Mont Emilius
Tra i più significativi e recenti esempi di recupero e valorizzazione di aree con caratteristiche di marginalità e di degrado, sono da annoverare il percorso ciclo-pedonale della Comunità Montana Mont Emilius e l’area di Les Iles nei comuni di Brissogne e Quart da destinare alla pratica del golf.
IL PERCORSO CICLO-PEDONALE E L’AREA LES ILES
di ITALO CERISE
Dottore in Scienze Forestali, libero professionista
Le immagini che illustrano quest’articolo ritraggono alcuni scorci della Pista ciclo-pedonale e dell’area di Les Iles.In questi ultimi anni, grazie ad  una maggiore sensibilità ambientale,  i comuni della Plaine hanno  accentuato azioni volte alla riqualificazione  del loro territorio con interventi  anche molto diversi fra loro,  ma tutti finalizzati a migliorare le peculiarità  paesaggistiche e ambientali  dello stesso, in quanto risorsa primaria,  non riproducibile e di fondamentale  importanza per lo sviluppo futuro  delle comunità che amministrano.  Rientrano tra questi l’area della  Grand-Place di Pollein, un grande  polmone verde nel cuore della Plaine  e di fatto l’unico parco peri-urbano  della città di Aosta; l’area di Tsan de  la Bara in comune di Saint-Christophe  dedicata agli sport popolari  con annesse infrastrutture di servizio;  numerose aree verdi attrezzate;  vari interventi di recupero produttivo  di terreni agricoli, ecc. Tutti interventi  che hanno interessato aree incolte,  marginali o degradate per effetto  dell’abbandono. 
Tra i più significativi e recenti esempi  di recupero e valorizzazione di  aree con queste caratteristiche di  marginalità e di degrado, si possono  citare il percorso ciclo-pedonale della  Comunità Montana Mont Emilius  e l’area di Les Iles nei comuni di  Brissogne e Quart da destinare alla  pratica del golf. 

Il percorso ciclo-pedonale 

Caratteristiche tecniche 
Il percorso ciclo-pedonale della Comunità  Montana Mont Emilius, una  volta completato, collegherà Sarre a  Fénis, interessando i comuni di Gressan,  Aosta, Charvensod, Pollein,  Brissogne, Saint-Marcel e Nus con  raccordi e varianti nei comuni di  Quart e Saint-Christophe. 
Attualmente sono stati realizzati e  sono fruibili i seguenti tratti: 
• Sarre - Aosta di 2 km; dislivello 27  m; pendenza max 1%; 
• Gressan - Pont Suaz 3 km; dislivello  13 m; pendenza max 0%; 
• Pont Suaz - Brissogne 4 km; dislivello  7 m; pendenza max 20%; 
• circuito di Fénis 5,4 km; dislivello  20 m; pendenza max 0%. 
È in fase di progetto esecutivo il tratto:  Brissogne – Saint-Marcel di 3 km.  È in fase di progetto preliminare il  tratto: Saint-Marcel - Fénis di 4,8 km.  Come si può notare, una volta completato  il percorso ciclo-pedonale  avrà uno sviluppo considerevole, superiore  ai 20 km (22,2 km per  l’esattezza). 
La larghezza del percorso è pari a  2,50 m, consentendo l’incrocio agevole  delle biciclette, con fondo in  asfalto e bordi di 50 cm in ghiaietto  ai lati per separare il percorso dalla  vegetazione e dai terreni limitrofi.  Il percorso è classificato dagli esperti  come facile. 

