PROTEZIONE CIVILE

ATTIVITÀ SVOLTA


Le festività che hanno portato al 2012 state costellate da una serie di chiusure strade a causa di fenomeni avversi.

Il 31 dicembre 2011 il Traforo del Monte Bianco è stato chiuso nelle due direzioni (Francia – Italia) a causa del rischio valanghe con conseguente attivazione del Piano di Emergenza della Viabilità Principale.

Sempre alla vigilia di Capodanno anche la strada regionale 28 della Valpelline è stata interessata dalla caduta di una frana che ha comportato la chiusura totale della viabilità. Dopo le prime operazioni di sgombero dei massi, finalizzate all’apertura di un corridoio e di messa in sicurezza della parete rocciosa, è stato possibile aprire una finestra temporanea per consentire il passaggio dei veicoli, mentre i turisti rimasti bloccati, sono stati evacuati su mezzi fuoristrada utilizzando vie alternative. In attesa di poter riportare il traffico sulla sede stradale regionale, è stata individuata una pista di servizio per la circolazione dei mezzi “leggeri” ed è stata elaborata ed attivata una procedura d’emergenza per la gestione del traffico pesante e del passaggio dei mezzi di intervento e di soccorso.

Il 4 gennaio, è stata la volta della strada regionale 26 che è stata interessata dal crollo di massi con conseguente chiusura della circolazione e deviazione temporanea sulla viabilità del comune di Courmayeur.

Il 18 gennaio, sempre a Courmayeur, è stata nuovamente chiusa la statale 26 a causa di una caduta massi. La zona, già interessata da lavori di messa in sicurezza e da una conseguente procedura emergenziale elaborata e aggiornata nel corso dell’anno 2011 è stata oggetto di ulteriori riflessioni nell’ambito del tavolo tecnico convocato a seguito degli eventi del 18 gennaio, da cui è scaturita l’elaborazione di procedure d’intervento aggiuntive volte a ridurre al minimo le criticità.

Le intense nevicate di febbraio sono state all’origine dell’emergenza neve che si è protratta per quasi tutto il mese (dal 4 al 20 febbraio) impegnando la Protezione civile che ha prestato la propria opera non solo sul territorio regionale ma anche verso altre regioni quali Lazio, Marche ed Emilia Romagna interessate da situazioni emergenziali.

Il sistema regionale di Protezione civile ha prestato la propria opera di soccorso a seguito degli eventi sismici che hanno colpito, in particolare, la regione Emilia-Romagna. Oltre all’attivazione di un conto corrente per le donazioni in favore delle popolazioni colpite dal terremoto, nei giorni immediatamente successivi all’evento, è partita la Colonna Mobile regionale alla volta del comune di Mirandola, in provincia di Modena, ove è stato allestito un campo per l’accoglienza degli sfollati. Contestualmente sono state organizzate e predisposte le turnazioni del personale (professionista e volontario) che si è alternato al campo con cadenza settimanale fino al mese di agosto.

Per quanto riguarda le attività di prevenzione, il 4 maggio si è riunito il Comitato Regionale per la Protezione civile nell’ambito del quale sono state approvate le integrazioni apportate al Piano di emergenza viabilità principale, al Piano di intervento per emergenze radiologiche e al Piano di emergenza esterno Cogne Acciai Speciali. Sono inoltre stati approvati nuovi Piani, tre di emergenza esterni che riguardano i depositi di ossigeno/gpl (Rivoira, Gpl Carbotrade e Aosta Gas) e le linee guida per la gestione di eventi incidentali, che coinvolgono l’amianto.

Sempre in ambito di pianificazione, è stata ultimata ed attivata la Procedura operativa per missioni di soccorso in caso di valanghe e/o strade chiuse finalizzata all’ottimizzazione delle missioni di soccorso e delle comunicazioni radio nei comuni isolati a causa dell’interruzione di reti viarie.

Nel corso dell’anno si è riunito il Comitato regionale di coordinamento dell’Emergenza Nord Africa, istituito nel 2011 e finalizzato alla razionalizzazione degli interventi a favore dei migranti ricompresi entro tale emergenza umanitaria. Nello specifico, sono state presentate le iniziative realizzate nel corso del 2012 tra cui un percorso di formazione professionale dedicato prioritariamente ai migranti in parola, ed è stato predisposto il passaggio, a cessare della gestione commissariale del 31 dicembre 2012, al regime ordinario a carico delle Istituzioni ordinariamente competenti per la tematica trattata.

