerando la radicalità dell’intervento. La nuova Telecabina, con cabine a 8 posti e una velocità di 6 metri al secondo, porta dal capoluogo valdostano alle piste da sci in soli 17 minuti.

Estate: escursionismo, alpinismo e tanta mountain bike a Pila

Tra le attività estive che si possono praticare a Pila, c’è anche la mountain bike.Pila, negli ultimi anni, si è impegnata molto per valorizzare l’offerta estiva raggiungendo lo standard elevato delle migliori stazioni francesi e svizzere. In particolare si è concentrata sulla mountain bike realizzando un Bike stadium per il downhill e il free-ride e un Bike park. Il Bike Stadium conta ben 4 piste principali più 3 varianti, con strutture e ostacoli permanenti per la discesa in mountain bike. Diversi i gradi di difficoltà, suddivisi nelle 2 discipline: down-hill e free-ride. Le piste, alcune molto tecniche e terreno di gare internazionali, sono tracciate su terreno naturale e segnalate per gradi di difficoltà. Il tracciato più impegnativo è quello disegnato da Corrado Herin, vincitore della Coppa del Mondo di Downhill nel 1997, ai margini della pista da sci Du Bois, che si sviluppa su una lunghezza di circa 2600 m con un dislivello totale di 526 m (descrizione tecnica su www.pila.it). Il Bike park, inaugurato nel 2007, è suddiviso in tre sezioni una per il 4cross e due per il North Shore, che si estendono in un boschetto ed è accessoriato con: wall ride, gap, passerelle basculanti, skinny, passerelle drop. È il terreno ideale per i principianti, favorisce l’avvicinamento alle discipline della bicicletta, ma regala emozioni anche agli esperti in allenamento. Inoltre nella conca si hanno 185 km di percorsi per il cross country suddivisi in 12 itinerari. A questo si aggiunge il percorso Pila-Aosta, 11 km e 1730 m di dislivello, tutti in discesa su sterrato. Le strutture sfruttano le seggiovie di nuova generazione che sono state dotate di appositi ganci per il trasporto delle biciclette, le fatiche delle risalite sono annullate e il comprensorio sciistico si è trasformato in uno splendido terreno ciclistico. Per gli escursionisti esperti è stato predisposto il sentiero attrezzato Panorama, una traversata per cresta con tratti esposti dotati di cavi, scalini e corrimani. La Società degli impianti di Pila ha inoltre contribuito alla realizzazione della ferrata del Monte Emilius m 3559, che porta in cima ad una vetta cara ai valdostani. Utilizzando gli impianti, la ferrata, che per la quota e l’impegno costituisce una vera ascensione di alta montagna, è percorribile in giornata. Entrambe le escursioni valorizzano una delle più importanti prerogative di Pila: la posizione strategica al centro della Valle d’Aosta, che offre un panorama unico su tutti i quattromila delle Alpi occidentali. Ultimo nato fra le proposte estive è l’Adventure Park, dove ragazzi e non si possono divertire a spenzolare da una tirolese o su un ponte tibetano saltando da un albero all’altro. I percorsi del Park offrono l’occasione per provare i propri limiti esercitando le capacità cognitive, creative e percettive, ma anche di familiarizzare divertendosi con corde, imbracature, moschettoni e quanto può servire per compiere acrobazie da Tarzan, pur rimanendo sempre in totale sicurezza e sotto la vigile guida di personale specializzato.

Il turismo estivo a Pila ha nobili natali
Nei primi anni del Novecento Pila era zona di alpeggio estivo. Era nota per il suo particolare microclima per le temperature miti e l’aria salubre. Subito dopo la Prima Guerra Mondiale, nel 1922, fu ultimata la ferrovia con Cogne per il trasporto del minerale estratto nella miniere ad Acque Fredde da dove via teleferica scendeva ad Aosta. Le prime presenze turistiche risalgono ad allora ed erano prettamente estive. Fino alla Seconda Guerra Mondiale a Pila veniva in vacanza anche la casa Reale dei Savoia. Vittorio Emanuele, il figlio dell’ultimo re d’Italia, ha passato l’estate a Pila fino al 1942, accompagnato dalla madre, Maria Josè, e dalle sorelle, Maria Pia di otto anni e Maria Gabriella di due. La famiglia reale aveva scoperto la conca soleggiata di Pila dal castello di Sarre, residenza abituale dei Savoia in Valle d’Aosta. A Maria Josè Pila era sembrata il luogo ideale per trascorre l’estate insieme ai bambini. La scelta era caduta su una moderna villetta eretta in zona da Arturo Fosseret di Morgex, una costruzione semplice e luminosa, ricordata a lungo come «la villa della principessa». La sovrana aveva percepito il fascino di Pila, al centro di una splendida area per passeggiate e ascensioni. Maria Josè si spinse un po’ dovunque e grazie anche al clima salubre diede sfogo alla sua passione alpinistica scalando tutte le cime della conca, compreso l’Emilius. La guerra era alle porte e quella del 1942 a Pila fu l’ultima vacanza felice di Maria Josè, che dopo l’8 settembre riparò in Svizzera con i figli. Oggi Pila è rimasta fedele alla sua antica vocazione di tranquilla stazione per le vacanze estive delle famiglie. I boschi e le montagne sono gli stessi di allora.
   
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