Perché un percorso ciclabile  e non una pista ciclabile? 
Una pista ciclabile è un’opera di viabilità  riservata esclusivamente ai ciclisti  con delle caratteristiche tecniche  ben definite dalla legge e sulla  quale non può transitare nessun tipo  di veicolo a motore. Quando lo stesso  percorso è condiviso tra ciclisti e pedoni viene definito “ciclo-pedonale”.  Il sedime sul quale si sviluppa,  di norma, è di proprietà pubblica.  Per realizzare un’opera con queste  caratteristiche, la Comunità Montana  avrebbe dovuto sostenere degli oneri  enormi solo per l’acquisizione delle  aree, perché la pista ciclabile avrebbe  dovuto occupare nuovi terreni su di  un percorso originale che non interferisse  con alcuna preesistenza (strada  poderale, ponti, attraversamenti,  sentieri, ecc.). 
La scelta, quindi, è caduta sulla realizzazione  di un percorso ciclo-pedonale  che utilizza nel suo sviluppo il  sedime delle numerose strade poderali  presenti lungo la fascia della Dora  Baltea, realizzate dai Consorzi di  miglioramento fondiario e utilizzate  dagli agricoltori per le normali pratiche  agronomiche, collegandole fra  loro in modo tale da costituire un  percorso continuo da Sarre a Fénis.  Chi decide di fare un giro in bicicletta,  ovvero a piedi, lungo tale percorso  deve dunque essere consapevole  che potrebbe incontrare dei mezzi  meccanici, per usi agricoli, cosa che  non avviene mai su di una pista ciclabile.  Come fruire correttamente  del percorso? Al fine di fruire in modo  corretto di questa infrastruttura,  la Comunità Montana ha approvato  un regolamento per l’accesso e l’uso  che è integralmente riportato su appositi  cartelli posti nei punti di attestazione  o di ingresso del percorso. I  punti più significativi di tale regolamento  sono: 
• il percorso è fruibile esclusivamente  in orario diurno dal 15 marzo al 15  novembre; 
• ogni utilizzatore è tenuto a rispettare  gli altri frequentatori evitando  comportamenti che possano impedire  il normale uso del percorso; 
• nel percorso è vietato introdurre  cani e cavalli; 
• i ciclisti devono tenere una velocità  adeguata, mantenendo la destra e  avendo padronanza del mezzo in  rapporto al numero di persone che  utilizzano il percorso; 
• la circolazione dei veicoli a motore  è vietata; 
• la circolazione dei veicoli a motore  è consentita soltanto ai proprietari e  ai conduttori legittimi dei terreni serviti  dal percorso; i veicoli autorizzati  dovranno procedere con le dovute  cautele, non superare i 30 km l’ora,  garantendo il rispetto del prioritario  traffico ciclistico; 
• sono esclusi dal divieto di transito  i mezzi di sorveglianza, di soccorso,  di servizio per le operazioni di manutenzione. 
La vigilanza è affidata agli organi  preposti e per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative in  base al Codice della strada e ai regolamenti  comunali e regionali vigenti  e alle disposizioni di leggi nazionali. 

L’area di Les Iles nei Comuni  di Brissogne e di Quart 

L’area di Les Iles nei Comuni di Brissogne  e Quart è conosciuta come  “l’area dei laghetti” in quanto occupata  da laghi di origine artificiale derivanti  da cave di inerti realizzate negli  anni sessanta per la costruzione  dell’autostrada e successivamente  abbandonate. Il più grande di questi  laghi occupa una superficie di 44.700  mq e attorno ad esso si è sviluppato  l’intervento di riqualificazione promosso  dai Comuni di Brissogne e  Quart, d’intesa con la Consorteria di  Villefranche, proprietaria di parte dei  terreni, per la realizzazione di un  centro sportivo e ricreativo comprensivo  di un campo pratica per il golf e  un campo a 5 buche, una piscina scoperta,  un campo di pallavolo e pallacanestro,  un bar-ristorante e tutte le  relative infrastrutture di servizio. Alla  zona è possibile accedere direttamente  dall’autostrada attraverso la  sovrastante area di servizio.  L’area costituisce anche un polo di  attestazione del percorso ciclo-pedonale  appena descritto. 

Conclusioni 

Nel consigliare a tutti di percorrere,  in bici o a piedi, questo bellissimo itinerario  lungo la Dora Baltea o di trascorrere  alcune ore presso il centro  sportivo e ricreativo di Les Iles, ricordo  gli obiettivi che la Comunità  Montana Monte Emilius e i Comuni  di Brissogne e Quart si sono posti  nella realizzazione di queste importanti  infrastrutture. Tali obiettivi sono  innanzitutto turistici, per accrescere  l'attrattività di una zona vocata  all'ospitalità; ma anche ricreativi e di  socialità, a vantaggio della popolazione  residente e di mobilità alternativa,  visto che saranno messi in comunicazione  vari centri abitati, tra  cui il capoluogo regionale, con un  percorso diretto e protetto. Un percorso  utilizzabile da tutte le categorie  di ciclisti, sia allenati agonisti, che  pedalatori della domenica. L'idea di  costruire una rete di piste ciclabili,  collegate fra loro, per quanto possibile,  vuole essere l'inizio per una  nuova proposta che la Valle d’Aosta  cerca di avviare nel campo del turismo  in bicicletta. Come già è avvenuto  soprattutto nei Paesi del Centro  e Nord Europa, dove il cicloturismo  è a tutti gli effetti una risorsa turistica  di rilievo, anche in Valle la predisposizione  di vie di comunicazione  alternative a quelle per le automobili  apre una possibilità in più per dare  spazio ad una nuova forma, almeno  per la nostra regione, di turismo  ecocompatibile. Analogamente lo  sviluppo del golf è ritenuto di fondamentale  importanza per incrementare  le attività turistiche non solo  di interesse locale ma anche regionale,  vista la forte espansione di praticanti  di questo sport e l’esigenza di  ampliare l’offerta turistica della regione.  Ma l’aspetto più importante  di questi interventi è quello ambientale;  infatti sia il percorso ciclo-pedonale  e soprattutto il centro turistico  ricreativo di Les Iles non sono avvenuti  a detrimento di aree agricole  produttive, ma attraverso il recupero  di infrastrutture esistenti o di zone  incolte e in stato di abbandono e,  quindi, gli interventi hanno assunto  una valenza di vera e propria riqualificazione  ambientale in un’ottica di  sostenibilità.

   
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