L’inizio dell’anno è stato caratterizzato dalla manifestazione di particolare importanza nazionale “10° Campionato di sci del Sistema di Protezione civile”, organizzato dalla struttura regionale di Protezione civile, nella Valle di Ayas dal 25 al 28 gennaio, che ha visto la partecipazione di oltre 1.300 atleti e simpatizzanti da tutte le Regioni d’Italia.

Il mese di marzo è stato aperto con l’inaugurazione della 21° edizione dei Mondiali studenteschi di sci alpino e nordico che si sono tenuti nella Valle di Gressoney. In occasione di questa manifestazione, la protezione civile ha realizzato una banca dati contenente una serie di informazioni relative alle squadre partecipanti all’evento e alle località ospiti delle varie discipline.

Il mese di agosto, al seguito del superamento dei valori di soglia, ha visto attivare il Piano di sorveglianza per le ondate di calore anomalo. Il livello di allarme ha interessa alcuni Comuni della Bassa Valle.

Nel mese di ottobre si è tenuta in Piazza Chanoux ad Aosta la “Giornata del Volontariato di Protezione civile”, attraverso l’esposizione di alcuni veicoli, attrezzature e alcune dimostrazioni del loro utilizzo, sono intervenute tutte le otto Associazioni di Volontariato convenzionate con la struttura di Protezione civile regionale.

Nel mese di novembre il sistema regionale di Protezione civile, attraverso il Volontariato, ha collaborato con la Soprintendenza regionale ponendo la proprio competenza al servizio del patrimonio culturale locale, nell’intervento di chiusura dello scavo archeologico della Porta Praetoria di Aosta, per la pausa invernale.

 

Terremoto in Emilia »

 

Campionato di sci del Sistema di Protezione civile »

 

 

ESERCITAZIONI


Il 30 maggio si è tenuta a Verrayes la Giornata della Protezione civile, organizzata dall Comunità Montana Monte Cervino in collaborazione con la Protezione civile regionale. Il programma, sulla falsariga di quello degli anni precedenti, prevedeva una serie di attività informative e ludico/didattiche volte alla divulgazione delle norme basilari del sistema operativo della Protezione civile. Gli studenti e gli insegnanti partecipanti all’evento hanno potuto visitare gli stand appositamente allestiti per l’occasione dal Corpo Forestale regionale, dall’ARPA Valle d’Aosta, dai vigili del fuoco, dai Volontari 118, dal Soccorso Alpino Valdostano, dalla Guardia di Finanza, dalla Protezione civile e dalle Associazioni di volontariato con essa convenzionate, mentre nel pomeriggio sono state realizzate una serie di dimostrazioni pratiche;

Nel mese di giugno si sono svolte due esercitazioni per “posto di comando” relative al Traforo del Gran San Bernardo e al Traforo del Monte Bianco.

Il 20 settembre si è svolta l’esercitazione binazionale Servizi pubblici Traforo del Monte Bianco, organizzata dalla Prefettura dell’Alta Savoia, in collaborazione con la nostra Prefettura, con gli obiettivi di verificare il funzionamento dei PCO e del COD/CCS.

Nel mese di giugno si è svolta l’esercitazione binazionale con la Svizzera inerente il Traforo del Gran San Bernardo, con la simulazione di un incidente stradale con presenza di fumo che ha visto il coinvolgimento delle concessionarie e i servizi pubblici della Regione Valle d’Aosta e del Cantone Vallese.

 

 

ELISOCCORSO


La Protezione civile, ai sensi della legge regionale 31 ottobre 1997, numero 35, e in forza di appositi contratti stipulati con ditte specializzate nel settore a seguito di gare a evidenza pubblica, coordina e gestisce i servizi con elicotteri effettuati per conto della Regione autonoma Valle d’Aosta.

Gli interventi riguardano le operazioni di emergenza (HEMS), eliambulanza, ricerca e soccorso in montagna (HSAR), trasporto passeggeri (TP) e lavoro aereo (La).

Nel corso dell’anno 2012 (sino al mese di settembre) sono state effettuate le seguenti missioni di volo:

 

Tipo missione

Numero

Missioni

Ore di volo

Antincendio boschivo

13

30

Interventi sanitari

847

473

Addestramenti ed esercitazioni del personale

33

23

Lavoro aereo per cantieri regionali

150

120

Trasporto personale (operai forestali per cantieri in quota)

67

43

Recupero persone in difficoltà (interventi a pagamento)

55

44

Ricerca dispersi

8

10

Recupero persone decedute

26

17

Altri voli (falsi allarmi e mancati recuperi per meteo avverse)

19

10

Totale

1.218

770

 

Nel corso del periodo estivi e invernale è stato attivato il volo notturno presso le elisuperfici provvisorie di Cervinia, Cogne e Gressoney-Saint-Jean. Sono state attivate per l’occasione apposite procedure operativi per definire le modalità di attivazione, di reperibilità e di gestione degli interventi di soccorso.

 

 

CENTRALE UNICA DEL SOCCORSO


La legge regionale 7 del 2008 Organizzazione della centrale unica per la gestione delle chiamate di soccorso assegna alla  Struttura regionale in materia di Protezione civile la responsabilità gestionale e amministrativa della Centrale unica del Soccorso.

La realizzazione della centrale, artefice di un innegabile miglioramento nella gestione delle chiamate di soccorso sul territorio regionale, è stata oltremodo impegnativa per la Protezione civile, sia sotto l’aspetto di coordinamento delle fasi di realizzazione del progetto che per quanto riguarda le attività di tipo logistico e operativo.

Gli operatori di centrale della Protezione civile hanno ricevuto, dal 1° gennaio 2012 al 30 settembre 2012, 5 mila 167 chiamate telefoniche. La CUS ha ricevuto complessivamente 109 mila 366 chiamate (60 mila 820 chiamate di emergenza e 48 mila 546 chiamate al numero verde), e ha inviato 4 mila 883 fax di allerta.

 

 

INAUGURAZIONE DELLA PALESTRA DI LUCOLI, IN ABRUZZO.


Il 16 ottobre il Presidente della Regione Augusto Rollandin, ha inaugurato a Lucoli, Comune abruzzese in provincia di L’Aquila, colpito dal tragico terremoto del 6 aprile 2009, la palestra, realizzata dalla Regione in località San Menna.

L’opera, il cui costo complessivo si aggira intorno a 1 milione 200 mila euro, è stata finanziata dalla Regione, dagli enti locali e dai cittadini valdostani cha hanno versato il loro contributo sui conti correnti aperti a tal scopo dalla Regione.

Alla realizzazione dell’opera hanno inoltre contribuito varie associazioni, pubbliche e private, ed i dipendenti pubblici che hanno versato un’ora di lavoro ai cittadini colpiti dal terremoto.

La palestra, che sarà utilizzata per gli alunni delle scuole elementari è stata consegnata dal Presidente della Regione al Sindaco di Lucoli Walter Chiappini.

La struttura potrà anche essere utilizzata, in caso di necessità, quale centro di protezione civile.

L’intera area è infatti predisposta per poter ospitare tende per oltre 300 posti letto, micro containers, cucine da campo e ogni altra attrezzatura utile alla piena e completa operatività del presidio in caso di calamità naturale.

L’area é attrezzata con una rete di sottoservizi: acquedotto, fognatura, reti elettriche e telefoniche, reti del gas, tubazioni per predisposizioni impiantistiche urgenti e occasionali. La struttura prevede l’installazione di un gruppo elettrogeno al fine di assicurare l’operatività in qualsiasi condizione, permettendo a questo “campo sperimentale” di svolgere la propria funzione per la collettività, ma allo stesso tempo di essere trasformato in un presidio di protezione civile in poche ore, ospitando in sicurezza e nel massimo comfort possibile centinaia di persone.

L’edificio che ospita la palestra è articolato su due livelli. Al piano terreno si trovano: la palestra, i servizi, l’ingresso, un deposito e la centrale termica. Al piano primo si trova invece un vasto locale polivalente. La superficie complessiva calpestabile è di circa 500 metri quadrati e l’intera struttura risponde a tutte le normative sia relative agli standard educativi che a quelli tecnici.

La scelta del Comune di Lucoli quale destinatario degli aiuti della Valle d’Aosta deriva dal fatto che proprio in località San Menna di tale Comune erano stati installati i due campi della colonna mobile della protezione civile valdostana che hanno ospitato per alcuni mesi circa 300 persone le cui abitazioni erano state colpite dal terremoto, venendosi così a creare un rapporto molto stretto tra gli abitanti e i volontari della protezione civile presenti nel campo, che continua ad essere mantenuto ancora oggi.

 

Inaugurazione Palestra Lucoli »